IL TEMPIO DELLE OMBRE - Studio di Magia ed Esoterismo

Prana=Quantum?

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view post Posted on 9/1/2015, 20:31     +1   -1
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Leggendo le pagine del libro "Pranayama - La dinamica del respiro" di Andre Van Lysebeth mi è tornata in mente la definizione di Quantum data da Lupus e trovo che ci siano molti punti in comune con la definizione di Prana.
Riassumo brevemente quanto scritto nel testo in mio possesso in modo che sia possibile discuterne.

Swami Sivananda afferma:" Prana è la somma di tutte le energie contenute nell'universo". Per gli yogi l'universo è costituito di Akasa, l'etere cosmico, e di Prana, quindi energia e tutte le forme della materia nascono quando Prana agisce su Akasa.
Prana con la p maiuscola indica l'Energia Cosmica nel suo insieme, mentre prana con la p minuscola indica le sue manifestazioni, come ad esempio l'elettricità, il magnetismo, la gravità. Quindi, tutto ciò che si muove nell'universo manifesta Prana ed è grazie al prana che il vento soffia, la terra trema, l'uomo pensa. Il pensiero stesso è, sempre secondo gli yogi, una forma più sottile di prana e ciò che caratterizza la vita è la sua capacità di attirare del prana dentro di se, di accumularlo e di trasformarlo per poter agire e interagire nell'universo.
Il prana è presente nell'aria, ma non è ne l'ossigeno ne nessun altro componente presente nell'atmosfera; è nel cibo, nell'acqua, nella luce del sole, ma non è ne le vitamine, ne il calore o i raggi ultravioletti. Questi sono, piuttosto, tutti veicoli del prana da cui dipende qualsiasi forma di vita animale e vegetale, tanto che, affermano gli yogi, è il prana la nostra vera forma di nutrimento, in quanto, senza di esso, nessuna forma di vita è possibile.
Il prana può essere controllato (Pranayama), immagazzinato e accumulato nel sistema nervoso tramite tecniche respiratorie e asana (posizioni yoghiche) e manipolato secondo la propria volontà mediante il pensiero.

Questo è quanto. In definitiva, quindi, Prana=Quantum? Ci sono aspetti che li differenziano inequivocabilmente o ulteriori punti di contatto che possano permettere una ulteriore evoluzione della ricerca sul Quantum?
 
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view post Posted on 11/1/2015, 09:45     +1   -1
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Molto interessante. La natura della teoria del Quantum è proprio quella di trovare i punti in comune tra le varie culture. Quando è stata sviluppata questa teoria sono stati considerati molti testi sacri, ed anche il prana è stato considerato. Credo si possa dire quindi, se non che prana=quantum, che il prana è in sintonia con la sua filosofia
 
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view post Posted on 12/1/2015, 15:36     +1   -1
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In realtà la Conoscenza é li per tutti: basta osservare e comprendere. La vera conoscenza si basa su esperienze dirette, quindi é fondamentale non soffermarsi solo quanto scritto su testi sempre e comunque scritti da uomini, spesso non certo con scopi elevati
 
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view post Posted on 12/1/2015, 16:01     +1   -1
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Popoli diversi hanno generato filosofie diverse e, tra esse, i punti in comune possono essere molti, pochi o persino nessuno.
Le differenze non sono dovute solo ad un discorso linguistico, comunque importante, ma anche culturale ed esperienziale. Non so se avete presente la favola del "Sacro Elefante Bianco"
(QUI per chi non la conosce): i tre uomini, nonostante abbiano accesso allo stesso tipo di esperienza, ne traggono tre conclusioni diverse.
Strano vero? Io penso che ciò sia dovuto ad una limitatezza nelle capacità esperienziali dell'uomo (sensoriali, mentali), poi il suo ego smisurato fa il resto. Per cui spesso si cade nell'errore di considerare come Verità solamente quella sperimentata personalmente, mentre invece la Verità è composta da tante piccole verità, ossia è somma di tante singole esperienze.
Nel topic nel quale definisce il Quantum, Lupus fa riferimento unicamente alla via Occidentale (Tavola Smeraldina, Agrippa): la cosa, devo dire, mi ha un po tratto in inganno; Prana e Ki hanno molto in comune, ad esempio, con gli Elementi a cui siamo, forse, più abituati.
Per cui si tratta, più che altro, di mettere insieme tutti i pezzi del puzzle già in nostro possesso e verificare se manca ancora qualcosa per completarlo.
 
