IL TEMPIO DELLE OMBRE - Studio di Magia ed Esoterismo

I Miti di Cthulhu, Il sistema magico dietro la finzione letteraria

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view post Posted on 8/6/2014, 22:09     +1   -1
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Agente del Chaos

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CITAZIONE (John Constantine @ 8/6/2014, 20:39) 
Mi è piaciuto molto anche il riferimento a Yog-Sothoth, anche se ho impressione che non si tratti semplicemente del Guardiano della Soglia, ma di un archetipo femminile assimilabile a Diana... mi piacerebbe aprire un topic sulle divinità lovecraftiane, potrebbe essere interessante!

Come suggerito da John apriamo una discussione per parlare dei famosi "Grandi Antichi".

Io credo, come molti, che Lovercraft abbia in qualche modo veduto stralci di qualche differente realtà, qualcosa di talmente sconvolgente da ossessionar lo ed influire sulla sua opera letteraria.

Ma sono piuttosto ignorante in materia, e lascio volentieri la parola a quelli più preparati di me.
 
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Skaði
view post Posted on 8/6/2014, 22:55     +1   -1




Ciao Lupus, personalmente ho letto quasi tutto di Lovecraft (mi mancano giusto un centinaio di pagine per finire l'opera omnia) e devo ammettere che ne sono rimasta davvero affascinata, andando avanti nelle sue opere traspare davvero la visione di realtà differenti da quella che conosciamo.
Ho riflettutto molto sulla creatività e sulla fantastia che uno scrittore può avere, tuttavia ci sono dei racconti tipo "Il colore venuto dallo spazio", giusto per citarne uno a caso, che ti lasciano pensare che la fantasia non può arrivare a tanto, secondo me deve esserci stato un innesco che da qualche parte ha dato il via a tutto questo "flusso" di idee che poi sono state riportare nelle sue opere; si parla di cose immense, non solo in quanto a dimensioni ma proprio a livello concettuale sono molto sopra a quello che la mente umana può concepire, aldilà di tutto non credo che quello che si legge lì sia tutta farina del suo sacco, non penso che un giorno ti svegli e dal nulla crei entità come i Grandi Antichi, crei un mondo e un linguaggio a suo dire "abominevoli" giusto perché non sai come ammazzare il tempo, pertanto la penso esattamente come te, penso che abbia vissuto delle esperienze o abbia avuto delle visioni tali da sconvolgerlo così tanto da non poter far altro che metterlo su carta; i personaggi delle sue opere sono gli unici che non hanno mai un buon finale, se qualcuno sopravvive è già tanto ma poi il modo in cui ne esce è sempre lo stesso: folle per ciò che ha vissuto/visto. Più volte ho pensato che i suoi racconti fossero in un certo senso quasi una biografia di ciò con cui potrebbe aver avuto a che fare, tra l'altro di riferimenti esoterici ce ne sono a bizzeffe e se vuoi saperla, tutta mentre stavo leggendo mi appuntavo cose che reputavo interessanti, ad un certo punto arrivai a John Dee, ammetto che non sapevo chi fosse e cercando su internet dopo un pò di giri vari mi venne fuori il forum, è che così che vi ho conosciuti...credo che niente accada per caso e soprattutto credo che ci sia un macrocosmo là fuori che in molti non riusciamo ancora a vedere.
 
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nameanex
view post Posted on 9/6/2014, 12:01     +1   -1




Io ho appena finito di leggere il Necronomicon. Sono davvero perplesso... So che ogni dio esiste in quanto è la rappresentazione di uno o più archetipi, e quindi puó essere evocato, ma gli dei di Lovecraft mi sembrano così strani. Anche nel libro dice che vanno fuori dagli ordinari demoni o angeli, fuori dalle normali divinità.
 
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view post Posted on 9/6/2014, 14:08     +1   -1
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Grazie Lupus! :D
Adoro profondamente Lovecraft, poche cose mi fanno vibrare come i suoi racconti, ed infatti l'ho inserito nel mio paradigma magico da subito... con risultati disastrosi! :P
Sto facendo numerose ricerche in merito alla cosmogonia lovecraftiana, si trovano parallelismi un po' ovunque. Quindi mi sento di dire che sicuramente Lovecraft ha attinto a piene mani dalla cultura popolare, da antichi miti e soprattutto dalla tradizione Hoodoo di New Orleans.
Adesso accarezzo l'idea di integrarlo nel mio sistema molto più tradizionale, ma si tratta di teoria più che di pratica, direi quasi un rovello intellettuale, un gioco.
Scrivo due idee, se vi va di giocare con me mi fareste piacere.

