IL TEMPIO DELLE OMBRE - Studio di Magia ed Esoterismo

Lucifero in Mesopotamia, la caduta del dio amico degli uomini

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*Viviana*
view post Posted on 3/6/2013, 11:03     +1   -1




Ben ritrovati.
Vorrei sottoporvi qualche riflessione sorta nel corso di quest'anno, nata dalla lettura di alcuni testi antichi; i testi in questione sono il mito di Atrahasis, l'enuma elis, alcuni stralci di miti sumeri (purtroppo sono frammenti, e la maggior parte delle volte vanno integrati con i corrispondenti testi babilonesi, che non sempre sono fedeli traduzioni), il libro di Enoch e il famoso capitolo sui Nephillim della Genesi.

La ricerca è nata dal fatto che, diverso tempo fa, avevo notato qualcosa di strano: nella Bibbia, come sapete, è presente un passo in cui, in alcune traduzioni, è citato il nome di Lucifero. Il passo in questione è l'invettiva contro il re di Babilonia, in cui si legge il famoso "come precipitasti dal cielo, Lucifero?".
Ora, ciò che mi era parso strano è proprio il fatto di trovare il nome di una divinità romana in una fonte biblica, in un passo in cui, oltretutto, si parla del re di Babilonia.
Per lo meno anacronistico.
Pensando a una traduzione errata, ho preso il corrispondente passo ebraico, e in effetti non c'è traccia di Lucifero nel frammento incriminato, bensì di un non meglio specificato "elel ben sahar", che tradotto significherebbe "astro splendente figlio dell'aurora".
Nessun nome proprio, quindi, ma un epiteto.

Parallelamente, stavo seguendo per caso un filo conduttore che è tornato utile, ossia quello del culto venereo in Mesopotamia: a parte la famosa Inanna/Istar e le sue varie ipostasi sparse un po' ovunque (Astoreth, Astarte, e via dicendo), c'era una divinità maschile sud arabica, associata a Venere, di nome 'Athtar, che oggi su wikipedia viene associata alle predette, senza troppe spiegazioni sul fatto che, al contrario degli altri volti di Venere, abbia carattere maschile.
Questo dio, presente in una forma decaduta anche in Ugarit, è citato nei testi di Ras Shamra in un passo che ricalca perfettamente quello biblico sul presunto Lucifero.

Ecco cosa dicono i testi di Ras Shamra, riguardo alla figura di 'Athtar sudarabico, che qui troviamo già in forma decaduta (1200 a.C.), probabilmente soppiantato da altre divinità:
"Dopo di ciò ‘Athtar il Terribile
scala il monte Saphon;
Egli prende possesso del suo seggio sul trono di Ba'al il Potente.
I suoi piedi non arrivano al poggiapiedi,
la sua testa non raggiunge la cime del trono.
Poi ‘Athtar il Ribelle dichiara,
Io non sarò re sulle rupi di Saphon.
‘Athtar il Terribile scende,
giù dal trono di Ba'al il Potente,
e diventa signore di tutto il vasto mondo sotterraneo
."

Ed ecco il passo biblico:
"Tutti prendono la parola per dirti: Anche tu sei diventato debole come noi e sei divenuto simile a noi.
Il tuo fasto è precipitato nello Sceol assieme al suono delle tue arpe; sotto di te si stende un letto di vermi e i vermi sono la tua coperta
Come mai sei caduto dal cielo, [o Lucifero ,] figlio dell'aurora? Come mai sei stato gettato a terra, tu che atterravi le nazioni?
Tu dicevi in cuor tuo: "Io salirò in cielo, innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; mi siederò sul monte dell'assemblea, nella parte estrema del nord;
salirò sulle parti più alte delle nubi, sarò simile all'Altissimo".
Invece sei precipitato nello Scheol, nelle profondità della fossa
"

Mi ha colpita il fatto che, già in tempi così antichi, fosse in atto una parte di un complesso processo di demonizzazione degli archetipi venerei, di cui troviamo traccia anche altrove nella Bibbia, là dove si parla dell'abominio Astharoth (che sarebbe, poi, la dea Asthoreth).

