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Davvero meraviglioso, Poly, sottoscrivo anche le virgole
Trovo molto esplicativa la metafora della palla di neve, fa ben capire come da una causa apparentemente piccola e trascurabile si possano ottenere effetti maestosi, se la giusta forza (lancia la pallina, non stringerla) è applicata nella giusta direzione (verso il basso, non vero l'alto) e al giusto momento (accertati che la montagna sia già innevata). Personalmente non ho molto da aggiungere, se non un appunto probabilmente banale, per te come per la maggior parte degli utenti abituali del Tempio, ma che magari ad un neofita può essere utile (per me è importante, ad esempio): nella prima fase, quella della veggenza, allo studio della situazione in sé e per sé, nella maniera più oggettiva possibile, trovo fondamentale accostare uno studio più soggettivo... ovvero la comprensione del perché è importante per noi la riuscita di quel determinato rituale. In Magia l'azione è complementare ed importante quanto la non-azione, e sia l'una che l'altra hanno il loro momento per essere praticate. Una meditazione preventiva, un'introspezione sincera e schietta per renderci conto se il nostro obiettivo è in sincronia con la nostra Volontà o se invece è un desiderio momentaneo suscitato da stati emotivi indotti da cause esterne è fondamentale per la riuscita di qualsiasi rituale. Immagino che dopo anni ed anni di pratica la mente razionale diventi talmente avvezza ad essere in connessione con i propri istinti, con la Personalità Arcaica, da rendere questa fase automatica. Per me ancora non lo è del tutto, sebbene si stia sicuramente velocizzando... e chissà, magari per un lettore che per la prima volta si accosta ad un rituale è cosa tutt'altro che scontata. |