Per il mio personale modo di vedere le cose sono qualcosa che può coesistere..
L'una non esclude l'altra, ma sicuramente il singolo operatore si troverà più a suo agio con l'una o con l'altra.
Da ciò perché usarle A e B se fra le due per me B da risultati migliori? (indipendentemente da cosa sia A e B)
Ed ecco che ogni operatore si focalizzerà su uno solo dei due approcci.
Tuttavia l'operatore davvero curioso e voglioso di apprendere toccherà un punto in cui si dirà:
Uso sempre B e funziona bene, ma noto che A funziona tanto bene ad altre persone.
Il limite sono io come operatore.
Per cui studierà anche A fino a raggiungere il "livello" che ha già con B.
A quel punto potrà scegliere l'approccio migliore a seconda del caso, oppure coordinare i due approcci raggiungendo un giusto e ragionevole equilibrio. Ed ecco che questo riporta all'affermazione di cui sopra:
CITAZIONE
Vi sono due tipi di pratica, quella riferita al se e quella riferita all'oggettivato. Entrambe agiscono correttamente, ma sono facce opposte della stessa moneta
Che credo ora si capisca a pieno.