CITAZIONE
Mi è piaciuto molto anche il riferimento a Yog-Sothoth, anche se ho impressione che non si tratti semplicemente del Guardiano della Soglia, ma di un archetipo femminile assimilabile a Diana...

Già qui sono caduto in errore (chi ben inizia... :P).
Non avevo con me i miei appunti, ed ho fatto confusione.
Cerco di spiegarmi.
La prima divinità che Abdul al Azreq, l'arabo pazzo, si è trovato a fronteggiare nel suo viaggio verso l'illuminazione (che poi si è rivelata una discesa negli abissi della follia) è stata Umr-At-Tawil.
Vi riporto una breve descrizione:
Appena fuori dalle ultime sfere del cosmo ordinato e tranquillo che conosciamo e che ci illudiamo sia «il mondo», dove comincia il regno incontrastato degli Altri Dei, esiste una fascia di spazio in cui regna UMR-AT-TAWIL, la soglia ed il guardiano della soglia.
I vortici che si formano in questa zona sono gli Altri Dei che, insieme, danno vita a Quello che i sapienti che Io hanno intravisto hanno chiamato UMR-AT-TAWIL cogliendo di lui la funzione più evidente per noi. Chi si avventura negli spazi esterni infatti, appena è iniziato il suo cammino, si trova di fronte la porta dalla chiave d’argento, la porta sulla cui chiave è inciso il tremendo segno di Koth che apre e chiude: apre gli spazi esterni per chi lo conosce e sa usarlo, chiude gli spazi esterni per chi non sa.
La Cosa che si aggira nella notte (
Negotium Preambulans in Tenebris, ndr), il Male che sfida il segno più antico, la massa scura che sta di guardia al portale segreto che ogni tomba nasconde e che cresce con ciò che proviene dai loro abitanti, tutte queste malvagità, che già a noi poveri mortali di piccola fantasia sembrano il vertice ultimo del terrore, sono nulla in confronto a Colui che è Porta e Guardiano della Porta, Colui che guiderà il temerario oltre tutti i mondi nell’abisso dei divoratori innominabili. Perché questo è UMR-AT-TAWIL, il più antico, quello che gli antichi scribi che hanno osato parlarne hanno chiamato «l’Essere senza fine». Passato UMR-AT-TAWIL si apre davanti a voi la Porta finale. Attraverso questa si esce in quello è veramente lo spazio esterno. Lì ogni ricordo di terra e cosmo, di ordine e logica è definitivamente e irrimediabilmente lasciato indietro. Il Caos totale, completo e senza speranza è davanti a voi, dietro di voi, intorno a voi fino a limiti posti a distanze talmente inconcepibili da farvi credere che non esistano più limiti.

Ecco, Umr-At-Tawil è il Guardiano della Soglia, il censore endopsichico e - infine - la Soglia stessa, l'ultimo baluardo di ragione con cui l'Iniziato ha a che fare prima di avventurarsi nel caos apparentemente senza senso delle sfere esterne.
Umr-At-Tawil è il Guardiano della Porta Concava l'ingresso dell'uomo nel Mondo Esterno... La Coppa, quindi, l'Utero che partorisce un Iniziato, l'archetipo femminile, Diana.

Poi abbiamo Yog-Sothoth.
I più coraggiosi, o i più pazzi, fra gli antichi ricercatori di queste pericolose conoscenze hanno chiamato YOG-SOTHOTH la Porta finale ed il Guardiano della porta.
In realtà lì dove le sfere si toccano esiste il passaggio ed il passaggio è sorvegliato dal vortice sterminato che è intorno alle Mura dell’infinito ed è anche al limite dello spazio al centro.
Quando qualche folle osa tentare l’uscita nello spazio esterno trova prima UMR-AT-TAWIL, detto anche la Porta concava, all’uscita del nostro spazio, e quindi il grande YOG-SOTHOTH, la Porta convessa all’entrata degli spazi centrali.
Sappiate poi che, se altri mondi ordinati come il nostro esistono, sono posti come il nostro intorno al grande vuoto centrale. I vortici fra questi mondi sono però come gorghi infiniti che tutto inghiottono senza scampo, sono le ciclopiche cateratte poste a limitare il cosmo ordinato in cui viviamo. Quando vorrete conoscere gli altri mondi l’unica terribile via che avete sarà allora il passaggio attraverso la Porta del vuoto nello spazio esterno e, ancora attraverso questa, negli altri mondi. E per questa via - per mezzo di YOG-SOTHOTH - che, dicono, torneranno anche su questa terra i Grandi Anziani, che una volta regnarono qui, per reclamare il loro antico possesso.

