| La divinazione è la branca cui mi interesso di più e in genere quella in cui ho meno problemi, mi sono sempre fatta bastare metodi decisamente classici. Soprattutto per la lettura dei Tarocchi, benché ne conosca anche di decisamente laboriosi. Fondamentalmente, ho sempre avuto il sentore che non mi servisse più di quello che già faccio, perciò a livello pratico sto davvero a posto. A livello teorico un po' meno invece, perché comunque ho continuato a ricercare altre tecniche, altri concetti, altre cose.
Finché un bel giorno di un anno e passa fa, non mi sono imbattuta in uno strano mazzo di Tarocchi, che mi ha indotto (per insicurezza) ad acquistare un altrettanto singolare libro, Trattato Pratico dei Tarocchi Magici-Divinatori, attribuito a Papus e attualmente edito dalla Rebis. Questo giusto per scoprire che in effetti il mio mazzo e quanto presentato nel libro sono due cose decisamente diverse. Pace: con la comprensione del mazzo ho risolto.
Con quella del libro, un po' meno. Salvo prenderlo per quello che è, voglio dire. Viene presentata in particolare una tecnica che mi ha lasciata piuttosto sbalordita: la disposizione delle carte per la lettura, venti in totale, viene eseguita in senso antiorario anche se l'intento è dichiaratamente quello della previsione del futuro. Nell'Esoterismo ogni dettaglio ha un senso molto più profondo. E a questo punto scatta la prima domanda: trovate corretto disporre in modo antiorario carte che dovranno definire un moto orario? Oppure per voi è “una scelta come un'altra”?
Comunque, mesi fa, mi sono messa a riflettere molto seriamente sul metodo divinatorio in questione, anche con una serie di meditazioni mirate. Un'imbeccata mi arrivò in un sogno lucido, nel quale mi venne suggerito di valutare la tecnica alla luce del concetto di “Cielo Anteriore” e “Cielo Posteriore” presentato nel I'ching. Siccome non ho limiti del tipo “tieniti per te le tecniche che sviluppi”, volevo presentarvi quanto ho messo insieme fino a questo momento – aprendomi quindi alla vostra valutazione e ai vostri suggerimenti, e cercando di dipanare quel paio di dubbi che mi restano.
Molti divinatori (o esoteristi in generale) dividono il Tempo, e di conseguenza la vita umana e gli eventi, in quattro Età e in tre Periodi. Nel Microcosmo le Età sono l'infanzia, la giovinezza, la maturità e la vecchiaia; nel Macrocosmo sono l'inizio, l'apogeo, il declino e la caduta. Al contrario, per quanto riguarda i Periodi, non sono nominati in modo differente a seconda di ciò cui si da attenzione, e sono il passato, il presente, il futuro. Ovvio che c'è chi sceglie di dividere o in Età o in Periodi, ma c'è anche chi tiene conto di entrambi gli aspetti – e io in genere faccio proprio questo, in quanto le prime potrebbero non corrispondere ai secondi, e viceversa.
La base del metodo presentato nel libro della Rebis si basa proprio sulle Età e sui Periodi, e dispone le prime sette carte in senso antiorario in un ipotetico cerchio, e ne posa un'ottava al centro. Attorno ad esso, ne aggiunge in senso antiorario altre dodici che, in base al quadrante, specifichino meglio quanto esso rivela. Sono partita a storcere il naso esattamente in questo punto: disporre le carte in senso antiorario non mi è sembrato consono, quindi ho immediatamente deciso che per me il senso sarebbe stato orario. Poi sono arrivati i conteggi: 4 Periodi + 3 Età + 1 centrale + 12 nel cerchio = 20 E i restanti due Tarocchi? Ora, lo so che quando si utilizza un metodo di divinazione che preveda più di 5-7 carte è ora di passare ai mazzi completi, ma è anche vero che un metodo come questo, in cui è palese che ogni cosa abbia un suo “posto archetipico” si adegui bene alla lettura con i soli Ventidue Arcani maggiori, ognuno dei quali rappresenta un archetipo e si posiziona un un ruolo preciso. Contestualmente trovo la scelta accettabile, ma la avrei trovata ancor più accettabile se tutti e Ventidue gli Arcani Maggiori fossero stati in un qualche modo estratti. 20/22 mi significa poco. Ed ecco qui la seconda perplessità.
La terza ed ultima riguarda l'imbeccata ricevuta nel sogno lucido, che è attendibile e ho già letto nel modo corretto (anche perché era decisamente esplicito, come al solito, senza giri di parole o possibilità di fraintendimento). Studiare questa tecnica alla luce del “Cielo Anteriore” e del “Cielo Posteriore”. Siccome ho una bellissima edizione del I'Ching con prefazione di Jung, sono andata a riprendere quella per rileggermi esattamente i due concetti. Il Cielo Anteriore o Ordinamento del Mondo Primigenio è definito come “contare ciò che trascorre si fonda sul movimento in avanti”. Si tratta dunque di un moto orario, che si espande con lo scorrere del tempo e determina gli eventi che passano. Nel Cielo Anteriore le forze agiscono come coppie di opposti. Il Cielo Posteriore o Ordinamento del Mondo Interiore è definito come “il sapere ciò che viene si fonda sul movimento all'indietro”. È per questo un moto antiorario, all'indietro, che si piega e si contorce generando i semi del futuro. Nel Cielo Posteriore le forze simili si sostengono vicendevolmente. Questo moto è esistente, ma invisibile, e si manifesta solo filtrando attraverso il Cielo Anteriore. Vengono inoltre specificati diversi “livelli di significato” per il Tempo che può essere: - la situazione rappresentata nel suo insieme: alcuni elementi di uno strumento divinatorio implicano movimento, perciò il loro tempo è crescita/aumento, pazienza/vacuità, decrescita/diminuzione; - il processo caratteristico di ogni elemento di uno strumento divinatorio - la legge espressa da ogni elemento di uno strumento divinatorio - la situazione simbolica espressa da ogni elemento di uno strumento divinatorio.
Alla luce di questo, a vostro parere i due Cieli sono già inclusi nell'unica lettura ordinata secondo il diagramma che ho riportato sopra? Oppure dovrebbero essere studiati attraverso due letture separare, la prima con disposizione di carte oraria e la seconda antioraria? E se attraverso due letture separate, eseguita la prima (quale dovrebbe essere?), gli Arcani dovrebbero essere rimessi nel mazzo e questo rimescolato, oppure dovrebbero essere estratti tutti e due in sequenza ed essere quindi diversi (questo implica l'uso di un mazzo completo)?
|