IL TEMPIO DELLE OMBRE - Studio di Magia ed Esoterismo

Votes taken by John Constantine

view post Posted: 16/12/2015, 09:55     +1Metodologia del procedimento magico. - Stregoneria
Davvero meraviglioso, Poly, sottoscrivo anche le virgole :)

Trovo molto esplicativa la metafora della palla di neve, fa ben capire come da una causa apparentemente piccola e trascurabile si possano ottenere effetti maestosi, se la giusta forza (lancia la pallina, non stringerla) è applicata nella giusta direzione (verso il basso, non vero l'alto) e al giusto momento (accertati che la montagna sia già innevata).

Personalmente non ho molto da aggiungere, se non un appunto probabilmente banale, per te come per la maggior parte degli utenti abituali del Tempio, ma che magari ad un neofita può essere utile (per me è importante, ad esempio): nella prima fase, quella della veggenza, allo studio della situazione in sé e per sé, nella maniera più oggettiva possibile, trovo fondamentale accostare uno studio più soggettivo... ovvero la comprensione del perché è importante per noi la riuscita di quel determinato rituale.

In Magia l'azione è complementare ed importante quanto la non-azione, e sia l'una che l'altra hanno il loro momento per essere praticate.
Una meditazione preventiva, un'introspezione sincera e schietta per renderci conto se il nostro obiettivo è in sincronia con la nostra Volontà o se invece è un desiderio momentaneo suscitato da stati emotivi indotti da cause esterne è fondamentale per la riuscita di qualsiasi rituale.

Immagino che dopo anni ed anni di pratica la mente razionale diventi talmente avvezza ad essere in connessione con i propri istinti, con la Personalità Arcaica, da rendere questa fase automatica.
Per me ancora non lo è del tutto, sebbene si stia sicuramente velocizzando... e chissà, magari per un lettore che per la prima volta si accosta ad un rituale è cosa tutt'altro che scontata.
view post Posted: 8/4/2015, 15:28     +2Studio di un metodo di divinazione - La Torre
Che complessità avvilente avvincente! :woot:

Sono dell'idea che le risposte più comprensibili nascano dalla semplicità, limitando al minimo la possibilità di fraintendimenti ed errori.
Ma se ho ben capito, il tuo è ora più che altro un gioco intellettuale e un cocciuto tentativo di venire a capo di un sistema che non ti è chiaro, il che ti fa onore, a mio avviso.

Mi piacerebbe prendere parte al gioco e lasciare i miei "due centesimi", come si dice sull'internetto, tramite un flusso di coscienza del tutto sconclusionato, al solito :P

Numerologicamente non avrei scomodato i periodi, mi sarei limitato ad interpretare le sette carte come riferite alle Forze a cui il Mago fa riferimento in ambito macrocosmico.
Queste forze si completano nel microcosmo con riferimento ai 4 principi, che hanno facoltà di manifestarsi nei 3 periodi, rappresentati dalle 12 carte (4 x 3).
Interpreterei la carta centrale come quella che guida la lettura, impersonificabile con la condizione in cui l'operatore si trova.
Interessante notare che le carte disposte, esclusa quella dell'operatore, siano 19, 1 e 9, Kether, l'unità, l'intelligenza nascosta non ancora duale, il punto, Volontà Primale e originante, e Yesod, il fondamento, l'Intelligenza Pura e ora rivelata, a un passo da Malkuth, combinazione di manifesto e immanifesto, raggiungibile grazie all'operatore, che fa da tramite... dicotomia riscontrabile anche nel connubio tra Cielo Anteriore e Cielo Posteriore.

Alla luce delle mie farneticazioni, consiglierei una sola lettura, in quanto onnicomprensiva e coerente.
Personalmente, poi, ho sempre adottato una disposizione antioraria, perché se è vero che il tempo è una sequenza di Cause ed Effetti, è solo conoscendo le cause che si possono intuire gli effetti, scegliendo quindi la linea temporale - tra le infinite configurabili - in cui davvero ci andremo a trovare.
Ho sempre visto la divinazione come un moto "antiorario", per così dire...

Tutto questo è ovviamente il mio approccio al problema, probabilmente incompleto, probabilmente errato... ma io avrei ragionato così.
E no, non riavrete indietro i due minuti sprecati a leggere questo post, 'spiace. :P
view post Posted: 27/9/2013, 14:21     +1Sistema di credenze - L'Androne
Sono molto felice di poter riprendere la mia attività all'interno del Tempio rispondendo a questa discussione, Amici miei.
In primis perché penso che cercare di spiegare qualcosa sia il modo migliore per capire se è stata compresa appieno; in secondo luogo perché mi da l'opportunità di mostrarvi a quali conclusioni sono giunto in questo mio lungo periodo di assenza.

Per rispondere, mi permetto di citare la Tavola di Smeraldo: Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli della cosa una.
Vedo l'Universo come un grande organismo di cui noi siamo parte. Noi, a nostra volta, siamo un organismo. Le cellule si aggregano a formare tessuti, i tessuti si aggregano a formare organi, gli organi formano apparati, gli apparati un organismo.
Allo stesso modo, gli organismi si raggruppano in comunità, a loro volta unite in specie, che costituiscono il pianeta. Più pianeti danno origine alla galassia...e spero di essermi spiegato. :P
L'Universo, quindi, ci circonda, ma è anche vero che noi stessi siamo l' Universo. Da qui nasce un concetto ovvio, ma che non avevo mai considerato: se noi siamo l'Universo ed intendiamo operare in esso, la prima cosa da fare per ottenere un cambiamento tangibile è cambiare noi stessi.
Passando alle divinità, sono creature archetipiche: sono cioè incarnazione dei concetti e delle emozioni umane, simboli.
Questo non significa che non esistano: anzi, proprio perché immaginate dall'uomo sono più vive che mai, nel piano Astrale.
Ma come è vero che l'Universo è contenuto nella nostra testa, allo stesso modo anche le divinità lo saranno, e le nostre interazioni con loro avvengono quando ci addentriamo nel campo semantico di loro competenza.
Lo stesso dicasi per i demoni, per gli angeli, per gli elementali: esistono, possiamo evocarli. Noi li percepiamo, in questo caso, proprio perché sono forme-pensiero, eggregore a cui la nostra mente (e non è riduttivo, questo termine. Con mente intendo l'Universo, e viceversa) ha dato un aspetto, un corpo.
Non credo esista Magia al di fuori di quella contenuta in noi stessi; e, poiché noi conteniamo l'Universo, l'Universo stesso è ricolmo di Magia.
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