Nel suo articolo "Asthoreth and her influence in the old testament", Barton dà una spiegazione secondo me esauriente rispetto a quest'odio per helel ben sahar, in tutte le sue forme: secondo l'autore, in sintesi, le popolazioni semitiche che si instaurarono in Mesopotamia portarono con loro un culto patriarcale, legato alla loro storia di nomadi del deserto, in cui il patriarca fungeva da guida per tutto il popolo e cercava di mantenere l'ordine all'internodella tribù, imponendo rigide regole morali. La prostituzione sacra che caratterizzava in parte il culto di Inanna/Istar e delle divinità veneree in generale (e di cui abbiamo testimonianza anche in Egitto nelle feste dedicate ad Hathor), destava in loro scandalo e disgusto.

Ma esiste un altro lato legato al simbolismo venereo, che troviamo fin dalla più remota antichità, ed è che l'astro figlio dell'aurora suggellò il patto tra il dio civilizzatore (Enki/Ea, poi Lucifero) e l'uomo.
Secondo i miti sumeri e babilonesi sul diluvio universale (mito del diluvio e mito di Atrahasis), il dio del cielo Enlil (analogo a El semitico), dopo aver creato l'uomo, fu infastidito dal fracasso da lui provocato, che gli impediva il sonno.
Mandò quindi sulla terra diversi flagelli, tra cui la carestia, la peste e infine il diluvio.
Solo il dio della saggezza, Enki - figura simbolicamente molto complessa - prese le parti degli uomini e, contro il volere del fratello, andò in loro aiuto insegnando all'umanità la magia, ossia il modo di placare le forze naturali.
Inutile dire che la stessa storiella sulla disobbedienza al volere del dio celeste la troviamo nel libro di Enoch e nei miti di Prometeo, Azazel e i vari portatori di civiltà.

Tuttavia, se in origine la figura del civilizzatore era pur sempre quella di un dio, nel corso del tempo l'amico degli uomini si tramuta in angelo, eroe e infine in dannato per l'eternità.

Un bel cambiamento, non trovate?

Questa ricerca sta attualmente continuando, perché il terreno mi sembra fertile e i risvolti interessanti.
Mi alletta, specialmente, l'idea di andare a fondo nei culti venerei dell'antichità, dal momento che in alcuni templi dedicati a Istar - recentemente ne è stato portato alla luce uno a Ebla, del 2300 a.C. - si trovano sequenze di immagini alchemiche, in cui un leone ucciso dal re risorge mettendo le ali e attiva una "strana ruota" facendo uscire acqua dalla bocca, per poi tramutarsi in una chimera che stranamente somiglia alla Sfinge.

Se avete notizie o riflessioni in merito, sarei contenta di avere la vostra opinione.
 
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view post Posted on 3/6/2013, 12:18     +1   -1
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Agente del Chaos

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Un argomento leggero, giusto per rompere il ghiaccio :)

Devo dire che non ho mai approfondito il discorso al livello in cui l'hai fatto tu, mi hai dato quindi eletti importanti per confermare alcuni dei miei pensieri, e metterne in discussione degli altri.

Ho sempre infatti considerato la demonizzazione di Lucifero come fenomeno tipicamente "cattolico" mentre ora vedo che le stesse pratiche erano già state usate secoli prima, per ragioni differenti...
 
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*Viviana*
view post Posted on 3/6/2013, 12:36     +1   -1




CITAZIONE (Lupus° @ 3/6/2013, 13:18) 
Un argomento leggero, giusto per rompere il ghiaccio :)

... in effetti alle volte mi chiedo anch'io dove vado a pescarmi certi argomenti di ricerca. :blink:
 
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*Viviana*
view post Posted on 13/6/2013, 14:32     +1   -1




p.s.: per chi fosse interessato, ho pubblicato a questo link l'articolo per intero. ^_^
 
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Polydeúkes
view post Posted on 13/6/2013, 21:44     +1   -1




Sto leggendo. Fichissmo.
 
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LilithAnath
view post Posted on 23/8/2014, 20:45     +1   -1




Molto interessante, ora ho conferma di certe mie intuizioni.
 
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Nisaba
view post Posted on 24/8/2014, 12:28     +1   -1




No, cioè... io ho scritto un post e me lo ha cancellato =_=
Vabbè... riscrivo da capo... *rassegnazione totale*

Allora, dicevo...
CITAZIONE
Secondo i miti sumeri e babilonesi sul diluvio universale (mito del diluvio e mito di Atrahasis), il dio del cielo Enlil (analogo a El semitico), dopo aver creato l'uomo, fu infastidito dal fracasso da lui provocato, che gli impediva il sonno.
Mandò quindi sulla terra diversi flagelli, tra cui la carestia, la peste e infine il diluvio.

