cronaca di Akakor

Ed. Mediterranee, Karl Brugger, "Cronaca di Akakor". Prima edizione 1990, pubblicato postumo dal fratello dell'autore, scritto nel 1975.

Nel 1973 il giornalista tedesco Karl Brugger si recava in Amazzonia, sulle tracce di un famoso esploratore scomparso nella foresta vergine, al confine tra Brasile e Perù.
Qui incontrò l'indio Tutanka Nara, principe del suo popolo e di una tradizione spirituale fondata direttamente dagli Dei nel nostro anno 13000 a.C.
Tutanka Nara, eccezionalmente, si era allontanato dal suo popolo per cercare l'aiuto delle autorità a difesa degli indios dell'Amazzonia, dal momento che i brasiliani e i bianchi stavano distruggendo le loro foreste e sterminando la sua gente. Ignorato dalle autorità ufficiali, Tutanka Nara registrò insieme a Brugger dodici nastri con la storia del suo popolo, e lo invitò di persona a visitare i loro templi e le città sotterranee costruite direttamente dagli Dei, per provargli la verità delle sue parole.

Dall'ultimo insediamento umano fino ad Akakor erano sei settimane di viaggio nel profondo della foresta amazzonica. Guidati dal principe indio, Brugger e il suo amico, dopo che la canoa si fu rovesciata sulle rapide perdendo ogni provvista, non si sentirono di continuare il viaggio e tornarono indietro. Tutanka Nara si arrabbiò con loro e tornò dalla sua gente a piedi, scoraggiato.
Qualche anno dopo, il giornalista tedesco seppe di alcune recenti scoperte in Amazzonia che testimoniavano la verità delle parole di Tutanka Nara, ma questo era ormai scomparso.

Il libro è la trascrizione di queste registrazioni.
Una chicca sono le datazioni delle catastrofi dell'umanità, che concordano pienamente con le testimonianze sumere e babilonesi e che sembrano oggi molto verosimili.

Un testo coinvolgente per chi ama i miti delle civiltà perdute, e molto poetico.