IL TEMPIO DELLE OMBRE - Studio di Magia ed Esoterismo

Rituale di auto-iniziazione, battesimo del Nome iniziatico

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› Xaèro ‹
view post Posted on 2/2/2016, 01:40     +1   -1




Salve a tutti,

ho pensato di condividere con voi,
quello che è stato il mio personale rito di auto-iniziazione :)
Molto semplice e formale, senza pretese,
l'ho usato per diciamo "ufficializzarmi" nella Magia col mio Nome esoterico...
mi piaceva il non farmi mancare questa tappa.
Riporto il procedimento per esteso...


Base musicale di sottofondo, conciliante, per favorire l'atmosfera.

Mi siedo a terra nella posizione del loto, rivolto esattamente verso Est **e dispongo di fronte a me una spessa tovaglietta rituale, con raffigurato il Pentacolo. Anch’essa orientata nella stessa direzione.

** L’Est è il quarto dell’illuminazione, mistico ed eterno. E’ dell’elemento aria, dell’athame, del colore argento.
Nella maggior parte delle tradizioni l’altare viene allineato ad est.
(ho usato la bussola digitale per maggior precisione)

Colloco 6 candele colorate dentro la figura del pentagramma, nel seguente ordine (figura 1):

1 – candela viola, collegata al Principio dell’Akasha, dentro il triangolo superiore centrale
2 – candela rossa, collegata al Principio del Fuoco, dentro il triangolo inferiore destro
3 – candela gialla, collegata al Principio dell’Aria, dentro il triangolo superiore sinistro
4 – candela blu, collegata al Principio dell’Acqua, dentro il triangolo superiore destro
5 – candela verde, collegata al Principio della Terra, dentro il triangolo inferiore sinistro
6 – candela dorata, simboleggiante la mia persona, al centro della stella

penta
figura 1

A questo punto, mi prendo qualche minuto per rilassarmi, entrare nel climax, e mi dedico alla meditazione sull'energia... mi concentro sulla mia aura per pulirla e potenziarla.
In secondo luogo mi concentro sulla stanza, per accumularvi, irradiarvi energia solare e bonificarla.

Concentrandomi, comincio a visualizzare ed ergere attorno a me un triplo cerchio magico di energia, associato ai Piani Mentale-Astrale-Fisico. Quello che sarà il mio spazio-rituale.

Mentalmente visualizzo, creando in sequenza, dal più esterno al più interno, dal più distante da me al più vicino:
1° cerchio per il Piano Mentale
2° cerchio per il Piano Astrale
3° cerchio per il Piano Fisico

Durante la creazione dei cerchi, identifico mentalmente ognuno di essi col suo rispettivo Piano.

Momenti di raccoglimento per iniziare, poi comincio a recitare in sequenza:

1 “dentro l’intero Piano Mentale” per poi farmi il segno di saluto del pentacolo*, in associazione al Piano nominato (come da figura 2)
2 “e dentro l’intero Piano Astrale” idem come sopra
3 “e dentro l’intero Piano Fisico” idem come sopra

penta1
figura 2

*Le dita del Fuoco e della saggezza (indice e medio) della mano destra toccano lievemente il centro della fronte, il petto a destra, la spalla sinistra, la spalla destra, il petto a sinistra e nuovamente la fronte.

Proseguo recitando:

1 “al cospetto del Principio dell’Akasha, dell’Etere, della Quintessenza” rifaccio il segno di saluto del pentacolo, in associazione al Principio nominato, e accendo la rispettiva candela viola
2 “e al cospetto del Principio del Fuoco” rifaccio il segno di saluto del pentacolo, in associazione al Principio nominato, e accendo la rispettiva candela rossa
3 “e al cospetto del Principio dell’Aria” rifaccio il segno di saluto del pentacolo, in associazione al Principio nominato, e accendo la rispettiva candela gialla
4 “e al cospetto del Principio dell’Acqua” rifaccio il segno di saluto del pentacolo, in associazione al Principio nominato, e accendo la rispettiva candela blu
5 “e al cospetto del Principio della Terra” rifaccio il segno di saluto del pentacolo, in associazione al Principio nominato, e accendo la rispettiva candela verde

Continuo a recitare:
“da adesso, io battezzo e nomino me stesso con il Nome magico di ----- (nome esoterico)!
Da ora, in questo Nome, io camminerò sui sentieri della Magia!
In questo Nome, io, ----- (nome esoterico) proclamo la mia identità di magista!
Chiedo che ogni forza e potenza, su ogni piano, sia propizia a me, ----- (nome esoterico)! Amen – amen – amen”

Accendo la candela dorata al centro, simboleggiante me nell’atto battesimale, con la mia entrata nella Magia.

