Perché aprire un topic per parlare dell'antico Egitto, o meglio della spiritualità ed esoterismo nell'antico Egitto?
Primo guardate il mio avatar … vi dice niente? Per me la spiritualità egizia è stata il punto di svolta del mio cammino … anzi ne è stato il vero e proprio inizio e tutt'ora ne è il filo conduttore.
Secondo perché sono convinto che bisogna dare grande importanza a fonti così antiche visto che spesso sono la base di quanto è venuto dopo e personalmente trovo molto affascinante e misterioso il chiedermi da dove possa aver attinto il proprio sapere una fonte prima della quale praticamente non conosciamo nulla. Questo naturalmente vale anche per altre fonti …
bene, premessa: quello che scriverò chi conosce anche poco la mitologia egizia potrebbe conoscerlo in modo diverso. Primo perché le interpretazioni dei geroglifici sono più d'una, secondo perché quella egizia è una storia molto estesa nel tempo e nello spazio.
Il pantheon egizio è molto complesso, è composto di circa 1500 divinità tutte legate fra loro, eppure nell'antico Egitto nacque per un breve periodo il primo culto monoteistico della storia. Penso che renda l'idea.
Non sono un esperto quindi non considerate ciò che scriverò esente da errori.
Non ho certo la presunzione di insegnare una mitologia completa in pochi post. Piuttosto spero di dare qualche spunto di riflessione, farvi conoscere qualcosa che piano piano sto imparando a conoscere e condividere con voi del forum questi miei studi.
Visto che una cosa così ampia non la potrò trattare in modo completo se mi andrà non mi farò problemi a divagare anche con considerazioni personali.
La Creazione
nella mitologia egizia come spesso accade l'universo prima della creazione è definito come caos.
Questo caos si chiama Num (o talvolta Nun) ed è rappresentato da un geroglifico interpretabile come acqua dal quale si deduce che gli antichi egizi considerassero questo caos da cui si è poi sviluppata la vita un vero e proprio brodo primordiale simile a quello ipotizzato dagli scienziati moderni.
Per far nascere la vita questo “brodo primordiale” è stato per così dire fecondato da Atum.
Atum è la prima divinità egizia auto-generata e completa, racchiude in sé sia i principi maschili che femminili.
Atum sarà successivamente associato al sole che tramonta. Infatti oltre a Ra che rappresenta il sole alto nel cielo che sconfigge quotidianamente il serpente Apopi, il sole era appunto Atum al tramonto (talvolta rappresentato con testa di ariete) e da Khepri il sole nascente. Khepri è lo scarabeo simbolo di eterna rigenerazione e rinascita.
Quando Atum versa il suo seme nel Num nascono Shu e Tefnuf. Primo esempio di principio maschile e femminile.
Shu, principio maschile di eterno mutamento.
Tefnut principio femminile di stabilità.
Spesso identificati come l'aria che separa Gheb e Nut. La terra e il cielo (attenzione per gli egizi la terra era maschile, il cielo femminile), che sono i genitori delle 4 divinità fra le più famose del pantheon egizio e alle quali spesso viene erroneamente attribuita la creazione del mondo.
I quattro fratelli di cui parlo sono:
Iside e Osiride la coppia che rappresenta l'ordine.
Nefti e Seth la coppia del caos.
Penso che anche per voi la prima cosa che colpisce è la completa assenza dell'elemento umano.
Cosa quanto mai ricorrente questa visto che l'uomo è nella mitologia egizia quasi completamente assente, e ha quasi sempre ruoli a dir poco marginali. Quasi una massa informe accessoria ad alcuni miti e nulla più.
Ma era così disumanizzata allora la religione nell'antico Egitto? Così lontana dall'uomo?
Assolutamente no. Anzi ogni gesto quotidiano era consacrato a una delle molte divinità.
Queste due cose si integrano molto semplicemente attraverso un forte senso di identificazione.
Nel Libro dei Morti, cioè il libro che doveva essere sepolto col defunto e contenente le preghiere e formule che servivano al defunto per attraversare il viaggio nell'aldilà le varie formule sono quasi tutte in prima persona. Il defunto non dovrà ad esempio dire “Osiride aiutami tu”
ma piuttosto:
“Io sono Ra che rende forti coloro che ama
Io sono il nodo del destino cosmico
( …)
In verità non esiste un solo membro del mio corpo
in cui non risieda una divinità”
il seguito di questa genesi è il più noto mito dello scontro fra Seth e Osiride.
In breve: Osiride è il Re dell'Egitto e viene sfidato dal fratello Seth. Osiride verrà sconfitto e il suo corpo fatto a pezzi e sparso per tutto l'Egitto.
Iside, sorella e moglie di Osiride dopo molte vicissitudini riuscirà a ricomporre il corpo del marito e potranno così unirsi e generare Horus. (divinità solitamente rappresentata con corpo umano e testa di falco e successivamente associato al sole Ra)
Horus sfiderà Seth ma verrà sconfitto e nello scontro perderà un occhio. Riuscirà però a vivere e tornerà a sfidare Seth e questa volta lo sconfiggerà diventando il definitivo Re dell'Egitto.
L'occhio perso in battaglia sarà ritrovato, ricomposto e restituito a Horus dal dio Toth, divinità della scrittura, del moto degli astri e della magia. Dall'unione di queste 2 forze nasce il potere protettivo di questo simbolo.
Curioso il fatto che gli occhi di Horus fossero il sole e la luna e l'occhio perso nello scontro proprio quello che rappresenta la luna, e Toth è la divinità associata alla luna appunto.
Quest'ultima parte l'ho aggiunta per 2 motivi.
Primo perché Osiride dopo la morte diventerà il Re dell'aldilà. Ruolo questo che spesso viene erroneamente attribuito ad Anubi.
Secondo per capire come tutte le divinità (eccezion fatta forse per il solo Apopi, il serpente cosmico che sfida Ra) hanno caratteristiche positive e negative. Seth, divinità del caos che uccide il fratello Osiride e sconfigge Horus nel loro primo scontro era una divinità comunque venerata perché appunto simbolo di forza!