IL TEMPIO DELLE OMBRE - Studio di Magia ed Esoterismo

Dissertiamo sulle Qliphot?

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Nisaba
view post Posted on 25/7/2014, 19:49     +1   -1




Visto che ho continuato a rimandare fino ad adesso, prendo occasione dell'iscrizione qui per avviare i lavori su un argomento che ho sempre ritenuto piuttosto interessante...
... e sia mai che io parta a conoscere le persone di un forum sulla base di argomenti "semplici"... <_<

Qualche giorno fa, mi è stata posta una domanda ben precisa (cosa sono i qliphot?) a cui non ho saputo dare una risposta pronta. Sfido, a dare una risposta pronta!
“I qliphot sono sephiroth inversi”: impreciso, in quanto introduce l'idea dello specchio (la mia mano sinistra è la mano destra del riflesso), che è solo una delle versioni possibili.
“I qliphot sono sephirot avversi”: cosa dovrebbero contrastare, esattamente? Non sono antagonisti, sono per certi versi collaboratori.
Dopo aver vagliato queste due opzioni di risposta, non ho risposto niente e ho optato per un discorso un po' più ampio e un po' più fine, perché in effetti non mi trovo in linea con nessuno di quei due pensieri!

Se si vuole dare la risposta banale, penso si spossa tranquillamente ripescare una delle visioni moderne dei sephirot, quale che sia – di Crowley, di Grant, della Fortune, del Dragon Rouge o della Golden Down, o di chiunque altro – e propinarla a scatola chiusa. Se si vuole dare una risposta non banale, insorgono diversi problemi.
In primo luogo, a dispetto di quanto si è portati a pensare, la Qabala degli ordini esoterici moderni non è la Qabala delle origini. Santo cielo, grazie a tutti gli studiosi che da un certo punto in poi hanno tentato di attualizzarla e renderla “ad uso dell'Occidente” (non dimentichiamo però l'impulso enorme dato dai sabbataisti, che hanno praticamente donato il modello qabalistico all'Occidente – gli siamo debitori)... ma la Qabala propinata da MacGregor Mather, Crowley, Grant, Fortune, dalla Silver Star, dalla Golden Down, dal Dragon Rouge, da diverse logge typhoniane e da una quantità spropositata di commentatori moderni, non è la Qabala delle origini. È una rivisitazione ad uso degli occidentali, non una versione ad uso degli ebrei – e quindi non è “pura” come in origine, ma adeguata alla mente occidentale. Mente occidentale che, non serve cavare dal cilindro teorie teosofiche, è ovviamente piuttosto diversa da quella ebraica – basti vedere il diverso metodo di gestione della cultura sociale, che poi è alla base del metodo di gestione della cultura religiosa e di quella esoterica.

Specifico che non vedo come malvagio né dannoso questo adeguamento e queste rielaborazioni... trovo semplicemente che le informazioni debbano essere contestualizzate e che si debba impegnarsi a capire da dove arrivano. Ogni cosa ha un valore, e ha un valore diverso anche in relazione alla sua origine. È differente sapere che l'Otz Chiim che siamo soliti ad avere stampato in mente è quello del Magick di Crowley (e successive rivisitazioni dello stesso glifo), piuttosto che quello originario. Certo, la struttura di base era la stessa. Certo, se lo usiamo nel nostro pensiero funzionerebbe sia sapendo che è di Crowley, sia credendo erroneamente che sia, chessò, di Luria (alla fine è la Volontà che conta)... ma in campo di Tradizione, bisogna capire da dove arrivano le cose. Altrimenti possiamo chiudere tutti i nostri libri, smetterla di appuntare grimori e iniziare a pregare una luna-formaggio verde... tanto se lo crediamo, funziona.
Fine della digressione polemica, torno in tema.

Nell'ambito della “cristallizzazione” della Qabala moderna (ma secondo me quella moderna ancora non è consolidata), uno degli argomenti più rivisti e commentati sono le qliphot.
Cavolo, all'Occidente le qliphot piacciono... e dire che la Qabala “originaria” (intendo quella cristallizzata prima che la sua filosofia irrompese negli ordini esoterici Occidentali) quasi non toccava l'argomento qliphot. In un migliaio di anni di storia (circa), ci saranno stati una decina di tentativi di spiegare le qliphot. In un trecentinaio di anni di storia, a partire dal Settecento, quando lentamente la Qabala è stata data all'Occidente, ci saranno stati da parte degli occidentali un'altra decina di tentativi. Una sproporzione che mi fa ripetere che sì, caspita, agli occidentali le qliphot piacciono!
Forse perché siamo sempre stati più abituati a pensare l'universo come un dualismo (Bene-Male, luce-ombra)? Mentre l'Oriente e i movimenti giudaici aveva una maggior propensione ad azzerare la dicotomia e far prevalere l'idea di un divino tutto-comprensivo cui riunirsi (filosofia tipicamente RHP, per altro).
Forse perché per l'Occidente il male, lo squilibrio, la ribellione, sono più affascinanti che per l'Oriente?
Ed è stato lo stesso Occidente ad attribuire (forzatamente?) alle qliphot dei nomi e delle corrispondenze, mentre in origine le qliphot, o qelippot non erano che “vasi rotti”: questo è veramente significatico, e ha determinato a mio parere il punto di rottura fra il modo moderno di pensare le qliphot e quello originario.

