IL TEMPIO DELLE OMBRE - Studio di Magia ed Esoterismo

Invocazione ed Evocazione: contatti con entità extracorporee

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Polydeukes
view post Posted on 31/10/2010, 17:53     +1   -1




Da che l'uomo ha razionalizzato il proprio rapporto con la natura e con le forze invisibili all'occhio, ha sempre sostenuto che esseri altri, spesso eterei, partecipassero alla loro vita. Con l'avvento della figura stregonesca o sciamanica, queste entità cominciarono ad avere dei nomi e ruoli ben precisi, in loro si rispecchiavano gli eventi della natura, spiegabili o meno che fossero, visioni, fenomeni apparizionali; e attraverso le parole degli uomini, vennero incastonate nella cosmogonia religiosa alla quale l'individuo o il popolo appartenevano.
Ne troviamo svariate forme: da esseri di primigenia natura come gli dèi, si affiancarono angeli, demoni, fantasmi, creature del piccolo mondo, eggregori pensanti (ad es i tulpa), spiriti. Intelligenze descritte come luminose o oscure, con scopi precisi, attributi mitici, onnipresenti e spesso onniscenti.
A loro si affidava il destino del guerriero che corre alla battaglia, a loro si sacrificavano il buon bestiame e le più belle fanciulle e i più puri infanti, per avere rigogliose messi e bestiame in salute, buona caccia e pesca e fortuna per i propri cari. Si legavano promesse e fioretti, per avere controllo su ciò che controllo non vuole: la natura stessa della vita, spietata a volte, immensamente dolce in altre.
Il mago, lo stregone o sciamano, ancora oggi cerca un contatto con queste primordiali creature, anelandone la benevolenza e l'aiuto, in qualche caso il potere stesso, per raggiungere i propri scopi, tanto che molta della pratica della cosiddetta magia occidentale non si incentrava sull'uomo e sulle proprie capacità, come oggi, ma il potere era sempre associato all'intervento di creature altre, dando al magista la funzione di canale e la volontà di compiere con mano altrui.
Al di là della natura dell'intelligenza contattata, il legame medianico, ancora oggi, è decisamente importante.
Esistono svariato, se non infiniti, metodi di apporccio alle entità, periodi nei quali si è più propizi al contatto con esse, come nell'Ars Goetia e nell'Ars Theurgia (rispettivamente il contatto con entità oscure e con entità di luce)* descritte nella piccola Chiave di Salomone.
In letteratura, spesso, ne troviamo traccia: sciamani e druidi, dal nord Europa al Nord America, praticavavo l'estasi per il contatto, spesso in condizioni estreme, con uso di fumigazioni e allucinogeni e con rituali precisi, ricercavano rivelazioni. Diversa era invece la tradizione Greco-Romana, di forte influenza Zoroastriana e mediorientale, cercava di incarnare il dio o lo spirito per un tempo determinato, all'interno di un oggetto o di un animale o, come nerl caso degli oracoli, direttamente nel sacerdote o nel celebrante.
Nelle rivisitazioni successive (ad esempio in "Ars Goetia" di A. Crowley o ne "Le legioni di Shaytan" di O. A. Spinelli) queste entità capricciose e potenti, sono, in parte o completamente, manifestazioni del sé ultracosciente, di ciò che supera il SuperIo psicologico e ci unisce al divino attraverso la Vera Volontà.
Oggi, nell'era moderna, che usa dare nomi e definizioni alle cose, più che in passato, per impossessarsene, distinguiamo due modalità per il contatto con le intelligenze: L'invocazione e L'evocazione.
L'Invocazione è quel tipo di contatto che avviene "dall'interno". Ad esempio il Medium posseduto, chiede allo spirito di entrare in sé e farne suo strumento per il contatto. L'Evocazione è invece quel tipo di contatto che, attraverso l'energia del magista, focalizza e "materializza"** l'entità fuori da ogni corpo, essa crea di sé stessa un'immagine lasciando la coscienza del magista inalterata, seppur con minor controllo sull'entità.
Come si può comprendere, in entrambi i casi il contatto con queste entità, di qualsiasi natura siano, porta sempre un cambiamento, lasciando delle tracce forti nella psiche del celebrante, quindi la quantità di sforzo ed energia, deve essere massima e oculata, per non permettere all'intelligenza di avere il sopravvento, nel caso, ovviamente, volesse agire in modo incontrollato.
Eventuali specifiche vanno ricercate nella tradizione interessata, poiché le varianti sono innumerevoli.
Per l'approccio pratico, a breve si aprirà un topic nell'area privata.