Mi sa che questa è una sovrapposizione di miti.
Il mito del diluvio è differente, ma riguarderò la letteratura: esistono venticinque versioni di ogni cosa, praticamente... a seconda del periodo, della città, della civiltà...
L'altro mito, quello del qualcuno che impedisce il sonno a qualcun altro, è dell'Enuma Elish, che non riguarda l'essere umano, ma il nucleo divino più antico, quello che poi è - in un qualche modo - associabile ai pianeti solari.
In origine Apzu e Tiamat, il padre e la madre celesti, generarono Lahmu e Lahamu, che generarono Anshar e Kishar, che generarono il pantheon degli dèi "giovani", fra cui Enki, Enlil, Ninmah,.... Insieme a Mummu, il consigliere di Apzu, questi formavano il primevo sistema planetario in cui anche la terra era inserita.
I giovani dèi troppo vivaci turbarono il sono di Apzu, il quale si risentì molto e, consigliato da Mummu, si recò da Tiamat per muoverle le proprie rimostranze. La benevola Tiamat lo invitò alla calma, ma il frastuono proseguì, Apzu continuò a non poter dormire in pace, e alla fine l'ira del padre celeste si accrebbe tanto da sfociare in aperte minacce verso i più giovani.
È a quel punto che Enki escogita uno stratagemma e, facendo bere ad Apzu una coppa di acqua incantata, lo precipita in un sonno che niente avrebbe potuto spezzare. Al contempo, incatena il malevolo Mummu, perché i suoi consigli non debbano più preoccupare nessuno.
Tiamat si risentì tanto della perdita dello sposo, da decidere di forgiare Nabu, un comandante che fosse suo pari, e una schiera di mostri per distruggere gli dèi che avevano osato tanto.
E gli dèi furono costretti a raccogliersi di nuovo in consiglio, per decidere chi dovesse affrontare Tiamat. Volle il fato che un guerriero spavaldo e fiero transitasse proprio sotto al loro sguardo. Era Marduk, cui decisero di domandare di divenire loro campione. Fu Enki, infine, a convincerlo, ma ad un prezzo: che la vittoria avesse sancito la sua ascesa a governatore di tutti gli dèi.
Marduk si scagiò prima contro Nabu e le mostruose schiere al suo comando, e poi contro Tiamat, che aveva osato minacciare il sangue del suo sangue. E Marduk ebbe la meglio, assurgendo di diritto a capo del pantheon.

Ora, la seconda parte, quella che introduce Marduk, è sicuramente più recente e non risale ai sumeri, bensì ai babilonesi. Il fatto che questa storia venisse raccontata durante la festa di primavera, che coincideva con le Nozze Sacre e con l'esaltazione del dio poliade di Babilonia - Marduk appunto - può essere una prova proprio del fatto che la "conclusione" del mito sia più tarda.

In ogni caso, un controllino alla letteratura io lo ridò.
Mi sembra inoltre che ci siano degli errori nella supposta derivazione dei nomi, ma ho letto piuttosto di fretta, e francamente senza un paio di libri e dizionari alla mano, non mi ci metto neanche... quando ho tempo, guardo pure quelli di sicuro... :shifty:
 
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LilithAnath
view post Posted on 24/8/2014, 12:42     +1   -1




Oh bene e tienici informata allora :)
 
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Nisaba
view post Posted on 25/8/2014, 22:51     +1   -1




Ho riletto ancora il post iniziale... ri-commentando non so neanche io dove vorrei arrivare, però magari a flusso di coscienza da qualche parte arrivo.
Sì, è verissimo che negli scritti veterotestamentari non si fa MAI cenno a Lucifero – come ha detto Viviana sarebbe assolutamente anacronistico. E sì, in Isaia 14,12, il verso cui fa riferimento lei, compare invece ben sahar, “figlio dell'alba”, anche se mi sembra di ricordare che sahar, alba, non implichi necessariamente un preciso momento della giornata, ma più che altro una gradazione di luce – quella dell'alba e del tramonto appunto, e che quindi siamo impossibile definire se sia “figlio dell'alba/mattino” o “figlio della sera/tramonto”.
Questa ambivalenza del termine sahar mi ha immediatamente fatto venire in mente che nella tradizione cananea più antica, quella che ancora era politeista e che integrava anche parte delle divinità/archetipi dei popoli circostanti, El/Yhawhé e Ashera, la sua sposa, avevano procreato i gemelli celesti, Shalim e Shalem, le stelle del mattino e della sera (riportato da B. Walker).