Inoltre... male, squilibrio, ribelione: tutte cose che sicuramente si possono vedere nelle qliphot e, in effetti, il problema forse non è neanche la natura di queste forze, quanto piuttosto la loro origine:

Quale Olamot le emana?
Già qui le scuole si dividono. C'è chi pensa che le qliphot siano solamente in Assiah e chi pensa siano solo di Atziluth (il che mi sembra scorretto: non possono essere solo in Atziluth, in quanto quello che è negli Olamot superiori penetra in quelli inferiori).

Sono da considerarsi forze sbilanciate createsi durante il traboccare dei vasi-sephirot durante il processo di emanazione?
E ancora.
Sono da considerarsi forze avversarie che si creano nell'esatto momento in cui viene emanata una serphirot (per reazione al “positivo” rappresentato dalla sephirot o perché l'emanazione di quel particolare aspetto del Manifesto è già inclusivo di un aspetto sephirotico o qliphotico che si differenziano nell'atto di manifestazione)?
L'energia di una qlipha è speculare e di energia opposta a quella di una sephira o è identica e di energia opposta?

Inoltre, il percorso della Qabala “originaria”, essendo la Qabala di per sé un movimento RHP, puntava al riunire l'anima umana al divino attraverso la salita dei Sentieri e la trascesa del dualismo. Semplificando, questo avviene con la comprensione delle sephirot... ma quelle sephirot non si consideravano inclusive delle qliphot, o almeno non se ne faceva cenno.
Non si faceva cenno alle qliphot perché il percorso “inverso” ha come obiettivo non la riunificazione al divino, ma l'autodeificazione, di per sé ritenuta eresia in ambito giudaico? Mi sembra piuttosto artificioso un pensiero di questo genere.


Immaginando di non poter, in sezione pubblica, trattare la parte pratica di un argomento così complicato, mi piacerebbe guardare con voi almeno la teoria, approfondire.
Un mio pensiero in parte già lo ho – spero che traspaia almeno un po' da quanto detto sopra – ma sarei ben felice di rivalutarne eventualmente alcuni aspetti alla luce dei vostri pareri.
 
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Tardis78
view post Posted on 25/7/2014, 22:32     +1   -1




E' decisamente oltre le mie competenze ma seguirò con vivo interesse la discussione.
Iscritto.
 
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view post Posted on 26/7/2014, 08:47     +1   -1
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Punto di vista molto interessante. Personalmente di esoterismo mediorientale ho una conoscenza superficiale, e trovo francamente assurda la moderna tendenza a voler appropriarsi di culture lontane che in ginfi non comprenderemo mai appieno quando le tradizioni autoctone non ci mancano di certo.

Vengo al mio pensiero: il concetto di bene assoluto contrapposto a male assoluto é proprio del cristianesimo, e motivo stesso della sua esistenza. É proprio questa contaminazione che ha portato e porta molti stufiosi ad interpretare taluni aspetti come positivi ed altri come negativi. Spesso inoltre si é ceduto al fascino del lato oscuro in segno di protesta contro il falso ed opportunistico "bene" sbandierato dalle istituzioni che bramavamo il potere.

Ogni persona illuminata rifugge questo dualismo in favore di un equilibrio, e semplicemente é al di sopra di tali distinzioni. Per comprendere la luce si deve conoscere la tenebra, come l'albero che quanto più vuole stendere i suoi rami verso il cielo tanto più deve affondare le radici nella terra.

Da qui anche il mio concetto di Qliphot: il necessario equilibrio, opposto e complementare. Forse potra sembrare semplicistico e banale, ma i grandi di concetti sono sempre in fondo semplici e chiari una volta compresi, e se vengono complicati é perché qualcuno ha dell'interesse nel farlo.

Ovviamente questa é solo la mia personale visione delle cose, non pretendo sia una verità assoluta.

Edited by Lupus° - 26/7/2014, 12:07
 
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Nisaba
view post Posted on 29/7/2014, 21:24     +1   -1




Quello che io non capisco - e in questo sono concorde con te - è l'ossessione che si è sviluppata da un secolo e mezzo a questa parte per la cultura "non autoctona" occidentale. Come se "esotico" volesse dire migliore o più funzionale. Di sicuro non vuol dire più facile perché, e su questo cito alla larga la Fortune, l'Occidentale ha un modo di pensare occidentale, che è del tutto diverso da quello di un Orientale.
Questo impone adeguamento della tradizione non-autoctona. E adeguamento impone di snaturare. E snaturare porta ad un nuovo prodotto.
Se questo prodotto lo si prende come nuovo e non come "originale", allora penso se ne possa parlare... ma, come ho detto, con i doverosi distinguo del caso.

