LaStrega |
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| Gran parte della magia rom era basata sulla vasta conoscenza dell'erboristeria tramandata di madre in figlia. Le cure rom erano spesso molto efficaci. In romanès,drab significa "erba",e le drabani erano le erboriste o maghe del clan. Il sambuco era una delle più preziose fonti di medicamenti,e perciò i Rom non bruciavano mai il suo legno. L'unguento di fiori di sambuco curava i lividi e le malattie della pelle,l'olio di fiori di sambuco leniva le bruciature e lo sciroppo di bacche di sambuco curava la tosse,il raffreddore e i disturbi di petto. Il sambuco per tosse e raffreddore lo uso anche io ed è molto efficace😊 Altri medicamenti colti dalle siepi o presi dai campi e dai broli,includevano il caprifoglio per il mal di gola,il tiglio contro il vomito e il lino per facilitare i parti. Le erbe erano usate anche come talismani contro le malattie,e ancora una volta si rivelavano efficaci;forse perchè la fiducia degli zingari in queste cure rinforzava il loro sistema immunitario. Per esempio,semi di lappola venivano portati in sacchettini di mussola intorno al collo per prevenire i reumatismi. Per tenere lontana la febbre,si portava in tasca della ginestra. Che dire,c'è molta saggezza nelle tradizioni popolari di ogni "popolo". È bello poi,che si riesca ancora a mantenerle,anche solo per conoscenza e tradizione..
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