| Ho letto con piacere la tua spiegazione, ma devo dire di trovarmi solo parzialmente d'accordo con il tuo punto di vista.
Innanzitutto, esistono principi attivi che agiscono sull'organismo e che provengono non solo dalle piante, ma che sono invece di inorganica. Infatti, in biologia si considerano molecole organiche quelle contenenti carbonio, inorganiche tutte le altre. Queste molecole inorganiche a volte sono estratte dalle piante, altre volte no. Alcune volte derivano direttamente dai minerali. Ti faccio il primo esempio che mi viene in mente: i sali d'allume si trovano in natura sotto forma di cristalli, in medicina si usano come astringenti e, avendo proprietà conservanti, come succede anche con il sale, alcune tradizioni (come l'Hoodoo) ne utilizzano le polveri per allontanare il malocchio/negatività.
Il mio discorso non vuole assolutamente essere un sostegno alle cazzate della New Age, per cui si mette un cristallo nell'acqua, la si "energizza", e via, rimedio miracoloso ottenuto con successo. Volevo far notare che non soltanto quello che è di origine organica/erboristica ha un uso importante in magia (ed eventualmente in medicina), ma che anzi discipline come l'Alchimia, che tu stesso citi, coinvolgono tutti i Regni naturali (Animale, Vegetale, Minerale), come è ovvio che sia, essendo l'Alchimia una disciplina che verte a mantenere una visione unitaria della Natura e del creato, e a sfruttarne adeguatamente ogni parte.
Questo per quanto riguarda il punto di vista alchemico/fisiologico.
Dal punto di vista magico, invece, non mi sento di darti ragione per un altro motivo. Esattamente come le erbe vengono approntate raccogliendole in precisi momenti e ritualizzandole in un dato modo, lo stesso succede con i cristalli e qualsiasi altro strumento. L'oggetto, che sia un'erba, una pietra, una penna d'oca, una forbice, ecc, acquisisce importanza magica attraverso il rituale con cui lo approntiamo, il valore che gli attribuiamo, e così via. Per questo motivo, dal punto di vista magico/psicologico, anche l'acqua energizzata con una certa pietra può avere un uso rituale (certo, non sarà mai un rimedio miracoloso se non per puro effetto placebo). D'altro canto, come acutamente osservò il Frazer, la Magia funziona anche per "contagio", quindi le proprietà che io attribuisco a un oggetto/erba/pietra/ecc vengono magicamente trasmesse a quello con cui entra in contatto purché adeguatamente preparato secondo specifiche norme. Penso sia importante tenere conto anche di queste sfumature della pratica.
E, concludendo, penso sia importante dividere l'importanza fisiologica di determinati principi attivi, dall'importanza rituale di determinati altri: sono due livelli che, secondo me, dovrebbero convivere ed essere integrati l'uno con l'altro.
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