È complementare e assieme opposto ad Umr-At-Tawil.
È la Porta in senso inverso, penetra invece di accogliere, è la via attraverso il quale l'Iniziato ancora in possesso del suo senno crede agli spazi centrali o al nostro mondo; è anche il passaggio che gli Altri Dei utilizzano per la nostra realtà.
È un buco nero, complementare al primo, Guardiano della Porta Convessa quindi principio maschile, Lucifero.

Queste due divinità si compenetrano e completano, originando la Cosa Unica.
Cosa Unica che si manifesta in tutte le cose, Lupus lo chiama Quantum, Lovecraft lo chiama Caos Strisciante, ovvero Hastur al cui centro è posto Azazoth.

Hastur è veramente il Quantum, è la Materia Oscura dei fisici, la Quintessenza dei filosofi, l'Etere, il Liquido Interstiziale dei medici (ok, questa è tirata per i capelli :lol:)
È HASTUR che riempie il vuoto fra le stelle, è HASTUR che è il vuoto fra le stelle ed il vaso in cui tutto è contenuto. E HASTUR la vera essenza di tutto quello che noi nel nostro mondo crediamo vuoto e chiamiamo vuoto. E HASTUR l’aria che ci circonda e la forma dell’aria e la sede dell’ aria. HASTUR in realtà non ha forma perché è sede di tutte le forme che noi vediamo nel nostro mondo, di tutte le forme che non vediamo ma possiamo immaginare, di tutte le forme che mai riusciremo ad immaginare ma in qualche modo esistono e sono lì, in agguato dietro il velo.
HASTUR in realtà non ha nome, perché non ha forma: HASTUR è l’innominabile.


Azazoth è funzionale ad Hastur, ne rappresenta il centro, il fulcro del caos universale, la frontiera ultima alle soglie del cosmo.
Anche Nyarlathotep è un'"escrescenza" di Azazoth, è il messaggero che si manifesta in tutte le forme, e quindi è la dimostrazione dell'immanenza del Caos.
Cthulhu è la divinità più famosa, ma paradossalmente è quella che trovo meno affascinante, forse perché è un Grande Antico, non un Dio Esterno, quindi si rifà alla tradizione Rettiliana che sinceramente non ho mai approfondito troppo.

Lovecraft scriveva la maggior parte dei suoi racconti al risveglio da incubi.
Sono molto interessanti i frammenti incompiuti, o i racconti particolarmente brevi, proprio perché scritti di getto, descrizione fedelissima delle sue visioni.
Tra queste, Nyarlathotep è particolarmente significativa: il dio viene rappresentato come un faraone, messaggero degli Altri Dei, giunto per portare l'umanità all'estinzione o alla follia.
Credo che Lovecraft fosse un viaggiatore astrale inconsapevole: non c'è bisogno che vi spieghi come la frequenza delle nostre onde cerebrali diminuisca nello stato di sonno, e la corteccia prefrontale si dissoci dal resto del cervello. In questo stato, ci si "sintonizza" su altri mondi, nello stesso spazio del nostro ma a frequenze differenti.
Credo che tutto ciò che sognamo sia reale: non qui, non ora, ma Altrove.
E se anche così non fosse, per il solo fatto di essere stati creati, gli Dei Esterni vivono.
Mi sono lasciato prendere un po' la mano! Spero riusciate a decifrare quel che ho scritto! :lol:
 
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bubash
view post Posted on 18/6/2014, 12:16     +1   -1




allora....inanzi tutto c'è da dire che lovecraft era una persona che nn riusciva a dormire,inoltre lui stesso afferma che molti dei suoi racconti li ha sognati e poi scritti.
come vedete c'è una incoerenza in quel ho scritto,inoltre se vi documentate bene riuscirete anche voi a scoprire certe cose sulla sua vita (io essendo un grande fan ne so molto su di lui).
quindi la mia conclusione e che secondo me lui riusciva a viaggiare astralmente,inoltre la sua prima moglie lo aveva lasciato perchè la trascurava,infatti tante volte rimaneva nel suo studio anche per giorni senza scrivere nulla e cibarsi molto poco.
 
