Beroon. |
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| Per quanto mi riguarda la maggior parte dei rituali viene svolta all' aperto, però non sempre è possibile e non sempre è necessario lo svolgersi di questi all' aperto. Ognuno dovrebbe avere il proprio luogo in cui ritirarsi per compiere le proprie azioni magiche. L' Antro fa pensare ad una cavità, ad una grotta.. comunque rimanda alla natura.. purtroppo non è per i più possibile. (io mi ritengo fortunato in questo, dove abito ci sono molte grotte della I guerra mondiale in cui rifugiarsi). Si ricorre quindi spesso ad adibire una stanza (per i più fortunati) oppure un paio di metri quadri in cui porre un piccolo altare, una baule-cassa, e magari un paio di mensole. Jean de Blanchefort sostiene necessaria una divisione netta tra Antro e Laboratorio. L' Antro, spiega, è sacro. Il luogo in cui preghiamo-meditiamo, formuliamo, realizziamo. Dove avvengono quindi le vere e proprie operazioni magiche. Il Laboratorio, invece, è dove avvengo i preparativi, un magazzino, una dispensa, una biblioteca....insomma, è dove preparate il tutto, dove pianificate il rituale, dove realizzate i talismani o gli elisir per poi "caricarli" nell' Antro.
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