CITAZIONE
Vengo al mio pensiero: il concetto di bene assoluto contrapposto a male assoluto é proprio del cristianesimo, e motivo stesso della sua esistenza. É proprio questa contaminazione che ha portato e porta molti stufiosi ad interpretare taluni aspetti come positivi ed altri come negativi. Spesso inoltre si é ceduto al fascino del lato oscuro in segno di protesta contro il falso ed opportunistico "bene" sbandierato dalle istituzioni che bramavamo il potere

.
In prima battuta forse proprio di dottrine sviluppatesi nell'area iranica, perché il cristianesimo ha ripreso molto dal mitraismo e dallo zoroastrismo, e già Zoroastro propose un eterno conflitto fra due pilastri: Ahura Mazda contrapposto ad un Angra Mainyu, il Bene contrapposto al Male. Alla fine, ovviamente, per necessità di sintesi, avrebbe prevalso il Bene...
... o forse il Tempo. Lo dico in merito ad uno studio recente riguardo l'ingerenza del dio iranico Zervan (il Tempo) e dello zervaismo, che mi ha portata a formulare l'idea che, in effetti, Zoroastro non eliminò Zervan per fare di Ahura Mazda la divinità principale, ma lasciò sia Ahura Mazda che Angra Mainyu emanati/emananti e sottoposti a Zervan. Mancano attestazioni archeologiche e storiografiche, comunque, quindi per ora niente risposte definitive.
In ogni caso, sicuramente è stato il cristianesimo ad esasperare quel tipo di dualismo, questo sì.

CITAZIONE
Da qui anche il mio concetto di Qliphot: il necessario equilibrio, opposto e complementare. Forse potra sembrare semplicistico e banale, ma i grandi di concetti sono sempre in fondo semplici e chiari una volta compresi, e se vengono complicati é perché qualcuno ha dell'interesse nel farlo.

Mi trovo piuttosto in linea con questa idea.
Perciò, le faresti emanare direttamente dall'Ain Soph Aur contemporaneamente alla generazione delle Sephirot? In sostanza, mentre il raggio prosegue nel generare i vasi-Sephiroth, dall'altra parte un altro raggio prosegue generando i vasi-Qliphot? Non consideri, quindi, le Qliphot come "vasi rotti"?
 
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view post Posted on 30/7/2014, 08:56     +1   -1
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Non è detto che la risposta banale sia inappropriata o sbagliata.

CITAZIONE (Nisaba @ 25/7/2014, 20:49)
“I qliphot sono sephiroth inversi”: impreciso, in quanto introduce l'idea dello specchio (la mia mano sinistra è la mano destra del riflesso), che è solo una delle versioni possibili.

Anche se fosse preciso, non direbbe granché: la stereochimica insegna come la chiralità sia importante e di come non si possa implicare pressoché nulla dall'essere "inversi".

CITAZIONE (Nisaba @ 25/7/2014, 20:49)
Altrimenti possiamo chiudere tutti i nostri libri, smetterla di appuntare grimori e iniziare a pregare una luna-formaggio verde... tanto se lo crediamo, funziona.

Si potrebbe provare con il dio Grana e il dio Pecorino, anche se la dea Vacca-che-Ride è molto più affascinante.

vache



CITAZIONE (Nisaba @ 25/7/2014, 20:49)
Immaginando di non poter, in sezione pubblica, trattare la parte pratica di un argomento così complicato, mi piacerebbe guardare con voi almeno la teoria, approfondire.

Di pratica qabalistica ho poca poca poca esperienza. E son convinto di questo: senza esperimenti la teoria vale poco o nulla e tutte le implicazioni (logiche e/o razionali) devono essere testate. Purtroppo non è questo il luogo dove approfondire la pratica e senza pratica (soprattutto in argomenti delicati o controversi come questo) non si può dir molto.

CITAZIONE (Nisaba @ 29/7/2014, 22:24) 
Se questo prodotto lo si prende come nuovo e non come "originale", allora penso se ne possa parlare... ma, come ho detto, con i doverosi distinguo del caso.

Visione forse un po' troppo dogmatica. Da un punto di vista accademico può (e forse deve) essere così. In ogni ortodossia ci sono pensatori controversi, forse marginali accademicamente, ma che possono rivelarsi fondamentali o ispiratori in un percorso personale.

Un pensiero. La magia enochiana è stata utilizzata o è utilizzata tuttora da maghi indipendenti, Golden Dawn, Crowley, Chiesa di Satana, gruppi di magia del caos e tanti altri. Tutti, in modo più o meno diretto, si rifanno ai manoscritti di Dee. Facendo notare che Dee non ha mai praticato questo sistema, dove trovare il prodotto originale?