Passo indietro e chiarisco due cose.
El dei culti cananei più antichi non corrisponde a Yhawhé. O meglio... è stato fatto corrispondere a Yhawhé quando la dottrina è stata riassemblata per diventare monoteistica. Originariamente il culto cananeo prevedeva una moltitudine di dei, fatto che ritroviamo perfettamente nel molto discusso temrine “elhoim” che, dall'ugaritico, significa esattamente “famiglia di el”. Lo stesso El che, in un secondo momento, venne nominato Yahwhé.
Ho nominato una moglie di El... eh sì, perché originariamente era una famiglia divina a costituire il pantheon cananeo. Le due divinità principali sembra fossero El, il Dio del Cielo simboleggiato dal toro, e la sua sposa Ashera, simboleggiata dalla colomba (che è simbolo per eccellenza anche delle altre divinità legate e Venere e, fatto non meno importante, della Shekinah, la presenza di Yahwhé, considerata femminile... anche se Yahwhé dovrebbe essere maschile, o al meglio asessuato).

Secondo me, già questo è sufficiente a reinquadrare tutta la questione di Ben Sahar, il figlio dell'alba, come detto probabilmente uno dei figli di El e Ashera. Ma, se così fosse, Ben Sahar potrebbe esser fatto corrispondere ad Astarte/Ishtar/Ashtoret/... perché ne sarebbe al contrario il figlio.

Ora... le sovrapposizioni di madri e figli sono comuni, per il semplice fatto che se l'aspetto divino da esaltare è quello maschile patriarcale, allora da far sparire sono le dee e i loro figli, che per comodità possono essere compressi in un'unica figura.
Fra l'altro... Athtar o Attar citato nel Ras Shamra era una divinità della pioggia, e il nome Ashera significa “riversare” o “dare sostentamento”, in relazione alla pioggia (o all'acqua in generale, visto che un altro suo nome era Rabbatu Athiratu Yammi, ovvero “Signora che solca i Mari”). Questo particolare mi porta a pensare ancor più ad una sovrapposizione fra Ashera e i gemelli Shalim e Shalem.
Il Ras Shamra è del 1200 a.C. Sappiamo poi che un primo tentativo di eliminare Ashera fu fatto attorno al 1000 a.C., e che la dea venne definitivamente eliminata dal culto ebraico sotto re Hezekia (727-698 a.C.), cosa che a maggior ragione mi induce a pensare che la figura citata nel Ras Shamra non sia un'ipostasi di Ahera, ma una divinità maschile con domini e caratteristici simili.

Poi, visto che si è tirato in ballo anche l'archetipo rappresentato da Ashterot considerata una Dea-Venere (cosa che innegabilmente è, almeno da un certo periodo in poi)... siamo davvero sicuri che originariamente fosse soltanto una dea planetaria collegata a Venere? E non, per esempio, una dea lunare? Il suo appellativo originario era Ashterot-Karnaim, cioè “Ashterot dal capo cornuto”, e le corna sono simbolo lunare (in epoca ancora più antica, sia un attributo lunare che un simbolo identificativo degli dei).

CITAZIONE
Nel suo articolo "Asthoreth and her influence in the old testament", Barton dà una spiegazione secondo me esauriente rispetto a quest'odio per helel ben sahar, in tutte le sue forme: secondo l'autore, in sintesi, le popolazioni semitiche che si instaurarono in Mesopotamia portarono con loro un culto patriarcale, legato alla loro storia di nomadi del deserto, in cui il patriarca fungeva da guida per tutto il popolo e cercava di mantenere l'ordine all'internodella tribù, imponendo rigide regole morali. La prostituzione sacra che caratterizzava in parte il culto di Inanna/Istar e delle divinità veneree in generale (e di cui abbiamo testimonianza anche in Egitto nelle feste dedicate ad Hathor), destava in loro scandalo e disgusto.

