IL TEMPIO DELLE OMBRE - Studio di Magia ed Esoterismo

della verità e del bisogno di essa

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anione
view post Posted on 5/11/2011, 12:57     +1   -1




Cosa è la verità ? Quale concetto astruso intendiamo esprimere con questa parola?
Ne esiste una sola , molte , sempre relative ad un soggetto un gruppo ad una realtà circoscritta?
Ne abbiamo veramente bisogno? A cosa può portare , in che modo può cambiare l'esistenza del genere umano?
Può cambiarla?
Esiste davvero o è sempre sottoposta a punti di vista , prospettive soggettive e collettive variabili nel tempo e nello spazio?
La verità può concidere con la menzogna al punto che la verità di uno sia la menzogna dell'altro?
Cosa vorrà mai dire "la verità vi renderà liberi" , che nella imperscrutabilità dell'argomento "SARETE TUTTI CONDANNATI ALLA SCHIAVITU"?
Chi ha inventato il concetto stesso di verità ha inventato la schiavitù del genere umano?
Chi è portatore di verità?
Chi ha instillato nelle menti umane questo singolare infettivo morbo di cui ogni cafone di villaggio va in continua ricerca?
La più grande menzogna raccontata al mondo è l'esistenza di una unica verità?
Chi dice di esserne a conoscenza va seguito o evitato ?
Il linguaggio umano che usa semantiche espressive fondate sui contrari può esprimerne il concetto?
In quali termini possiamo equiparare verità=dio ?
Se il concetto di dio per essere spiegato ha bisogno della sua controparte il diavolo , dobbiamo ritenere la menzogna necessaria alla verità?
In verità in verità vi dico suonerebbe come una minaccia?
 
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view post Posted on 5/11/2011, 13:03     +1   -1
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Agente del Chaos

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La verità dipende dalla percezione della mente che la conia-brama. La verità non è che una piccola sezione del Vero, un poco come quando si guarda il mondo attraverso gli spiragli di una persiana
 
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Zsandor
view post Posted on 5/11/2011, 13:44     +1   -1




Rispondo telegraficamente:

La Verità è percezione. Si intende, con questo termine, la rappresentare di ciò che la nostra realtà etico/morale ingloba nel processo esperienza. La verità è un incrocio a livelli sfalsati, questo perchè non tutti gli automobilisti, pur percorrendo la STRADA con qualsivoglia AUTOVEICOLO, hanno la stessa DIREZIONE.
Si ha la percezione del bisogno di verità, in quanto siamo meticci che corrono abbaiando verso le macchine in corsa...funzioniamo così in linea di massima.
La verità non porta da nessuna parte, perchè è l'atto stesso della sua ricerca!
Può sicuramente cambiare chi è disposto a credere che sia possibile una simile cosa, ma l'uomo non vuole cambiare, vuole solo portare fuori quello che possiede e maturare, che sia vero o meno!

Non posso rispondere alla settima domanda perchè mi umilierei!

La verità dell'UNO è la menzogna degli altri, e rende liberi di credere vero o meno questa cosa, perchè è un atto cosciente della libertà della forma.
I concetti sono i nuovi idoli dettati dalla necessità di credere a qualcosa, anche il Dio dei Cristiani è un concetto di salvezza dal nulla, e se non mi verranno aperte le porte del paradiso, potrò almeno credere di andare a riscladarmi le chiappe all'inferno.
Tutti siamo la VERITA', questa è la menzogna...così avrebbe detto papà Crowley XD

La dodicesima e la tredicesima domanda sono una stronzata, ma credo di aver gia risposto sopra.

Chi dice di esserne a conoscenza va non solo seguito e rispettato, ma poi va anche ammazzato e ripudiato.

La quindicesima domanda è fuori contesto.

Dio non è la verità, se consideriamo gli strumenti che abbiamo a disposizione: con uno scalpello non potrò mai zappare la terra.
Magari credendo di poter arrivare a lui, veramente ci arrivo!

Le ultime due domande sono un trabocchetto, e saprei risponderti con le parole di papà Crowley, ma non ne trovo una reale necessità...uno perchè non sono Crowley, due perchè la faccenda ricade nel Mito della società e onestamente fare speculazione filosofica mi fa venire l'acne ai neuroni...




