io lo so già che questo topic mi costerà l'ira di Beroon che voleva che scrivessi qualcosa sull'antico Egitto ...
oggi invece sono in vena di scrivere qualcosa su questo libro ...
in compenso farò felice Spartacus suppongo ...
1984 è stato scritto da George Orwell nel 1948 ed è ambientato appunto in un futuro ipotetico il 1984.
un libro più di fantapolitica che di fantascienza. in cui il "Grande Fratello" il presidente-dittatore di cui si ignora se esista realmente controlla tutti i cittadini in ogni attimo della vita. televisioni in grado di riprendere le persone dentro le loro abitazioni oltre che trasmettere programmi e ammonirle per eventuali comportamenti non consoni alle leggi del regime.
e come in tutte le dittature quello che vuole il governo non è approvazione verso il proprio operato ma amore del popolo verso il despota.
"Il Grande Fratello Ti Guarda"
"La Guerra è Pace
La Libertà è Schiavitù
L'Ignoranza è Forza"
questi sono i 2 malefici mantra che fanno da filo conduttore alla storia e la base della dittatura che controlla ogni singolo istante nella vita in Eurasia, cioè uno dei 3 maxistati in cui Orwell immagina diviso il mondo futuro.
sempre in guerra fra loro 2 alleati contro il terzo. con un continuo cambio di fronte nelle alleanze!
così quello che fino al giorno prima era il nemico, dipinto come il male assoluto diventa, tra l'indifferenza della massa e lo sbigottimento del protagonista il nuovo alleato e sembra essere il fedele amico di sempre.
e lo stato che fino al giorno precedente era alleato viene demonizzato come se fosse la cosa più normale del mondo.
vi ricorda niente?
quello che rende maggiormente affascinante questo libro è che più che un libro su un ipotesi di futuro sembra la parodia del mondo attuale.
quello che non mi aspettavo quando l'ho letto invece era uno stile di scrittura così assolutamente sopra la media.
quando l'ho letto, come quando ho letto i vecchi articoli di Pasolini, che negli anni 60-70 già descrivevano l'Italia come sarebbe diventata la prima cosa che ho spontaneamente pensato è stata: che genialità, capire con 30 anni di anticipo dove avrebbe portato la politica.
poi mi sono reso conto che probabilmente la verità è molto più semplice e squallida. cioè che in tutti questi anni nulla è cambiato.
un paio di righe prese dal libro ... anzi selezionate per voi!
"la mente gli scivolò nel mondo labirintico del bipensiero. Sapere e non sapere; credere fermamente di dire verità sacrosante mentre si pronunciano le menzogne più artefatte; ritenere contemporaneamente valide due opinioni che si annullavano a vicenda; sapendole contraddittorie fra di loro e tuttavia credendo in entrambe, fare uso della logica contro la logica; rinnegare la morale proprio nell'atto di rivendicarla; credere che la democrazia sia impossibile e nello stesso tempo vedere nel Partito l'unico suo garante ...."