CITAZIONE (Nisaba @ 29/7/2014, 22:24) 
... o forse il Tempo. Lo dico in merito ad uno studio recente riguardo l'ingerenza del dio iranico Zervan (il Tempo) e dello zervaismo, che mi ha portata a formulare l'idea che, in effetti, Zoroastro non eliminò Zervan per fare di Ahura Mazda la divinità principale, ma lasciò sia Ahura Mazda che Angra Mainyu emanati/emananti e sottoposti a Zervan. Mancano attestazioni archeologiche e storiografiche, comunque, quindi per ora niente risposte definitive.
In ogni caso, sicuramente è stato il cristianesimo ad esasperare quel tipo di dualismo, questo sì.

Particolarmente interessante. Potresti indicarmi qualche articolo? [Non ho ancora fatto ricerche in google, soprattutto perchè non conosco gli archivi e indici di articoli propri della storia/archeologia...]
 
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view post Posted on 30/7/2014, 15:45     +1   -1
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CITAZIONE
Perciò, le faresti emanare direttamente dall'Ain Soph Aur contemporaneamente alla generazione delle Sephirot? In sostanza, mentre il raggio prosegue nel generare i vasi-Sephiroth, dall'altra parte un altro raggio prosegue generando i vasi-Qliphot? Non consideri, quindi, le Qliphot come "vasi rotti"?

La mia conoscenza della Qabbala é troppo superficiale ed il mio interesse verso le pratiche medio-orientali troppo scarso per formulare pareri così specifici.

Dopotutto di professoroni della Google University ce ne sono già a sufficienza: io preferisco la saggezza di chi sa di non sapere...
 
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Nisaba
view post Posted on 30/7/2014, 23:01     +1   -1




CITAZIONE (Lupus° @ 30/7/2014, 16:45) 
Dopotutto di professoroni della Google University ce ne sono già a sufficienza: io preferisco la saggezza di chi sa di non sapere...

Woha, mi hai schiantata dalle risate... :D
Apprezzo.



CITAZIONE (Lexici Scriptor @ 30/7/2014, 09:56) 
“I qliphot sono sephiroth inversi”: impreciso, in quanto introduce l'idea dello specchio (la mia mano sinistra è la mano destra del riflesso), che è solo una delle versioni possibili.

Anche se fosse preciso, non direbbe granché: la stereochimica insegna come la chiralità sia importante e di come non si possa implicare pressoché nulla dall'essere "inversi".
[/QUOTE]
Se vogliamo guardare esattamente come funziona la chiralità, però, bisogna anche dire che certe molecole sono attive solo in una delle due forme. Non che l'altra forma non esiste... ma semplicemente non è attiva.
Suggerisci qualcosa di questo genere? Se sì... l'inattività di una delle due forme corrisponderebbe secondo te alla natura di uno dei due "tipi" di emanazione (Qliphot/Sephiroth)?
Oppure l'esempio si limita al "non possiamo incolpare una molecola di essere levogira o destrogira"?

CITAZIONE
Di pratica qabalistica ho poca poca poca esperienza. E son convinto di questo: senza esperimenti la teoria vale poco o nulla e tutte le implicazioni (logiche e/o razionali) devono essere testate. Purtroppo non è questo il luogo dove approfondire la pratica e senza pratica (soprattutto in argomenti delicati o controversi come questo) non si può dir molto.

In parte d'accordo, mi rendo conto dei limiti della sezione e di un discorso teorico in questo ambito.
Ma anche le discussioni date "per spacciate" fin dal principio possono dare molto ;)

[QUOTE=Nisaba]
Visione forse un po' troppo dogmatica. Da un punto di vista accademico può (e forse deve) essere così. In ogni ortodossia ci sono pensatori controversi, forse marginali accademicamente, ma che possono rivelarsi fondamentali o ispiratori in un percorso personale.