Mentre osservo ardere la fiamma di questa candela, rifaccio il segno di saluto del pentacolo, mentre recito:
“Io sono e mi dichiaro ----- (nome esoterico)!” e fisso mentalmente il mio Nome magico dentro il Principio dell’Akasha.

Rimango qualche istante a fissare la candela, pensando al suo significato, e procedo recitando:
“così come arde la fiamma di questa candela, possa risplendere la luce delle mie gesta nella Magia, sempre e ovunque! Chiedo per me il favore e beneplacito dei cinque Elementi tutti, con le forze del Fuoco, dell’Aria, dell’Acqua e della Terra! Amen”

Attimi di pausa e proseguo recitando:

1 “ringrazio e congedo, il Principio della Terra” quindi faccio il segno di congedo del pentacolo, in associazione al Principio nominato, e spengo la rispettiva candela verde (come da figura 3)
2 “ringrazio e congedo, il Principio dell’Acqua” rifaccio il segno di congedo del pentacolo, in associazione al Principio nominato, e spengo la rispettiva candela blu
3 “ringrazio e congedo, il Principio dell’Aria” rifaccio il segno di congedo del pentacolo, in associazione al Principio nominato, e spengo la rispettiva candela gialla
4 “ringrazio e congedo, il Principio del Fuoco” rifaccio il segno di congedo del pentacolo, in associazione al Principio nominato, e spengo la rispettiva candela rossa
5 “ringrazio e congedo, il Principio dell’Akasha, dell’Etere, della Quintessenza” rifaccio il segno di congedo del pentacolo, in associazione al Principio nominato, e spengo la rispettiva candela viola
6 guardando l’ultima candela accesa, recito
“in questo Nome magico, io ----- (nome esoterico) vivo e vivrò”
rifaccio il segno di congedo del pentacolo e spengo la rispettiva candela dorata

penta2
figura 3

Mi riconcentro sui 3 cerchi magici e ad uno ad uno li dissolvo in sequenza, partendo dall’interno.

Mi prendo qualche altro minuto per ribonificare in meditazione sia me stesso che l'ambiente.

Rituale terminato, ecco qui ^_^

La cosa carina, è che durante alcuni passaggi salienti, dopo aver acceso la candela dorata, simboleggiante me...
quella sua fiamma in certi frangenti si è messa a crepitare, con quel tipico rumore del fiammifero che si accende, da sola, rispetto a tutte le altre che mai l'hanno fatto, più di una volta e in simultanea a certi passaggi significativi del rituale :)
Sembrava come se stesse approvando il mio battesimo magico

Edited by › Xaèro ‹ - 2/2/2016, 16:07
 
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view post Posted on 15/2/2016, 00:22     +1   -1
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Una domanda: nella mia pratica, vedo il posizionare le candele sull'altare prima dell'attualizzazione dello spazio rituale come "fuori rituale" (nel senso di preparazione). Quando è iniziato per te il rituale? Come mai questa scelta?

(A quest'ultima domanda puoi benissimo non rispondermi impunemente ¯\_(ツ)_/¯ ) Come hai scelto/generato/ricevuto il tuo nome magico? È una domanda personale, la tecnica per comporre un nome può dir molto del nome stesso e per questo non posso offendermi :-P
 
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› Xaèro ‹
view post Posted on 15/2/2016, 01:22     +1   -1




Eh Lexici, concordo,
il "fuori rituale" che menzioni, appunto, era dovuto anche ad una certa diciamo "leggerezza" o deficit d'accuratezza, da primissimo approccio rituale :D
Il rituale vero e proprio per me iniziava dal triplice cerchio in poi, il precedente per me erano operazioni preliminari di preparazione al rito.