*In realtà è molto più complicato di così, entrambe le arti, sono di prima derivazione greco-romana, e sono più o meno la stessa arte ma con scopi e modalità diverse.
**"materializza" è un termine generico per dire che si fa sostanza, ma il materiale in realtà non è tangibile, c'è solo visualizzazione, o piccole tracce di materiale "ectoplasmatico rilevabile solo a fine contatto, che io ne abbia letto.

Edited by Polydeukes - 31/10/2010, 21:58
 
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[laio]
view post Posted on 2/11/2010, 21:43     +1   -1




intanto ti ringrazio di questo bellissimo topic!!! ... aspettando l'approfondimento nell'area privata.
molto interessante e chiaro. eh sì una discussione chiarificatrice su quest'argometo così fondamentale mancava.
 
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view post Posted on 3/11/2010, 13:26     +1   -1
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Ho ritardato molto nel rispondere, ma solo perché visto l'importante argomento ho preferito leggerlo con calma quando avessi il tempo necessario.
Ho trovato bella la disquisizione generale sull'argomento, al punto da non aver molto altro da aggiungere, se non che a mio parere il parlare di controllo delle entità è un poco fuorviante, in quanto non si può mai avere il controllo di certe entità, e la forma di controllo che sentiamo è quella che le entità stesse ci permettono. Almeno nella maggior parte dei casi.

Attendo di discurere i dettagli in sezione privata, e ti ringrazio del bell'intervento
 
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Polydeukes
view post Posted on 3/11/2010, 16:14     +1   -1




CITAZIONE (Lupus° @ 3/11/2010, 13:26) 
il parlare di controllo delle entità è un poco fuorviante, in quanto non si può mai avere il controllo di certe entità, e la forma di controllo che sentiamo è quella che le entità stesse ci permettono. Almeno nella maggior parte dei casi.

Attendo di discurere i dettagli in sezione privata, e ti ringrazio del bell'intervento

Hai ragione in questo senso, ho usato "controllo" in entrambi i casi per semplificazione e deformazione, in effetti si dovrebbe parlare di "gestione" nel caso dell'invocazione e di "interrelazione" nel caso dell'evocazione. Ricordiamo però che il fatto che siano entità di diversa natura dalla nostra, non sempre ci sono superiori o inferiori. "Differente" distingue la natura, non il valore.
 
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view post Posted on 3/11/2010, 21:19     +1   -1
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CITAZIONE (Polydeukes @ 3/11/2010, 16:14) 
Ricordiamo però che il fatto che siano entità di diversa natura dalla nostra, non sempre ci sono superiori o inferiori. "Differente" distingue la natura, non il valore.

Come potrei darti torto...
 
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Beroon.
view post Posted on 5/11/2010, 10:01     +1   -1




Finalmente ho letto questa discussione!
Complimenti Polydeukes, non avrei saputo esprimermi meglio, neppure lontanamente..
Sono discorsi molto complicati e difficili da descrivere. Si legge tanto, spesso troppo. Mi piacerebbe confrontarmi con le esperienze personali di tutti voi. Ho molto poca esperienza in merito. Non mi sono ancora avvicinato all' evocazione di Entità particolari, però mentirei a me stesso se dicessi che non ne sono mai entrato in contatto.
Preferirei comunque parlare di questo nella sezione privata.