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view post Posted on 13/1/2015, 11:45     +1   -1
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A mio avviso é già un errore pensare che una Verità esista. E se esistesse, sarebbe davvero assoluta solo per chi ha un'assoluta comprensione, e questo credo sua fuori dalla portata dell'uomo. Per me almeno lo é sicuramente...
 
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view post Posted on 13/1/2015, 13:55     +1   -1
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Beh no, la Verità, per essere tale non può essere soggettiva, ma oggettiva... almeno per come la intendo io. Per me la Verità è qualcosa di assoluto e non relativo, di reale e non illusorio. La Verità esiste ma è sicuramente fuori dalla portata dell'uomo, visto che noi siamo immersi nella relatività. Però, sempre secondo me, è possibile fare la somma di tutte le relatività (esperienze parziali) per raggiungere o, perlomeno, avvicinarsi a comprendere la Verità. Insomma, a colpi di 3 facce del dado, si dovrebbe riuscire a ricostruire anche ciò che non è visibile al singolo.
 
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view post Posted on 13/1/2015, 14:32     +1   -1
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Aspetta, mi sembra che stai confondendo oggettivo con soggettivo. Facciamo un esempio. Ciò che è oggettivo è li, davanti a te, facciamo finta che sia un oggetto talmente grande che ne puoi vedere solo una parte. L'esperienza che ne puoi avere tu è soggettiva (propria del soggetto, il quale ne può vedere solo una parte) e non oggettiva (non riesci a vedere l'oggetto da tutte le angolazioni possibili a causa della sua grandezza). Quindi è normale che, per riprendere l'esempio che hai fatto, tu percepisca la divinità suprema come il signore dei pupazzi, mentre un altro la percepisca come l'uomo barbuto tanto buono e amorevole. Come, appunto, la proboscide, la zampa e l'orecchio del sacro elefante bianco che menzionavo nell'altro post: tutti e tre sono aspetti dello stesso essere che i tre uomini non erano riusciti a cogliere nella loro interezza.
Allora, se il Quantum è la Verità (l'elemento oggettivo), non è necessario che un singolo soggetto riesca a fare l'esperienza completa, ma che vengano sommate le esperienze parziali di più soggetti.
E comunque, mi sembra che, tutti e tre, siamo più d'accordo di quello che possa sembrare
 
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view post Posted on 13/1/2015, 15:25     +1   -1
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Fino a prova contraria la somma delle parti da sempre l'intero. La matematica non è un'opinione.
Il tavolo è sia leggero che pesante: dipende dal soggetto che cerca di sollevarlo (esperienza soggettiva). La pesantezza del tavolo è una delle sue proprietà. Ne ha anche altre, ma il soggetto ne ha rilevato solamente questo aspetto.
L'acqua non è bagnata: è solamente acqua. Al massimo puoi stabilire che se immergi un oggetto in essa, quando lo estrai risulta bagnato. Ma sino a quando non provi il semplice gesto di immergervi un corpo non ti accorgi di questo comportamento. Come vedi anche questa è un tipo di esperienza soggettiva. Chi si tuffa in mare da un'altezza di mille metri si schianta e muore, eppure se prova da un metro di altezza non incontra nessuna resistenza.
Altro esempio di esperienze soggettive: l'eschimese giura che la terra è ghiacciata, l'indios amazzonico giura che la terra è ricoperta di alberi, il berbero giura che la terra è ricoperta di sabbia. Eppure io so che la terra è formata da tutti e tre i biotopi nonostante ne abbia conosciuto di persona solo uno: per fare ciò ho dovuto prendere per buone le esperienze fatte da altre persone che sono state nel giaccio del polo nord o in amazzonia.
L'uomo ha tante qualità, tra cui quella che si chiama capacità di astrazione e, da qui, la possibilità di fare speculazione. Come vedi, nel tempo sono nate diverse filosofie e religioni: tutte sono figlie di esperienze soggettive, limitate e limitanti. L'errore che si fa è quella di dire che la propria, sia quella giusta e le altre sbagliate, mentre ognuna riesce ad abbracciare solo alcuni aspetti del tutto.
 
