Buonasera!Inizio dicendo che se sono su questo forum è perché cerco qualcuno che mi aiuti a far chiarezza su una vicenda che mi ha segnato profondamente e su cui da qualche mese a questa parte sto tentando di indagare in maniera più approfondita.
Da dove cominciare.. diciamo che dall'età di circa 5/6 anni fino ad 8 forse 9 (?), sono stato tormentato da un incubo terribile e ricorrente, inquietante al punto che mi chiedo come la mente di un bambino potesse ricreare uno scenario simile. Alle volte, anche per lunghi periodi, potevo essere vittima del sogno con una cadenza di circa 5/6 notti su 7 (normalmente si parlava invece di minimo 3 episodi la settimana, dato che comunque non considererei tralasciabile), cosa che mi aveva portato ad avere il terrore di andare a dormire e che spesso mi costringeva a raggiungere camera dei miei genitori in cerca di rifugio nel cuore della notte.
Il sogno procedeva così:
Il tutto si svolgeva sempre allo stesso modo, mi ritrovavo all'inizio della tromba delle scale del mio condominio (un vecchio edificio degli anni '30 che si sviluppa su tre piani, costruito ai tempi dal mio bisnonno), insomma al piano terra per intenderci.. la luce era spenta e mi accorgevo istantaneamente che la porta per scendere in cantina era spalancata e al suo interno vi era sola e pura oscurità. Capivo subito di cosa si trattasse e che fossi in serio pericolo e quindi iniziavo la mia corsa disperata verso l'ultimo piano, che consideravo la salvezza dato che era li che abitavo. Dall'oscurità della cantina si materializzava una figura spettrale, qualcosa che definirei una vecchia donna incappucciata di nero e ingobbita (il cui volto non era visibile), che nel momento della materializzazione poteva dire qualcosa, alle volte sghignazzava o tante altre rimaneva semplicemente in silenzio (mi vengono tutt'oggi i brividi a pensarci). Mentre correvo lungo le scale mi sporgevo per guardare a che punto fosse e notavo che saliva ad una velocità inaudita alimentando ulteriormente la mia ansia e il mio terrore.. ed ecco che nel giro di pochi secondi me la ritrovavo davanti, lei mi afferrava per le braccia e mi teneva bloccato con le spalle al muro ed era li che si scopriva il viso... caratterizzato da un naso enorme e appuntito (simile a quello delle maschere veneziane per intenderci) e due occhi infossati ed apatici che mi trasmettevano un inquietudine agghiacciante (altre caratteristiche non sono mai stato in grado di notarle)...ed era a questo punto che iniziava la parte peggiore... lei, letteralmente A COLPI DI NASO mi penetrava ripetutamente il petto. Io a questo punto mi svegliavo in preda al panico con forte fitte al petto e il cuore che batteva all'impazzata. Da bambino la chiamavo istintivamente
"la donnaccia". Insomma, l'incubo si ripeteva sempre allo stesso identico modo e tutt'oggi lo ricordo perfettamente nei minimi particolari.
Ho iniziato ad approfondire quando qualche mese fa scoprii l'esistenza di una leggenda abruzzese, quella della Pantafeca che a riguardo si legge questo:
"Si tratta di uno stato di paralisi nel sonno in cui il soggetto è in condizione di dormisemiveglia; la sensazione di soffocamento è accompagnata dalla visione di una figura spettrale collocata al fianco o al di sopra del dormiente. Nella tradizione viene raffigurata come una figura vestita di bianco, dagli occhi demoniaci e un muso lungo e appuntito, con il quale procura delle ferite", ammetto che la parte finale mi abbia fatto un po' accapponare al pelle essendo una coincidenza abbastanza rilevante, ovvero quello di sognare un essere che procura della ferite attraverso il proprio volto. E' però vero che nel mio caso non si trattava di paralisi del sonno ma di veri e propri incubi e che non fosse vestita di bianco ma bensì di nero.. ma comunque si tratta di leggende e che quindi possono essere aperte a delle piccole varianti.
Improvvisamente dopo anni di tormento l'incubo cessò di presentarsi senza un reale motivo e tutt'oggi a quasi 15 anni di distanza non l'ho più sognata ma essa rimane viva nei miei ricordi. Vorrei che qualcuno mi aiutasse a far chiarezza su questa vicenda e se nel caso volesse pormi delle domande si sentisse libero di farle! Un altra cosa.. ho sempre pensato che la mia cantina fosse in qualche modo "la casa della donnaccia", al punto che per anni ho avuto una forte paura a passare da li dentro. Inoltre la mia casa sorge di fronte a un vecchio cimitero ebraico dell'800 e studi effettuati da un mio parente dimostrano che in origine esso si espandeva di ulteriori metri, cosa che farebbe pensare che la mia casa come anche quelle limitrofe potrebbero forse sorgere sopra delle vecchie tombe. Sono perfettamente cosciente che potrebbe semplicemente essere stato tutto frutto della mia mente, anzi una parte di me crede che probabilmente sia così, ma difronte a certe cose mi inizio a porre delle domande.. e ripeto non era un semplice incubo, era un qualcosa che ti metteva un terrore che non saprei spiegare.
Grazie mille per la disponibilità di chi sarà disposto ad aiutarmi e scusate per il lungo topic! Un caloroso saluto e ripeto, se avete domande non peritate a farle