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nameanex
view post Posted on 20/6/2014, 11:49     +1   -1




CITAZIONE (bubash @ 18/6/2014, 13:16) 
allora....inanzi tutto c'è da dire che lovecraft era una persona che nn riusciva a dormire,inoltre lui stesso afferma che molti dei suoi racconti li ha sognati e poi scritti.
come vedete c'è una incoerenza in quel ho scritto,inoltre se vi documentate bene riuscirete anche voi a scoprire certe cose sulla sua vita (io essendo un grande fan ne so molto su di lui).
quindi la mia conclusione e che secondo me lui riusciva a viaggiare astralmente,inoltre la sua prima moglie lo aveva lasciato perchè la trascurava,infatti tante volte rimaneva nel suo studio anche per giorni senza scrivere nulla e cibarsi molto poco.

Non capisco cosa c'entri...

Anche nel topic si è detto che sapesse qualcosa di più dell'ordinario, che sapesse fare dei viaggi

Edited by nameanex - 20/6/2014, 19:28
 
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bubash
view post Posted on 22/6/2014, 01:09     +1   -1




ho descritto del viaggio astrale sulla mia presentazione,se ti và leggila.

a si ora ho letto che nè parlavano anche prima.
io nn credo che i suoi viaggi astrali erano inconsapevoli,perchè un viaggio astrale nn si può fare inconsapevolmente in quanto c'è una certa tecnica per farlo.
 
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nameanex
view post Posted on 22/6/2014, 19:47     +1   -1




Quando sidorme, se tu attaccassi degli elettrodi al cervello e monitorassi la sua attività elettrica, potresti vedere che rispetto al giorno é quasi nulla. Il fatto è che la coscienza si sposta dal piano fisico, per passare ad un piano lievemente maggiore permettendo il riposo del vastissimo circuito che è il cervello.

Puó capitare a persone particolarmente disposte in attimi della loro vita, di far slittare la coscienza sul piano astrale, cioè sull'anima. In questo caso allora si vive una specie di sogno lucido: c'è differenza dal il viaggio astrale ovviamente, perchè la volontà non é così forte come quando ti decidi a farlo direttamente, ma il fatto di viaggiare e comunque possibile. Ed è questo quello che si pensa facesse
 
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neuleptil
view post Posted on 11/9/2014, 23:55     +1   -1




Ciao a tutti,
Il seguente post mi ha incuriosito molto e vorrei leggere la mia prima opera di Lovercraft. Sapreste consigliarmi con cosa iniziare?

Grazie.
 
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nameanex
view post Posted on 12/9/2014, 21:44     +1   -1




CITAZIONE (neuleptil @ 12/9/2014, 00:55) 
Ciao a tutti,
Il seguente post mi ha incuriosito molto e vorrei leggere la mia prima opera di Lovercraft. Sapreste consigliarmi con cosa iniziare?

Grazie.

Questa estate ho letto i primi due racconti, quindi te li consiglio perchè sono scritti bene. Si chiamano "L'orrore di Dunwich" e "La casa Stregata" di H. P. Lovecraft
 
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view post Posted on 13/9/2014, 08:05     +1   -1
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Bellissimi quei due!

Di Lovercraft sono state fatte molte raccolte di racconti negli anni, e in qualsiasi libreria ne puoi trovare almeno una. Ti consiglio di iniziare da queste, in modo da poter apprezzare vari racconti e differenti temi dell'autore.
 
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neuleptil
view post Posted on 13/9/2014, 08:57     +1   -1




Grazie mille per i vostri consigli :-)
 
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Nisaba
view post Posted on 8/10/2014, 21:02     +2   +1   -1




@Jhon: mi inquieti. Ma mi incuriosisce molto il tuo modo di lavorare. Ma mi inquieti XD (tieni conto che inquietarmi è molto positivo).