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view post Posted on 13/1/2015, 18:03     +1   -1
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Temo di essere arrivato ad un punto morto: non perchè mi manchino gli argomenti, ma perchè rischio di ripetere gli stessi concetti, ma con esempi diversi.
Sposto leggermente il punto d'osservazione, visto che hai introdotto nuovi argomenti.
Hai presente il Kybalion? mediante 7 principi si cerca di dare una definizione del Tutto (chiamalo come vuoi, è un concetto). A me sembra una sintesi perfetta di ciò che
molti chiamano Dio. Eppure in esso non si tenta neanche di ipotizzare i motivi che hanno portato alla creazione. Troppo oltre alla nostra portata.
Ora una domanda (retorica): come fa una persona a vedere come è fatta? la cosa più semplice e immediata è guardarsi allo specchio.
E se l'immagine riflessa nello specchio fosse l'universo come lo conosciamo (intendo piano fisico più tutti gli altri)? Pensa te, per sapere chi è Dio ha bisogno di manifestarsi.
Bene, ho appena fatto una speculazione, visto che per conoscere le reali motivazioni dovrei stare nei panni della Fonte (ovviamente cosa non possibile).
E noi (inteso come Uomo) chi siamo? La persona, lo specchio o l'immagine riflessa?
 
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view post Posted on 21/1/2015, 14:16     +1   -1
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Stiamo andando su argomenti un po lontani dal tema iniziale, però....
CITAZIONE (SkullStorm @ 14/1/2015, 01:26) 
noi siamo l'immagine riflessa,
ma l'immagine riflessa si presume che sia solo una copia e che non possa vedere ne comprendere l'originale.

Un giovane bussò alla porta del Tempio dove voleva essere accolto.
- Chi è? - chiese il Maestro
- Sono io! - rispose l'allievo e il Maestro di rimando:
- Bene. Torna giù e vieni a bussare tra dieci anni -
L'allievo tornò al suo villaggio a meditare e trascorsi dieci anni salì al Tempio e bussò ancora alla porta.
- Chi è? - chiese di nuovo il Maestro
- Sono io! - rispose l'allievo
- Bravo. Adesso torna al tuo villaggio a meditare e torna tra dieci anni.-
L'allievo obbedì e dopo dieci lunghissimi anni di meditazione bussò ancora.
- Chi è? - chiese il Maestro
- Sono te! - rispose l'allievo
- Entra! - gli disse il Maestro e la vita dell'allievo incominciò.
 
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Darkshadow.
view post Posted on 26/5/2017, 17:27     +1   -1




Scusate nn ho capito l ultimo messaggio,cosa vuole dire l allievo con la frase:"sono te".
Una evoluzione spirituale??
 
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Polydeúkes
view post Posted on 27/7/2017, 20:51     +1   -1




A parte che questa discussione era con Skullstorm, un mitomane che diceva aver fatto piovere teschi. Fai tu. Secondo poi: "sono io" rappresenta l'Ego dell'allievo, ossia egli non aveva compreso che l'obiettivo era l'unità con l'universo manifesto. Al dire "sono te" egli mette da parte l'Ego per fondersi con il maestro, e con l'universo intero, essendo il maestro la sua porta per la comprensione. È come se gli dicesse "sono pronto, posso comprenderti adesso, perché ho iniziato a comprendere". O almeno così l'ho interpretata io al tempo...
 
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view post Posted on 28/7/2017, 04:49     +1   -1
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CITAZIONE (Polydeúkes @ 27/7/2017, 21:51) 
A parte che questa discussione era con Skullstorm, un mitomane che diceva aver fatto piovere teschi. Fai tu.

:D :D
 
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Z.man
view post Posted on 28/7/2017, 20:44     +1   -1




@Darkshadow
Come ti hanno già fatto notare.... attenzione prendi con le pinze talune affermazioni...leggi bene fra le righe e fatti prima un idea su chi scrive
 
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Darkshadow.
view post Posted on 29/7/2017, 17:19     +1   -1




Ah non sapevo di questo skullstorm, comunque grazie per la spiegazione era solo semplice curiosità dato che la frase "sono te" mi aveva colpito molto.
 
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14 replies since 9/1/2015, 20:31   353 views
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