IL TEMPIO DELLE OMBRE - Studio di Magia ed Esoterismo

L' Antro

« Older   Newer »
  Share  
Beroon.
view post Posted on 5/12/2010, 13:07     +1   -1




Per quanto mi riguarda la maggior parte dei rituali viene svolta all' aperto, però non sempre è possibile e non sempre è necessario lo svolgersi di questi all' aperto. Ognuno dovrebbe avere il proprio luogo in cui ritirarsi per compiere le proprie azioni magiche.
L' Antro fa pensare ad una cavità, ad una grotta.. comunque rimanda alla natura.. purtroppo non è per i più possibile. (io mi ritengo fortunato in questo, dove abito ci sono molte grotte della I guerra mondiale in cui rifugiarsi). Si ricorre quindi spesso ad adibire una stanza (per i più fortunati) oppure un paio di metri quadri in cui porre un piccolo altare, una baule-cassa, e magari un paio di mensole.
Jean de Blanchefort sostiene necessaria una divisione netta tra Antro e Laboratorio.
L' Antro, spiega, è sacro. Il luogo in cui preghiamo-meditiamo, formuliamo, realizziamo. Dove avvengono quindi le vere e proprie operazioni magiche.
Il Laboratorio, invece, è dove avvengo i preparativi, un magazzino, una dispensa, una biblioteca....insomma, è dove preparate il tutto, dove pianificate il rituale, dove realizzate i talismani o gli elisir per poi "caricarli" nell' Antro.

 
Top
view post Posted on 5/12/2010, 14:51     +1   -1
Avatar

Agente del Chaos

Group:
Sacerdote
Posts:
3,490
Reputation:
+80

Status:


Per quanto sia uno dei fortunati che possono permettersi d'avere in casa un Antro, ma forse Tempio è più adatto come termine quando si parla di luogo artificiale, non sono ancora riuscito ad atterezzare un vero e proprio laboratorio, in quanto mi manca lo spazio. In ogni caso trovo molto utile, quasi necessario, riuscire a ricavare uno spazio all'Arte, un poco per rispetto un poco per comodità un poco ancora per piacere personale...
 
Web  Top
[laio]
view post Posted on 12/1/2011, 22:31     +1   -1




non so se mi troverei bene all'esterno ... almeno non le prime volte ...
penso che per prima cosa l'Antro debba metterci a nostro agio.
o no?
 
Top
view post Posted on 12/1/2011, 23:47     +1   -1
Avatar

Agente del Chaos

Group:
Sacerdote
Posts:
3,490
Reputation:
+80

Status:


Soprattutto all'inizio l'imbarazzo è pesante, e a maggior ragione quando non si è soli. In questo caso direi di si: aver un luogo "intimo" aiuta molto
 
Web  Top
Beroon.
view post Posted on 13/1/2011, 10:11     +1   -1




Sono molto più a mio agio all' esterno...sinceramente.. sin dall' inizio. Certo è più complicato...
 
Top
jain
view post Posted on 28/2/2011, 21:32     +1   -1




io credo che si debba focalizzare la questione sul cosa piú che sul come...cioé se dovessi meditare forse preferirei un posto all'aperto e isolato...ma é chiaro che determinate cose come laboratorio o altro si debba affrontare in modo piú conservatore, per cosi dire, per "investirci" in un certo senso e fare una cosa seria...in realtá mi sfugge una cosa: ¿oggi giorno in cosa si dovrebbe evolvere l'antro ante-litteram\grotta? a quali esigenze deve far fronte?
 
Top
[laio]
view post Posted on 28/2/2011, 21:43     +1   -1




gran bella domanda ... :)
in effetti si tratta principalmente di trovare la propria versione del giusto ambiente di lavoro.

rileggendo le mie constatazioni poco sopra, quelle di Lupus e Beroon mi sono reso conto di una cosa.
Lupus diceva che a volte l'imbarazzo è un fattore importante quando si pratica in gruppo. ma in effetti proprio aver la possibilità di praticare con le persone giuste trasforma un luogo qualunque nel posto giusto.

poi in effetti credo tutto parta dalla propria soggettiva sensibilità e capacità di estraniazione per quel che riguarda alcune cose e la possibilità di creare un ambiente pratico per altre.
io son sempre dell'idea che ogni ragno deve tessere la propria tela su misura.
 
Top
jain
view post Posted on 28/2/2011, 22:25     +1   -1




siccome hai tirato in ballo il ragno, mi dó per soddisfatto!
 
Top
LaDonnaAntica
view post Posted on 14/4/2011, 10:57     +1   -1




Ma il vero Antro la Vera Grotta, così come il Laboratorio è in noi....

Se pensiamo a quando meditiamo entriamo in noi stessi, andiamo verso l'interno verso dove come scrive beron
"Il luogo in cui preghiamo-meditiamo, formuliamo, realizziamo. Dove avvengono quindi le vere e proprie operazioni magiche."

siamo noi che compiamo l'Opera, il nostro corpo è il Laboratorio ed noi che parte il tutto, e sta noi che dobbiamo trovare questo antro dentro noi stessi...

 
Top
herel
view post Posted on 17/11/2011, 12:03     +1   -1




Per me, i rituali E la costruzione di artefatti vanno eseguiti in un luogo sacro. Per luogo sacro voglio intendere sia lo spazio fisico, quindi la stanza piuttosto che la grotta, sia quello spirituale, il cerchio da noi creato, sia quello mentale, che costruiamo con il pensiero indirizzato. Quindi la scelta di dove operare riflette per me la ricerca di questi tre spazi. Come dicevo, anche i miei artefatti sono costruiti nello spazio sacro o tempio, perché credo che ritualizzare la creazione di qualcosa ne renda più naturale il "caricamento" o la consacrazione.
 
Top
view post Posted on 17/11/2011, 16:13     +1   -1
Avatar

Agente del Chaos

Group:
Sacerdote
Posts:
3,490
Reputation:
+80

Status:


Concordo
 
Web  Top
nameanex
view post Posted on 21/1/2014, 21:41     +1   -1




Io ho la fortuna di essere in possesso di una stanza che ho adibito a finalità esoteriche, ma sinceramente non sento tutto questo attaccamento.
Penso che già il mio corpo sia tempio di Dio, quindi basta delimitare gli spazi intorno a me per portarmi dietro baracca e burattini. Certo che però è più rassicurante avere un antro dove rintanarsi ed anche a me piace, perché mi ispira al distacco verso il trascendentale, ad un luogo che ti comprende, dove anche le mura e ciò che contiene ti conosce.
 
Top
11 replies since 5/12/2010, 13:07   254 views
  Share