Parlando degli scrittori... da scrittrice, vi assicuro che siamo gente un po' picchiatella.
Per un autore fantasy alle prese con un'ambientazione più ampia di una città o un contado, può essere la norma creare un intero dizionaro e relative regole grammaticali. Non è difficilissimo, ci vuole solo un po' di organizzazione e tanto ordine, e la capacità, man mano che si affronta la costruzione, di risolvere in modo alternativo alla lingua di appartenenza i problemi di sintassi. Il fatto è che l'autore medio questo lavoro lo fa libro per libro, motivo per cui non amplia mai il dizionario e la grammatica, ma lo ricrea ad ogni nuova ambientazione.
Se invece volesse mantenere sempre lo stesso linguaggio, non gli sarebbe difficile arricchirlo, renderlo sempre più complesso dal punto di vista dei termini e della sintassi e quindi sempre più "vero". Tolkien lo ha fatto.
Lovecraft potrebbe averlo fatto, sebbene da quel che ne so risulti ancora piuttosto ostico destreggiarsi nella logica del linguaggio dei Grandi Antichi. Ammesso che avesse una logica e non fosse basato, per esempio, soltanto sul suono... il che se ci pensate bene non è affatto assurdo, soprattutto visto che i Grandi Antichi apparterrebbero ad uno stato di realtà totalmente diverso dal nostro.

Non so se lo sapete, se non lo sapete vi lascio questa piccola perla, ma il padre di Lovecraft era un associato alla Massoneria.
Ora, prima di pensare di aver trovato la soluzione... teniamo conto che in America essere della Massoneria era (ed è) una cosa quasi normale.
In ogni caso, vista l'instabilità del bambino, il padre di prodigò sempre di tenerlo lontano dall'esoterismo, ma il piccolo Lovecraft sviluppò fin da adolescente le sue "visioni di mondi fantastici". Iniziò a scriverne da più grandicello. In ogni caso, era un adolescente problematico (lo avreste mai detto?).
Una psiche debole è portata alle manifestazioni dell'esoterismo. Magari è entrato in contatto con qualche energia che circolava, più o meno consciamente, attorno a suo padre. Magari è restato affascinato dall'idea di un padre Massone e ha canalizzato qualcosa. Magari, magari, magari...

Per quanto mi riguarda, a prescindere dal fatto che sia vero o meno, il pantheon dei Grandi Antichi è totalmente sbilanciato, perché è totalmente negativo: si fatica a trovare fra gli archetipi che lo compongono quelli che abbiano finalità positiva, mentre è più facile trovarne che vogliono portare caos, ditruzione e follia. Non che caos, distruzione e follia siano sempre negativi, ma l'impatto è fortemente negativo.
Questo squilibrio è, per quel che mi riguarda, il primo e fondamentale motivo valido per non lavorare con Lovecraft.
Solo che questo motivo ogni tanto viene brutalmente abbattuto dalla curiosità, infatti sono qui a parlarne... XD

Cyce, Hay e altri hanno sostenuto che lo scrittore ha ricevuto l'impressione del subconscio universale. L'epoca in cui scriveva era problematica, ha canalizzato quell'energia distruttiva rendendola sotto forma di opere e di un pantheon votati al catastrofismo apocalittico. Forse il discorso sarebbe da ampliare un po'...
Se posso dire la mia su Lovecraft, credo fosse solo una persona veramente molto sensibile. A tutti i livelli, in tutte le vasi della veglia e del sonno.

Credo che a livello esoterico la cosa più interessante del Necronomicon sia arrivare a contemplare alcuni dei paradossi che presenta, validissimi dal punto di vista magico (come, per esempio "soglia e guardiano della soglia").
Tutto il resto di Lovecraft cerco sempre di guardarlo solo sotto il punto di vista letterario.
 
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view post Posted on 8/4/2015, 10:21     +1   -1
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Leggo solo ora la stupenda argomentazione di Nisaba... tipo meglio tardi che mai :P ahahah

Mi trovo d'accordo in molti punti, in particolare ritengo che il sistema ideato da Lovecraft sia sorprendente per la sua coerenza e per gli interessanti risvolti esoterici che può avere: i concetti di guardiano della soglia, di mondi "altri" che si affacciano al di sotto del velo della nostra coscienza o su piani vibrazionali diversi... addirittura l'idea di una divinità permeante il tutto, quale è Hastur e la sua manifestazione Nyarlathotep... li trovo incredibilmente affascinanti e corretti.