Per quanto detto sopra, non posso trovarmi d'accordo con Barton... in quanto le popolazioni semitiche che si instaurarono in Mesopotamia non avevano originariamente un culto patriarcale e, forse, non erano neanche nomadi del deserto. La visione di Barton mi sembra un po' inquinata dalla forma tibale/patriarcale assunta dagli ebrei in un secondo momento, cioè all'uscita da Ur di Abramo. È lì che iniziano le peregrinazioni... a grandi liene, poi, perché la questione è ben più complessa: in alcuni periodi gli ebrei furono all'incirca stanziali. Ho usato tutti questi forse e questi all'incirca perché in realtà non sappiamo poi molto. Cioè... distinguiamo le popolazioni semitiche da quelle “autoctone” della Mesopotamia per genoma e lingua originaria, ma non abbiamo la più pallida idea della loro origine. Diciamo che “no, ma insomma, originariamente i semiti erano politeisti” come se fosse una gran cosa, mentre i semiti sono lo stesso ceppo che ha poi dato origine anche a cananei e fenici... che sono culturalmente indistinguibili. E solo in un secondo momento semiti è andato a voler dire ebrei: originariamente era un aplogruppo (insieme genetico, la faccio breve). E le leggi morali originarie? Sì, dure... ma quelle relative alle donne, per esempio, sono molto probabilmente successive. E le altre... siamo sicuri che siano tutte contempoarnee? No!
Oltretutto, originariamente la prostituzione sacra era contemplata. Eh certo, onoravano anche una dea, Ashera, sposa della massima divinità maschile. Ovvio che era contemplata la prostituzione sacra. E dirò anche di più... nei tempi di Ashera servivano di qedeshim, gli ieroduli. Quindi la prostituzione sacra era sia maschile che femminile.

Alla luce di questo... quanto veramente è stato mistificato del giudaismo e del cristianesimo?
Mi sa che ho un po' deviato dall'argomento originario... e come sempre sono stata troooppo prolissa. =_= scusate... le cose da dire su certi argomenti sono sempre molte... e non mi piace fare discorsi a metà.
 
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LilithAnath
view post Posted on 25/8/2014, 23:17     +1   -1




In principio ci fu la teoria del big bang :P
 
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Nisaba
view post Posted on 25/8/2014, 23:27     +1   -1




Lo so... sono da bacchettate sulle dita... il fatto è che ho scritto fiumi e fiumi di parole su questi argomenti, e ne scriverò ancora fiumi, fiumi e fiumi... è difficile fare una sintesi T_T
 
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LilithAnath
view post Posted on 25/8/2014, 23:50     +1   -1




Guarda che non volevo una sintesi certe cose non si possono sintetizzare e non vanno neanche sintetizzate :) è come quando mi fanno una domanda sull'antico egitto o mi chiedono qualcosa sui miei geroglifici che parto...e le persone rimangono incantate e fanno altre domande, mi è capitato di fare moolto tardi anche per queste cose certe sere. La storia antica è stupenda, unita all'archeologia, l'antropologia e la psicologia del profondo(amo Jung come un semidio :P ),uniamo anche la paleopatologia e l'altra teoria discutibile che mi sfugge il nome paleocontatto mi pare e che mi trova daccordo, poi si dicono che fanno certi reperti del vicino oriente in cina? (Escluso il mercato nero dai mi capisci)mi vien già caldo a parlare di queste cose! Basta che adesso vado a dormire, bacetto a tutti e buonanotte! Nisa..non si può sintetizzare..POTA! ;)
 
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Alabasdria
view post Posted on 26/8/2014, 16:09     +1   -1




Lucifero era un mio progetto di fisica ma non credo che c'entri con la Mesopotamia,ho chiamato cosi questo progetto perché,essendo ancora in fase sperimentale all'epoca,era un..tantino instabile. Il nome gliel'ho dato perché mi seduceva,non mi lasciava dormire,eccitava i miei neuroni in modo spaventoso..ci ho lavorato per diversi mesi e poi..ho visto la Luce! So che é collegato al pianeta Venere in certe scuole esoteriche e non posso fare a meno di"sorridergli"quando alzo lo sguardo al cielo(altra mia passione l'Astronomia),per avermi fatto tanto penare e..cotanto eccitata! Ma grazie Lucifero!
 
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12 replies since 3/6/2013, 11:03   302 views
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