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| Io ti consiglio Seth Stone. In primis perché suona bene, ha mordente, mi piace: è un nome particolare abbastanza da sembrare finto ma non al punto da esserne sicuri. Si ricorda bene, inoltre, e mi evoca l'idea di uno scrittore immerso nel fumo delle sue sigarette, in camicia dalle maniche rivoltate e cravatta, chino su una polverosa macchina da scrivere con un bicchiere di whisky al suo fianco e alla luce di una vecchia lampada. Poi, se è un nome che ti frulla in testa senza un preciso motivo, è proprio quello che fa per te, perché ritengo che gli pseudonimi letterari debbano essere estranei da significati. Proprio per questo, perché è denso di significato e riconducibile quindi all'autore, scarterei Carpe Diem. Tra l'altro, come hai scritto, è un motto, un estratto di un carme di Orazio, se non ricordo male, e lo vedo stretto nei panni di uno pseudonimo.
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