L'uomo

Ho letto su altri forum come gli utenti che praticano già da tempo siano convinti che essere umani significhi essere nel più basso livello dell'evoluzione spirituale; arrivano quasi ad odiare la loro condizione di uomini e donne. Ciò mi ha molto sorpresa e lasciata perplessa perché, secondo me, l'accettazione della propria situazione di partenza è fondamentale per proseguire il proprio cammino senza arrivare a un punto e dover ricominciare tutto. Inoltre non ho colto la ragione di questo disgusto per l'umanità.
Voi cosa ne pensate? Sono io che, avendo appena iniziato, ho ancora un Ego enorme, oppure c'è qualcosa che mi sfugge?

Non so se posso mettere il nome, nel dubbio lo metto sotto spoiler, al massimo poi lo toglierò


Il senso di inadeguatezza nei confronti della società è, secondo me, una cosa; nel mio piccolo vedo come le persone si fermano e giudicano in base all'apparenza, mentre io cerco di andare oltre. Quello che ho capito leggendo è un senso di profondo disgusto e disprezzo nei confronti del genere umano, che non riesco a comprendere, soprattutto perché si applica indiscriminatamente a tutte le persone.

Antro della magia,ma certo,il tuo nome mi era familiare.
Dimaethor tu sei iscritto a quel forum se nn sbaglio ti ho visto alcune volte online e quando ti sei iscritto qui mi ricordavo di aver già visto il tuo nickname.
Come si chiama la discussione??

Sì, mi sono iscritta qualche mese fa.
Ho cercato la discussione che mi interessava, ma non sono riuscita a trovarla. Non ce n'è veramente una sull'argomento, più che altro sono le risposte sotto a discussioni che riguardano la reincarnazione e le vite passate.

Mi pare di aver scritto anche io qualcosa a riguardo se nn sbaglio,era un mio parere se nn erro.
Andrò a cercarla
Comunque essere disgustati solo perché si è un umano per me è sbagliato,se analizziamo la situazione sotto un'altra filosofia il senso cambia completamente.
Secondo alcune religioni infatti l'uomo prima era quasi un dio e tra di esso nn c'era odio e paura,poi sono stati gli dei,che invidiosi dell'uomo hanno trasformato l'uomo neascondendo il divino nel suo io.
Ho letto alcuni passi a riguardo che sono davvero belli,di come gli dei hanno nascosto il divino nell'uomo.
Comunque questo che ho riportato è solamente il resoconto di alcune religioni,per me le situazioni,in generale,cambiano a seconda di come si affrontano e dalla prospettiva dalle quali si guardano.

Qua mi spingete a fare un "piccolo" trattato.

La domanda che tu poni è giusta... e le loro considerazioni nascono dall'approccio ad una scuola di pensiero orientale... ma travisata in parte nei significati e nei pesi.
Secondo tale scuola vi è una classificazione dove vi sono più piani esistenziali, fra essi il piano "fisico" (quello dove esiste l'essere umano) è il piano base dell'esistenza. A partire da tale piano vi sono più "realtà sottili" che al piano fisico sono "sovrapposte".

Fin qua nulla di male... se non che vi è il rischio di operare un errata interpretazione...Piano Fisico... Primo piano dell'esistenza = Piano più basso = L'essere umano è " nel più basso livello dell'evoluzione spirituale"
Da cui traggono la conclusione secondo cui "arrivano quasi ad odiare la loro condizione di uomini e donne".

Questa banale catena di pensiero viene determinata anche dalla mancanza di risultati nella parte iniziale del cammino, si finisce in un circolo vizioso... che porta a ritenere l'essere umano inetto in quanto tale.
Si finisce per vedere le "entità che stanno sui piani alti dell'esistenza" come qualcosa di "differente e potente" da cui attingere "potere, conoscenze ed esperienze".
Nasce nella mente di molti il desiderio di diventare "simili" a quest'ultime... e quel sentimento di odio.. esplode in "disgusto per l'umanità".