 
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Vigilante Spartacus
view post Posted on 6/11/2011, 20:56     +1   -1




la verita'
il concetto di VERITA' e' conseguente al rapporto che si ha con la REALTA' circostante.
una luce fioca intravista da lontano attraverso un tornado che tocca la stratosfera.
per citare hesse sta al singolo decidere se essere foglia in balia del vento(non avendo volonta' di ricerca e subendo solo influenze esterne fuorvianti) oppure stella nel firmamento che fissa quella luce fioca e tenta di raggiungerla.
qui pero' l'atto di raggiungere la verita' e' forse in se la verita' stessa.
la mutevolezza dell'esistere di derridiana considerazione non ci fara' mai raggiungere la nostra meta in toto.anche perche' forse l'essere umano nn ha gli strumenti adatti per guardare il tutto nel suo insieme.forse li avra' in futuro.
il consistente la verita' non e' che un insieme etico/morale conseguente all'esperienza...anche se piu' esperienza accumuli piu' etica e morale si fottono in favore di una condotta amorale...fermo restando che rimane primario non disumanizzarsi nel trovare il vero altrimenti si cade nel mero necessario…e qui concludo questa incompleta dissertazione senza affrontare il tema religioso che lascio a chi ha paura di morire.


Edited by Vigilante Spartacus - 6/11/2011, 21:12
 
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view post Posted on 6/11/2011, 21:09     +1   -1
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E' bello avere un agnostico nel forum: punti di vista sempre interessanti, che fanno creare nuove connessioni e inter-relazioni
 
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Vigilante Spartacus
view post Posted on 6/11/2011, 21:15     +1   -1




ma io nn mi definirei agnostico lupus...
piuttosto ateo tout court...
non credo nella necessita' degli dei o dio...
credo nella deita' dell'uomo e della sacralita' dell'organismo collettivo umanita'...piu' precisamente in questo arco temporale deita' decaduta...che poi molte fonti antiche ne parlano...il MAHABARATA su tutte...da qui parte la mia disamina di tutto...che poi non trovi affascinante che un dio possa essere imperfetto?...
 
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view post Posted on 6/11/2011, 22:00     +1   -1
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Sicuramente. In ogni caso vonoscendoti posso dire che questa tua è una fase di rifiuto. Solo sei mesi fa cercavi una deità. Poi sicuramente è una mia idea e non una verità od un dogma, e quindi non mi faccio nessun giudizio ne impongo nessuna visione.

Riguardo alla sacralità dell'organismo collettivo umanità, è evidente e sotto gli occhi di tutti come questa sia nulla più che una speranza umanistica non suffragata ma anzi completamente denigrata dai semplici fatti
 
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Vigilante Spartacus
view post Posted on 6/11/2011, 22:46     +1   -1




Non mi conosci abbastanza allora.E’ per curiosita’ che mi sono avvicinato a determinate pratiche,esattamente in un momento di vacillamento nei confronti dell’uomo e del perche’ si serva di un riferimento impalpabile per legittimare la sua esistenza e darne un senso.
E come puoi verificare nn ne ho ricavato niente di solido.Non riesco ancora a concepire tutto’ cio’.
Sulla creazione nn ne verremo mai a capo,possiamo solo supporre.sul fine ci saremmo piu’ vicini forse se fossimo scevri da dipendenze sovranaturali.

Riguardo alla sacralita’ dell’organismo collettivo nn farti influenzare da chi lo vuole soggiogato e ti perpetra negativita’ da tutti i mezzi possibili(media,mondo economico,politica,guerre…)…lo splendore e la meastosita’ dell uomo lo puoi vedere nel sorriso di una bambina che gioca,lo sguardo di due innamorati,le premure di una madre,l insegnamento di un padre…
 
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view post Posted on 7/11/2011, 00:46     +1   -1
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CITAZIONE (Vigilante Spartacus @ 6/11/2011, 22:46) 
Non mi conosci abbastanza allora.

Questo è certo.