Il nome magico... diciamo che è il risultato di un ibrido di cose :)
Posso dire che no, non è uno fra quelli usati da illustri magisti passati e odierni, nè c'entra con questo nickname, o altri reperibili in giro, anche se qualche vista qua e là su nomi esistenti l'ho adottata, diciamo appunto che ho mixato per criterio personale il tutto finchè ho gradito il risultato.... il risultato è il prodotto di un lavorio mio, tentativo dopo tentativo, idea dopo idea, cambiamento dopo cambiamento, modifica dopo modifica, ispirazione dopo ispirazione.
Ho in pratica sperimentato con la creta e plasmato finchè non ho ottenuto qualcosa che mi garbasse, e in cui mi sentissi a mio agio soprattutto.

E' un miscuglio di significati intrinseci, piacevolezza alle mie orecchie, desiderio di creare qualcosa di mio e possibilmente inedito, e via dicendo, una cosa del genere :)

Edited by Xaèro - 15/2/2016, 03:36
 
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view post Posted on 17/2/2016, 15:45     +1   -1
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CITAZIONE (Xaèro @ 15/2/2016, 01:22) 
il "fuori rituale" che menzioni, appunto, era dovuto anche ad una certa diciamo "leggerezza" o deficit d'accuratezza, da primissimo approccio rituale :D
Il rituale vero e proprio per me iniziava dal triplice cerchio in poi, il precedente per me erano operazioni preliminari di preparazione al rito.

La domanda non era comunque per segnalare un errore ma per capire il tuo approccio al rituale :) Non la considererei una leggerezza, quanto una preparazione ordinata o formale (nel senso: ci son rituali che fino ad un momento prima dell'inizio si ride e si scherza...)
 
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› Xaèro ‹
view post Posted on 19/2/2016, 19:29     +1   -1




Sì, infatti avevo peccato criterio formale,
avevo ritenuto secondario rispetto al cerchio la collocazione degli elementi, perchè per me il tutto cominciava dopo aver già disposto gli elementi primari, quindi successiva erezione del cerchio etc,

quei rituali che menzioni ad esempio non fanno per me, se devo compiere rituali mi preparo e predispongo a un certo clima, raccoglimento, e via dicendo, non amo le "improvvisate" allo sbaraglio, in queste cose :) poi si rischia facilmente di fare le cose alla "membro di segugio"... un pò per la serie "sembrava fosse stato un Elementare e invece era un genio della Goetia" - cù - cù! <_< ooops! sbadataggine :o: :blink:

Edited by Xaèro - 19/2/2016, 19:49
 
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Ilona Szilágyi
view post Posted on 23/2/2016, 14:30     +1   -1




l'auto iniziazione è un'invenzione neo pagana non esiste, è una consacrazione ma molto differente da una Iniziazione vera e propria che solo un'Iniziato può dare a un'altra persona.
 
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view post Posted on 26/2/2016, 07:21     +1   +1   -1
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Agente del Chaos

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Il termine "iniziazione" indica nel suo senso originale un rituale che celebra l'entrata di una persona in un determinato gruppo chiuso di persone, ed in questo caso concordo con te che è necessario questo gruppo strutturato esista.
Rimane però la classica domanda: chi ha iniziato il primo Iniziato di quel gruppo? Gira e rigira, tutto risalirà sempre a una persona o un gruppo di persone che si sono arrogate arbitrariamente il diritto ad iniziare altre persone pur non essendo esse stesse iniziate, rendendo tutto questo di fatto simbolico come quando lo fa un praticante solitario.

Quello che si chiama solitamente "iniziazione", sia in congrega che in solitaria, è come dici tu una consacrazione di un momento di passaggio, solitamente scatenato da una crisi o un evento comunque esterno e che ci porta a un nuovo ciclo del nostro cammino.

Un rituale per celebrare questi momenti può essere importante per qualcuno, ma rimane il fatto che se non è preceduto da un momento di crisi o di illuminazione o epifania o altro evento, è solo estetica ed autocelebrazione. Questo sia celebrato in solitaria che celebrato in seno a una Congrega o Tradizione.
 
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6 replies since 2/2/2016, 01:40   421 views
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