A seguito di tali, errate, conclusioni (alimentate poi dalla generica situazione di alcuni che si confrontano con altri su questo... trovandosi d'accordo) i vari praticanti iniziano un processo di "studio forzoso" che li porta a fare i più grandi casini possibili e immaginabili... Tutto per acquisire "potere, conoscenze ed esperienze". Molti non passano oltre, si fermano a tale fase in un loop che li porta a ripetere gli stessi passi... tornare insoddisfatti e quindi fare altri casini.

Però... Anche chi fosse caduto vittima di tale "problema" può invero rendersi conto che... le cose non stanno come le aveva inizialmente dipinte. Guardandosi in giro... e studiando noterà come queste "realtà sottili" non potrebbero esistere senza il "piano fisico" e le "entità" che la vivono tentano sempre di poter avere effetti sul "piano fisico".
Raggiunta questa consapevolezza... Coglie il vero significato del concetto predicato dalla scuola di pensiero orientale di cui ho inizialmente accennato.
Chi arrivato qua... se non si sente (e si ritiene poi) un totale X ad aver frainteso inizia quindi il vero percorso... studiando libri, facendo "piccoli passi" e mano a mano crescendo spiritualmente forte della rinnovata consapevolezza che il "piano fisico" e le esistenze umane hanno un ruolo centrale in tutto. Infondo "l'uomo da potere al divino, e il divino all'uomo lo restituisce" (Cit. di non ricordo quale testo sulla cultura sciamanica)

Detto ciò, se restano altri dubbi, resto qua a disposizione.

Mi ricordo anch'io di aver letto come gli dei decisero di nascondere la divinità nell'unico luogo ancora inesplorato dall'uomo, cioè nel suo animo.
Grazie Z.man, mi hai chiarito molto bene questo punto. Devo ammettere che anche io, fino a qualche mese fa, ero entrata in quel circolo vizioso, e ne sono uscita da poco iniziando a ragionare con la mia testa e smettendo di fare "incantesimi" ( se tali si potevano definire) solo per vedere qualche risultato. In tutto ciò però non ho mai pensato che la condizione fisica potesse limitarmi, probabilmente perché ne ero ( e sono) ancora abbastanza legata.
Peraltro, secondo me, se siamo caratterizzati da desideri materiali una ragione ci sarà; dipende poi da persona a persona la scelta di abbandonarsi ai piaceri fisici o contenersi e tendere alla propria evoluzione spirituale.

discernimento e distacco... Si può avere "tutto" con il giusto lavoro sulla propria persona

Sono contento di averti chiarito le idee, e ancor di più dall'aver visto che sei uscita da quel circolo vizioso

Non provo disgusto per la mia condizione di essere umano... Ma spesso per altri esseri umani si... Come dice Spinelli "mammiferi che scelgono di vivere come insetti"
In sintesi, trovo sbagliato disprezzarsi, soprattutto per chi aspira ad un pó di "chiarezza".

Concordo con il tuo pensiero, Omakai Sin'ahlahsum, soprattutto perché, se la fisicità fosse inutile o dannosa, probabilmente non esisterebbe.
Ciò che ho notato però all'inizio del mio cammino è che risulta più facile ritenersi degli incompetenti e aspirare a essere qualcosa di superiore... Ho impiegato un po' di tempo per capire che mi sbagliavo.
Di persone che vivono come affermi tu, Umbip, purtroppo ve ne sono davvero tante.

tutto vero quanto scrivete.
nel particolare "risulta più facile ritenersi degli incompetenti e aspirare a essere qualcosa di superiore" è la piena espressione del colpevolizzarsi... E' tipico di tutti perché quando si vedono pochi risultati è facile deprimersi e pensarla così.
Sono fasi... per fortuna poi chi vuole continuare riesce ad andare avanti