Riguardo la negatività degli archetipi, condivido la tua opinione in parte.
Tu stessa hai scritto che il caos di per sé non è "negativo", che cosa significa un giudizio di questo tipo nell'economia "energetica" dell'Universo?
La variazione di entropia nel complesso è sempre maggiore di zero, per ordinare qualcosa si disordina qualcos'altro, il caos sembra una destinazione finale e inevitabile, di cui i Grandi Antichi possono essere i fautori.

Dal momento che, però, gli archetipi sono funzionali per evocare determinati stati di coscienza nel mago... sì, sono d'accordo, questo rudimentale "sistema magico", se così lo si vuole chiamare, non è l'ideale... o almeno non è onnicomprensivo.
È un'esperimento forse interessante in ambito caota, ma non può e non deve essere l'unico riferimento, il tutto ovviamente secondo me e dal basso delle mie esigue esperienze.

Sto sviluppando un sistema personale in cui le divinità Lovecraftiane si integrano e trovano corrispondenze con altre più classiche... è un lavoro lungo e magari un buco nell'acqua, ma vi terrò aggiornati. :)
Per ora, mi piacerebbe condividere con voi questo articolo, che ho trovato estremamente interessante (è un po' lungo, ma vi assicuro che ne vale la pena :P ).
Che ne pensate?
 
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Nisaba
view post Posted on 8/4/2015, 20:54     +1   -1




CITAZIONE
Leggo solo ora la stupenda argomentazione di Nisaba... tipo meglio tardi che mai :P ahahah

Beh, intanto ci siamo u.u

CITAZIONE
Riguardo la negatività degli archetipi, condivido la tua opinione in parte.
Tu stessa hai scritto che il caos di per sé non è "negativo", che cosa significa un giudizio di questo tipo nell'economia "energetica" dell'Universo?
La variazione di entropia nel complesso è sempre maggiore di zero, per ordinare qualcosa si disordina qualcos'altro, il caos sembra una destinazione finale e inevitabile, di cui i Grandi Antichi possono essere i fautori.

Se non mi sono fatta capire, ti chiedo scusa ^^;
Quello che intendevo dire è che l'espressione di queste forze, da quello che vediamo di Lovecraft e da quello che sperimentiamo giornalmente quando l'uomo le mette in moto, è sempre piuttosto negativa.
Poi sono la prima ad essere convinta che niente sia completamente ad un estremo.
Ma non possiamo neanche dire che, ad un primo sguardo, il pantheon lovecraftiano non sia sbilanciato verso la componente "negativa". O forse, come suggerisci tu, è semplicemente sbilanciato verso la componente "entropica" e questo genera un impatto negativo con il pubblico/esoterista medio.
La nostra cultura, la nostra società, è abituata al dualismo. Bene e Male. Luce e Ombra. E così via. Il pantheon lovecraftiano questo dualismo non ce l'ha, mi sembra. Anche solo questo fattore potrebbe, da solo, creare una sensazione di stranimento/fastidio. E la conseguente percezione negativa di quel pantheon.

Però, Jhon Constantine (leggere il nome con tono tronfio), devo anche confessare che io sono tutto, meno che una Caote. Per me ogni cosa deve avere una controparte, o non opero bene. Forse sarei in grado di farlo, ma mi mette a disagio pensare di non avere un opposto di riferimento se qualcosa va fuori controllo, e il rischio che la magia lovecraftiana vada fuori controllo è sempre molto alto. Soprattutto perché, appunto, non è ingabbiata in una rete di opposti. Come la ha definitiva una volta un conoscente, è "una gloriosa professione di fede nel Caos".

CITAZIONE
Sto sviluppando un sistema personale in cui le divinità Lovecraftiane si integrano e trovano corrispondenze con altre più classiche... è un lavoro lungo e magari un buco nell'acqua, ma vi terrò aggiornati. :)

Io seguirò molto molto volentieri ^^
 
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16 replies since 8/6/2014, 22:09   448 views
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