Un pensiero. La magia enochiana è stata utilizzata o è utilizzata tuttora da maghi indipendenti, Golden Dawn, Crowley, Chiesa di Satana, gruppi di magia del caos e tanti altri. Tutti, in modo più o meno diretto, si rifanno ai manoscritti di Dee. Facendo notare che Dee non ha mai praticato questo sistema, dove trovare il prodotto originale?
[/QUOTE]
Mi aspettavo che qualcuno mi dicesse che ho una visione eccessivamente dogmatica.
Chiarisco il mio modo di vedere il problema Qabala originale / Qabala rivista.
A me non interessa se c'è stata o meno una revisione, in quali termini c'è stata e chi la applica. Fondamentalmente, l'Universo è mentale: funziona il sistema che si vuole far funzionare. Quello che si è convinti funzioni. Io stessa non applico la Qabala in forma "pura", per il semplice fatto che la Qabala "pura" è restata in ogni caso circoscritta ad un ambiente molto ristretto, quello rabbinico, che non ne vuole sapere di farla fuoriuscire dall'ambito ebraico. Quindi prendere e riadeguare è un processo naturale, anche a fronte della mancanza di dati su cui poggiare gli studi. Ed è a questo punto che interviene, secondo me, il discorso giustissimo di Lupus: abbiamo tradizioni occidentali molto più note, applicate, documentate e a prova di Occidentale... usiamo quelle!
In ogni caso, penso sia sempre bene dire le cose come stanno ("questo è originale", "questo non è originale, è del Novecento e della GD", "questo è di MacGregor Mathers",...). Altrimenti si finisce a non sapere più da dove arrivano i concetti e, soprattutto, quale storia hanno alle spalle (e quindi perché si sono formulati in un certo moto).

Ammetto di non aver capito la domanda sulla magia enochiana. :wacko:
Cosa c'entra la magia enochiana con la Qabala in senso stretto? Mi perdo passaggi, credo...
E comunque, davvero, non mi è chiaro esattamente quello che mi stai chiedendo... :blink:

CITAZIONE
Particolarmente interessante. Potresti indicarmi qualche articolo? [Non ho ancora fatto ricerche in google, soprattutto perchè non conosco gli archivi e indici di articoli propri della storia/archeologia...]

Mi chiedi molto... non perché non voglia condividere, ma perché questo argomento non lo ho elaborato a partire da internet, se non per dettagli marginali.
C'è un libro meraviglioso (Le religioni in Egitto, Mesopotamia e Persia, a cusa di Henry-Charles Puech; editori Laterza 1988) che riporta uno studio fondamentale su questo argomento (L'Iran antico e Zoroastro, di Jacques Duchesne-Guillemin). Dechesne-Guillemin fa una panoramica piuttosto precisa delle religioni che si sono succedute in Iran, ma cita marginalmente Zervan, che è stato il più importante dio iranico prima dell'avvento del mitraismo (?). Metto un punto di domanda perché ancora non è chiara la successione.
Zervan è una figura composita fra gli dei del tempo e dei cieli tipicamente iranici e quelli tipicamente vedici.
Se ti interessa, posso aprire un topic relativo a questo... poi, se hai pazienza, visto che in questo periodo mi sto occupando anche di questo, per la fine dell'estate dovrei aver pronta una ricerca più ampia... te/ve la metto a disposizione più che volentieri... :unsure:

Mi sa che siamo finiti un po' OT... :woot:

Ok, ammetto comunque che la Vacca-Che-Ride mi ha schiantata per la seconda volta nel giro dello stesso topic...
Credo ne farò la divinità a cui rivolgere la preghiera mattutina: "e dammi oggi il mio bicchiere di latte quotidiano e la mia grassa risata mattutina, amen". :woot:
Se ve lo chiedete... no, non ho tutte le rotelle a posto. Ma sì, sono normale così. :D
 
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view post Posted on 15/12/2014, 22:04     +1   -1
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Interessante il tuo intervento: ti ringrazio davvero.

Non mi convince solo questa parte:
CITAZIONE
Non sono attive, sono una zona al di fuori delle Creazioni e quindi
CITAZIONE
non soggetta a nessuna legge

.

Questo invece mi ha colpito parecchio, ed essendo tanto curioso quanto ignorante in materia mi piacerebbe saperne di più.
CITAZIONE
Volete aggirare il karma e le reincarnazioni? È lì che potete mettere una copia di Voi stessi, che al momento opportuno verrà richiamata dal vostro prossimo corpo ospite (ne so qualcosa a riguardo...).
 
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Nisaba
view post Posted on 17/12/2014, 10:05     +1   -1




Begli interventi, Skull.

Non penso però che la questione sia "non parlare delle Qliphot", bensì parlarne con cognizione di causa.
Mi ripeterò, ma la Qbalah delle origini dava ai gusci spessore pari a zero, ammettendo l'esistenza di questi cocci infranti comunque recanti una scintilla divina, ma ritenendo il contatto con essi dannoso ai fini dell'elevazione spirituale. Da qui il non parlarne, e la confusione moderna, alimentata da diversi ordini.

D'altra parte, presumo che un processo come quello della Shevirat HaKeilim, che ha separato la Thou inondata della Ohr e fatto precipitare i cocci e la Luce nella Tiqqun, non possa ritenersì un processo ordinato. Tuttavia, pur essendo esterne alla Tiqqun, anche le Qliphot vivono della stessa Ohr delle Sephirot, e a mio parere questo non permette quella diversità di regole di cui parli. Sicuramente c'è, in modo esiguo. Non penso che con l'ingresso nella Thou sia possibile fare quel che dici, per il semplice fatto che anche la Thou, per quanto caotica, è perfettamente creata, ma non è una porta, né un luogo di stagnazione, né tanto meno una Soglia o un punto "neutro" (passatemi il termine in senso lato) di sublimazione/coagulazione.

