Comunque, grazie Poly per aver riportato l'attenzione su questo aspetto! Molto archeologico, poco incluso nella magia moderna.
Per me il cumulo rappresenta, scusate il gioco di parole, l'atto di accumulo. Che siano ostacoli, buone intenzioni, speranze, ha poca importanza. Accumulare sassi o terra, mi induce a concentrarmi sull'obiettivo.
Se utilizzo il cumulo di terra, lo costruisco una palettata alla volta e ad ognuna mi ripeto la destinazione dell'incantesimo.
Se costruisco un cumulo di sassi, il procedimento è lo stesso, ma di solito dipingo metà dei sassi di nero (e lascio normale l'altra parte) e su quella parte aggiungo un simbolo (sigillo, runa, ...) che simboleggi l'intento. Poi li posiziono con la parte nera sotto, a protezione delle energie che condenso nel cumulo.
In ogni caso, è capitato che più che prendere energie dalla Terra per attivare l'incantesimo, io abbia reso energie alla Terra per sfruttarla come connettore e portare la magia al destinatario. È un tipo di appriccio che genera sensazioni molto strane e che è da mettere in pratica con attenzione, salvo trovarsi completamente "scarichi".
Riguardo alla delimitazione di zone particolari con sassi... non rientrano nella casistica "cerchi di pietre"?
Per me si tratta di simbolismi completamente diversi, esattamente come reputo che l'uso proposto da Misdrat sia da ricondurre alla casistica "menhir": i tumuli non delimitano qualcosa, quindi non possono essere paragonati ai cerchi di pietra; e i menhir sono focus e porte, ma questo secondo attributo il tumulo non lo ha.