Grande Poly!!!
aspettiamo tutti dei consigli "pratici"..:)
 
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view post Posted on 14/6/2013, 15:18     +1   -1
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Questi discorsi mi piacciono moltissimo. Trovo molto interessanti le pratiche di Magia Cerimoniale, proprio piacevoli anche da leggere, e sono molto curioso di farne esperienza. A dire la verità, prima di entrare nel Tempio e di incontrare persone che mi facessero da guida o, se non altro, da "unità di misura" delle esperienze esoteriche, credevo che non esistesse altra Magia di quella indirizzata all'evocazione o all'invocazione.
Vorrei chiedere un chiarimento, forse un po' spinoso per un neofita: se, come scrive Poly in nota, la materializzazione delle entità è sostanzialmente inesistente, se non attraverso la visualizzazione, come distinguete un rituale riuscito da un'autosuggestione? E come sapete che il risultato ottenuto è dovuto a quelle entità e non a voi stessi che, nell'evocarle, avete magari proiettato la vostra Volontà rendendola effettiva?
 
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view post Posted on 14/6/2013, 15:38     +1   -1
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La risposta non ti piacerà :P
 
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view post Posted on 14/6/2013, 15:47     +1   -1
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CITAZIONE (Lupus° @ 14/6/2013, 16:38) 
La risposta non ti piacerà :P

Ah, beh, questo si sapeva. :P Forza, son pronto ad incassare.
 
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view post Posted on 14/6/2013, 18:10     +1   -1
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No no, la lascio ad altri. Che io mi sono già seduto con i pop-corn in mano :D
 
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view post Posted on 14/6/2013, 21:28     +1   -1
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Buon divertimento, allora. Su, chi vuole essere preso a cinquine da un razionalista esasperato? :lol:
 
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*Viviana*
view post Posted on 15/6/2013, 11:04     +1   -1




CITAZIONE (John Constantine @ 14/6/2013, 16:18) 
Vorrei chiedere un chiarimento, forse un po' spinoso per un neofita: se, come scrive Poly in nota, la materializzazione delle entità è sostanzialmente inesistente, se non attraverso la visualizzazione, come distinguete un rituale riuscito da un'autosuggestione? E come sapete che il risultato ottenuto è dovuto a quelle entità e non a voi stessi che, nell'evocarle, avete magari proiettato la vostra Volontà rendendola effettiva?

Per me il problema non sussiste. Mi spiego.

Il primo problema è cosa si intende per entità. Se intendiamo il fantasmino da grimorio medievale, coronato e a cavallo di un drago, allora viva l'autosuggestione (mi scusino i puristi della cerimoniale). Se la intendiamo come Forza Viva non antropomorfizzata, priva di forma, allora non ha niente di diverso dalle forze che governano le leggi naturali (forze che, comunque, la scienza ufficiale ignora, limitandosi ad esempio a misurare la forza di gravità senza definire cosa sia, o a curare la malattia ignorandone la causa) e da altre forze che ancora l'umanità ignora, ma non per questo non esistono.
Inserirsi magneticamente sulla scia di queste forze(*) non lo vedo come qualcosa di mistico: esistono, ci sono ignote in quanto occulte e ne veniamo per ora a conoscenza solo indirettamente, cioé attraverso i fenomeni che esse generano. Nota che questa definizione va bene tanto per "forza naturale" quanto per "entità". Solo che, per me, la forza naturale non è che un modo di manifestazione di un'entità.

L'uomo, d'altra parte, ignora le proprie facoltà psichiche (magnetiche, elettriche e occulte) e usa una minima parte del suo cervello, quindi io vedo le evocazioni come uno strumento valido per permetterci di esplorare altre facoltà, tramite le quali comunicare a un livello psichico, magnetico e istintivo con forze universali.

Tutto sta, come detto altrove, nell'attivare il proprio apparato: poi, che questo apparato agisca di per sé oppure si connetta a una forza universale (entità), è questione a cui ognuno risponderà come meglio crede.
L'importante è capire che la magia non è sovrannaturale e non si risolve in riti meccanici e inconsapevoli dotati di chissà quale potere arcano, ma è un mezzo e un banco di prova per ampliare la nostra coscienza.