Comunque aspetto con curiosità il tuo proseguimento ;)
 
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Nisaba
view post Posted on 18/12/2014, 09:02     +1   -1




Al di là di quella che è la tradizione, è mio parere estremamente personale che l'accezione tremendamente negativa delle Qliphot (da interndersi come i cocci rotti in cui permane la Scintilla di luce divina) deriva da come la dottrina dei Vasi Rotti è stata percepita in Occidente: in modo molto negativo, sempre perché in Occidente è insito un concetto di dualismo contrappositivo che raramente si riscontra fra gli ebrei (nella Qabala) e in altre parti del mondo più legate alla concezione mediorientale della dualità.
In sostanza, se nelle Qliphot permane la Scintilla e viene ritenuta nobile l'azione di immergersi nel Tohu (il mondo "caotico" completamente immerso nella Ohr, la Luce Divina che, attenzione!, non è da immaginare come "luce", ma come qualcosa di omnicomprensivo) per risollevare le Scintille, allora la dottrina delle Qliphot semplicemente non può avere un'accezione negativa.
È involutivo quanto potrebbe essere involutivo mangiare un biscotto quando hai fatto la generica affermazione che non avresti mangiato biscotti dopo le 23 (ovviamente per non finire incavolato come un Gremlin). Ironia a parte, fra il dire "le Qliphot sono involutive" e il dire "le Qliphot sono dannose in assoluto", c'è un bel divario e nella Qabala, quando si parla per estremi, si intendono gli estremi: "lavorare con le Qliphot è involutivo se a) non hai la giusta preparazione b) non hai uno scopo preciso c) il tuo scopo non è evolutivo". Comunque temo che questa sia un po' una divagazione più filosofica che pratica.

Riguardo allo "scopo" che può avere lavorare con le Qliphot... presumo che gli scopi siano piuttosto diversi, essendo che la dottrina originaria non viene applicata in Occidente. Scusate se batto sempre il chiodo su questo, ma c'è una divergenza netta fra la Qabala "ebraica" e la Qabala "ad uso dell'Occidentale medio".
Tu stesso hai proposto degli usi delle Qliphot e della Tohu, sbagliandoti però su una cosa: quello in cui le Qliphot sono immerse (cioè la Tohu) segue le stesse identiche regole di tutto il resto della Crazione, perché è a sua volta parte del Crato e non creazione inespressa - o Increato potenziale. Il caos ha le sue regole, diverse da quelle dell'ordine, ma entrabi sono un'espressione concreta e quindi manifesti.

La domanda iniziale del topic, "da dove emanano le Qliphot?" è un quesito curioso che volevo proporre proprio per far riflettere sia sulla loro posizione all'interno della creazione, sia sulla loro accezione negativa, che eventualmente su come affrontarle e inquadrarle nell'ambito della progressione della Creazione.

Per quanto riguarda l'intricata frase del mio post precedente, confesso che era stata inserita per uno scopo ben preciso - raggiunto.
La riscrivo in modo più comprensibile.

CITAZIONE
D'altra parte, presumo che un processo come quello della Frantumazione dei Vasi (le Qliphot), che ha separato la Tohu (il mondo del "caos") inondata della Ohr (Luce Divina) e fatto precipitare i cocci e la Luce nella Tiqqun (Restaurazione, intesa come secondo mondo creato, con più debole influenza della Ohr e atto anche a "redimere" Tohu), non possa ritenersi un processo ordinato. Tuttavia, pur essendo esterne alla Tiqqun, anche le Qliphot vivono della stessa Ohr delle Sephirot, e a mio parere questo non permette quella diversità di regole di cui parli. Sicuramente c'è, in modo esiguo. Non penso che con l'ingresso nella Tohu sia possibile fare quel che dici, per il semplice fatto che anche la Tohu, per quanto caotica, è perfettamente creata, ma non è una porta, né un luogo di stagnazione, né tanto meno una Soglia o un punto "neutro" (passatemi il termine in senso lato) di sublimazione/coagulazione.

E infine, per quanto riguarda la mia conoscenza della Qabala... il mio cuore è metà in Medio Oriente e metà a Praga, la mia mente metà per i sumeri e metà per gli ebrei.
Ho studiato la Cabala in Occidente, partendo da un sistema semplicistico e approfondendo progressivamente l'aspetto filosofico. E poi, durante la mia seconda visita a Praga, ho avuto l'onore di essere ospitata alcuni giorni da un Rabbino, con cui ho potuto parlare di alcuni argomenti legati alla Qabala. Un aneddoto che, se volete, in un altro punto del forum condividerò con voi con piacere.
 