Riguardo alla maestosità dell'uomo, è qualcosa in cui vorrei credere. Anche se le prove di come le cose non stiano così le ho davanti agli occhi tutti i giorni
 
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LaDonnaAntica
view post Posted on 7/11/2011, 16:35     +1   -1




non parlo di verità perche non la conosco..conosco la realtà che percepisco con le mie percezioni e sensazioni (scusatemi per il gioco di parole ) e per vissuto, non credo che ci sia una verità assoluta, ne duplice, c'è sempre un terzo fattore che la denota posso ipotizzare.. noi??

mi ha rizzato l'orecchio il discorso che hanno intrapreso Lupus e Spartacus..oh per dirdirindina ci sarebbe da parlare ore :D ..ma..la se sacralità sta in tutto, se si parte con questo concetto base, denoteremo che oltre che nei esseri viventi come vegetali e animali risiede nell'uomo e sta all'uomo svincolarsi da pesi e blocchi che siano sociali o mentali o altro; per annullarsi quasi e per riscoprirsi parte di qualcosa che va ben oltre alla fisica(è come il discorso del uso del cervello umano lo utilizziamo così poco ma abbiamo infinite possibilità).
chi si prostra a un dio o anche a dei (prendiamo i wicca che non si discostano molto da cattolici della domenica mattina) che pregano e aspettano e non utilizzano la volontà o il fuoco dell'intelletto per agire sulle cose, ma soprattutto su noi stessi e svincolarsi dall'ego e dalla brama personale e quindi anche dal desiderio, è comunque un atteggiamento da preda: preda delle emozioni, da un credo (qualsiasi esso sia), dalla nostra stessa mente o preda anche dalla società e dei suoi costumi.
E' essere predatori cacciatori(non quelli della domenica mattina con le carabine XD ) che fa la differenza: sia su un discorso magio/spirituale, sia su un discorso sociale/culturale.
Poi che uno percepisca determinate forze o no è un altra storia, ma l'atteggiamento mentale è lo stesso anche se lo utilizziamo in altri piani..

spero di essermi spiegata non sono brava a parole.

sull'uomo : a volte ci dimentichiamo e mi tiro in mezzo pure io, che siamo creativi quanto distruttivi... così possiamo combiere grandi cose come emerite schifezze e bassezze..sta noi decidere cosa fare, senza restare preda di noi stessi e di determinati giochini mentali, energetici e sociali.


 
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anione
view post Posted on 7/11/2011, 16:52     +1   -1




Hai ragione donna il discorso che intercorre tra lupus e spartacus c'entra poco col tema iniziale , probabile che in questa cartella sia permesso di "pisciare fuori dal rinale" e quindi anche la tua di "pisciatina" che sia la benvenuta e mentre mi trovo... :Scusami , ma antica quanto ? ;)
 
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view post Posted on 7/11/2011, 17:55     +1   -1
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Agente del Chaos

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Io, da buon canide, sono famoso per pisciatine di qui e di li. Non ci ho mai visto nulla di male negli off topic
 
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anione
view post Posted on 7/11/2011, 18:27     +1   -1




Perfect doggie style :)
 
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anione
view post Posted on 7/11/2011, 20:19     +1   -1




Sembra che siate tutti d'accordo su una cosa : la verità è per voi tutti percezione .
Sulla percezione credo che se ne possa dire ancora ed ancora meglio visto che taluni non siano riusciti nell'intento , vuoi per l'uso di complicate metafore vuoi anche per difficoltà a trovare vocaboli adatti a dipanare ciò che rimane ancora imbrigliato tra i veli della mente , proporrei se mi consentite, una direzione da seguire che possa servire ad indicare una rotta senza inutili farfugliamenti che anzicchè donare tolgono in lustro e in saggezza .
Giacchè percezione dite , percezione sia .
Se percepire voglia dire apprendere mentalmente , percezione sta al termine come l'atto che ne consegue e l'oggetto stesso interessato.
Una visione sensista del mondo, percepito attraverso gli organi di senso porta l'essere a concepire idea di verità come riscontro oggettivo della realtà ....
 
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view post Posted on 7/11/2011, 21:07     +1   -1
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Io di farfugliamenti ed astrusi e inchiari esempi non ne ho visti:

CITAZIONE
La verità dipende dalla percezione della mente che la conia-brama

CITAZIONE
La Verità è percezione. Si intende, con questo termine, la rappresentare di ciò che la nostra realtà etico/morale ingloba nel processo esperienza.

CITAZIONE
il concetto di VERITA' e' conseguente al rapporto che si ha con la REALTA' circostante

CITAZIONE
non parlo di verità perche non la conosco..conosco la realtà che percepisco con le mie percezioni e sensazioni

Vedere il mondo attraverso i sensi (che tralaltro è l'unico modo in cui l'essere umano può farlo) non porta a un riscontro oggettivo come tu asserisci, ma esattamente il contrario. Dal che ne consegue che la verità (o meglio una verità) non può che essere concetto soggettivo
 
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55 replies since 5/11/2011, 12:57   525 views
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