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Nisaba
view post Posted on 18/12/2014, 10:35     +1   -1




1991!
Fossi del 1891 magari non sarei qui :P

Ho letto quasi tutti di Sitchin, ma non ricerco attorno all'argomento del paleocontatto a causa dei suoi testi. Sono stati il punto di partenza, ma non il punto di arrivo - anche perché molte traduzioni sono, se non scorrette, quanto meno molto dubbie. C'è però una serie di reperti che indica una storia leggermente alternativa.

Non fraintendere l'intento della mia stoccata.
È perché porto rispetto verso tutti, che mi piace capire con chi e cosa ho a che fare.
Auspico il dialogo possa continuare.

E questo:
CITAZIONE
devo dire che sei un soggetto interessante... mi stai facendo venire fame...

cercherò di prenderlo in positivo :blink:
 
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view post Posted on 18/12/2014, 11:41     +1   -1
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Scusate se intervengo in un argomento che conosco poco o nulla ma, essendo comunque un discorso interessante, sto cercando di documentarmi.

CITAZIONE (Nisaba @ 18/12/2014, 09:02) 
Al di là di quella che è la tradizione, è mio parere estremamente personale che l'accezione tremendamente negativa delle Qliphot (da interndersi come i cocci rotti in cui permane la Scintilla di luce divina) deriva da come la dottrina dei Vasi Rotti è stata percepita in Occidente: in modo molto negativo, sempre perché in Occidente è insito un concetto di dualismo contrappositivo che raramente si riscontra fra gli ebrei (nella Qabala) e in altre parti del mondo più legate alla concezione mediorientale della dualità.

Stavo giusto leggendo un articolo di Daniele Mansuino (il link è QUESTO) nel quale si parla, tra le altre cose, anche della Scuola Sabbataista e di come abbia influito sulla introduzione di nuove tecniche operative nelle squole esoteriche europee del '700. Quindi da quello che ho capito, se da un lato la concezione occidentale delle Qliphot è sostanzialmente negativo, dal lato pratico se ne è preso a piene mani.
Metto un estratto dell'articolo sotto quote per vostra comodità di lettura.
CITAZIONE
Scuola sabbataista - raccolse il frutto che i Luriani avevano preparato ; ho parlato più nei dettagli di loro nell’articolo La genesi del mondo moderno.
Nell’ambiente degli studiosi della qabbalah, i Sabbataisti sono poco considerati. Ma Louis De Maistre, autore del magnifico e documentatissimo libro Réné Guénon et le mystere des Superieurs Inconnus, la pensa diversamente.
Furono loro a inviare in occidente un gran numero di missionari - il più noto e importante dei quali fu Jacob Frank (1726-1791), che si insediò a Londra e lavorò sulla Massoneria - con l’esplicito mandato di introdurre nelle forme esoteriche occidentali tecniche operative fondate sull’espansione mentale : questo fu il grande cambiamento, rispetto alle epoche precedenti, introdotto nell’esoterismo europeo a partire dal Settecento.
L’obbiettivo dei Sabbataisti era espandere le menti degli Occidentali affinché divenissero capaci di accogliere sequenze logiche più complesse, al fine di imprimere un forte sviluppo a scienze come la meccanica, la fisica ecc., e avviare così il progresso ; il loro modo di liberare l’energia delle Qliphoth era quello.
Furono queste informazioni, raccolte da Réné Guénon negli ambienti occultisti francesi del primo Novecento, che lo indussero a dare vita all’esoterismo tradizionale. Il suo intento era quello di rifondare un corpus esoterico occidentale avulso dalle tecniche operanti sulla mente (questo è il motivo, per esempio, della sua avversione nei confronti del Buddismo, via fondata interamente sul lavoro mentale).
Rimane da stabilire se il fine di Guénon fosse di riportare indietro il baricentro della storia a prima dei Sabbataisti, o semplicemente di creare un contrappeso alla loro azione ; in questo secondo caso - molto più in armonia col messaggio generale della sua opera, che esclude nettamente la possibilità di invertire il corso del kali-juga - mi sembra indiscutibile che la sua attività abbia sortito l’effetto più di ACCRESCERE l’espansione mentale (mediante l’accensione del dibattito tra esoteristi tradizionali e progressisti) che non il contrario.
Questo è in linea con l’ipotesi (non espressamente formulata da De Maistre, ma in favore della quale egli porta interessanti indizi) che anche Guénon - a dispetto delle sue requisitorie contro l’esoterismo modernista - lavorasse per l’organizzazione esoterica che domina il mondo…
In verità, non è del tutto provato che i Sabbataisti fondassero la loro azione soltanto sul lavoro qlipothico, senza ricorrere anche a quella che è stata definita la Via del Fuoco - ovvero la ritualità magico-qabbalista introdotta, molti secoli prima, da Salomone.
Non è una questione oziosa. Se i rituali sabbataisti erano anche sephirotici/salomonici, questo vorrebbe dire che la genesi del mondo moderno fu il frutto di un non-fare nel quale era coinvolto l’esoterismo ebraico in toto : le implicazioni sarebbero, per esempio, che anche gli studi di Newton sul Tempio di Salomone (che possiamo legittimamente considerare all’origine della Massoneria speculativa) non sarebbero nient’altro che un tassello dello stesso, colossale progetto.
Ma io non credo che sia andata così. La Via del Fuoco, secondo me, non c’entra niente. La genesi del mondo moderno fu frutto semplicemente del lavoro dei Sabbataisti sulle Qliphoth : ovvero di un tipo di lavoro magico particolare, condotto da una piccola organizzazione esoterica (che solo accidentalmente era formata per la maggioranza da Ebrei) delegata a portare avanti gli obbiettivi dell’organizzazione. Non è proprio il caso, quindi, di coinvolgere l’opera dei Sabbataisti in alcuna forma di odiosa speculazione razzista.
Comunque sia, furono senza dubbio loro i primi a fare del lavoro sulle Qliphoth il tema dominante della propria operatività, sviluppando riguardo ad esse una ricca metafisica che le identificava via via nelle forze del Vuoto, del Caos e dell’Abisso, nella dissoluzione dell’ego e nella possibilità di ricostituirlo in una forma nuova : non legata a un percorso individuale, bensì al progetto collettivo (cui è chiamata l’intera umanità, Ebrei o gentili non importa) dell’edificazione di un nuovo, e migliore, Universo.
Questi temi giganteggiano oggi nelle visioni moderne dell’esoterismo, e sono ormai enormemente influenti anche in politica e nella teologia cristiana. E’ mancata davvero, finora, un’analisi dell’influenza dei Sabbataisti non fondata su meschine e interessate speculazioni politiche, e credo che sarà compito dell’umanità di questo secolo portarla a termine, probabilmente quando io non ci sarò più.
 
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Lephny
view post Posted on 18/12/2014, 13:56     +1   -1




ti interessi anche dei Sumeri... letto qualcosa di Zecharia Sitchin sugli anunnaki?

Io sto proprio cercando di studiare l'Enûma Eliš in questi stessi giorni, e qui Marduk/Baal viene descritto come colui che ha stabilito gli Anunnaki e gli Igigi secondo i loro ruoli, dividendo gli Anunnaki in due gruppi di trecento.
Ma non è anche vero che secondo altre tradizioni Igigi ed Anunnaki sono equivalenti, quando invece secondo altre gli Igigi sarebbero gli dei ribellatisi, motivo che indusse Marduk a dare inizio all'umanità?
 
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Nisaba
view post Posted on 18/12/2014, 14:29     +1   -1




CITAZIONE (Lephny @ 18/12/2014, 13:56) 
ti interessi anche dei Sumeri... letto qualcosa di Zecharia Sitchin sugli anunnaki?

Io sto proprio cercando di studiare l'Enûma Eliš in questi stessi giorni, e qui Marduk/Baal viene descritto come colui che ha stabilito gli Anunnaki e gli Igigi secondo i loro ruoli, dividendo gli Anunnaki in due gruppi di trecento.
Ma non è anche vero che secondo altre tradizioni Igigi ed Anunnaki sono equivalenti, quando invece secondo altre gli Igigi sarebbero gli dei ribellatisi, motivo che indusse Marduk a dare inizio all'umanità?

Igigi e Anunnaki hanno funzioni differenti nell'ambito del pantheon sumerico e definizioni differenti.
Alcuni miti li categorizzano come ribelli, ma se basi i tuoi studi soltanto su Sitchin, ti avverto che alcune delle righe che lui cita o sono create ex novo a scopo divulgatorio (es. il Libro perduto del Dio Enki, che non ha una diretta controparte sumerica, ma che è un assemblamento di vari concetti in forma poetica) o sono traduzioni particolari, ma senza riscontro. Purtroppo, quando si ha a che fare con la traduzione di una lingua, si ha necessariamente a che fare anche con delle %... e se la percentuale di corrispondenza della traduzione di un certo termine è molto bassa, la traduzione è controversa.

CITAZIONE (SkullStorm @ 18/12/2014, 13:35) 
CITAZIONE (Nisaba @ 18/12/2014, 10:35) 
1991!
Fossi del 1891 magari non sarei qui :P

Fossi in te non lo darei per scontato, magari te no, ma ci sono persone che potrebbero farlo.
C’è chi si reincarna e chi salta da un corpo all’altro dopo avergli sradicato l’anima.

Era una battuta di spirito :shifty:
 
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Lephny
view post Posted on 19/12/2014, 15:40     +1   -1




So che non è pertinente alla discussione, ma qualcuno saprebbe indicarmi un documento facilmente accessibile che contenga i Nomi di Marduk in accadico?
 
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19 replies since 25/7/2014, 19:49   830 views
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