In sintesi: l'importante è che funzioni e l'esperimento sia riproducibile. La filosofia la faremo dopo, secondo il noto schema: "studia, pratica e solo dopo filosofeggia". ;)

(*) Elifas Levi scriveva: se si vuole ottenere successo in un atto magico, bisogna essere ben sicuri di dominare magneticamente la corrente a cui ci si vuole opporre, o di essere trascinati dalla corrente opposta.
 
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view post Posted on 15/6/2013, 13:21     +1   -1
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CITAZIONE (*Viviana* @ 15/6/2013, 12:04) 
L'importante è capire che la magia non è sovrannaturale e non si risolve in riti meccanici e inconsapevoli dotati di chissà quale potere arcano, ma è un mezzo e un banco di prova per ampliare la nostra coscienza.

;)
 
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view post Posted on 15/6/2013, 14:38     +1   -1
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Lupus, spero non ti si siano raffreddati i pop corn. :lol:
CITAZIONE
(forze che, comunque, la scienza ufficiale ignora, limitandosi ad esempio a misurare la forza di gravità senza definire cosa sia, o a curare la malattia ignorandone la causa)

Se con "ignora" intendi "non conosce", ok, sono quasi d'accordo. Se intendi "non è interessata", devo dissentire: la Fisica non definisce la forza di gravità al di là della formula di Newton nel senso che non sa perché ci sia (e anche questo non è del tutto vero: le ipotesi sono molte e alcune sono decisamente convincenti), ma di certo è interessata a scoprirlo. Lo stesso dicasi per la Medicina: curiamo malattie di cui non conosciamo l'origine perché questa nostra ignoranza non ci impedisce di curarle, ma siamo ugualmente molto, molto interessati a comprendere la patogenesi, tanto più che alcune terapie potrebbero essere più efficaci e meno dannose qualora si conoscesse l'agente eziologico da prendere in considerazione.
Ad ogni modo, utilizzare delle "entità" come tappabuchi per quello che non si riesce a spiegare non è una soluzione, ma solo un modo per nascondere la polvere sotto al tappeto. :P
E con questo non dico che non esistano: dico solo che la prova della loro esistenza non è il fatto che alcune cose sembrino inspiegabili.

CITAZIONE
Tutto sta, come detto altrove, nell'attivare il proprio apparato: poi, che questo apparato agisca di per sé oppure si connetta a una forza universale (entità), è questione a cui ognuno risponderà come meglio crede.
L'importante è capire che la magia non è sovrannaturale e non si risolve in riti meccanici e inconsapevoli dotati di chissà quale potere arcano, ma è un mezzo e un banco di prova per ampliare la nostra coscienza.

Con questo, invece, sono d'accordo. Tutto sta, per me, nel capire come attivare questo apparato. Qualcuno me lo insegna? :D
 
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Polydeúkes
view post Posted on 15/6/2013, 15:19     +1   -1




QUOTE (John Constantine @ 15/6/2013, 15:38) 
QUOTE
Tutto sta, come detto altrove, nell'attivare il proprio apparato: poi, che questo apparato agisca di per sé oppure si connetta a una forza universale (entità), è questione a cui ognuno risponderà come meglio crede.
L'importante è capire che la magia non è sovrannaturale e non si risolve in riti meccanici e inconsapevoli dotati di chissà quale potere arcano, ma è un mezzo e un banco di prova per ampliare la nostra coscienza.

Con questo, invece, sono d'accordo. Tutto sta, per me, nel capire come attivare questo apparato. Qualcuno me lo insegna? :D

"Come far funzionare l'apparto" si chiama Iniziazione. Ti conduce alla via e poi devi percorrerla tu.

Ti consiglio di cambiare via iniziatica se quella che stai percorrendo non ti dà gli strumenti che pensi di necessitare. Serve esercizio di visualizzazione, concentrazione, affinare le tue potenzialità percettive e sensitive, lavorare con gli elementi, con i piccoli rituali etc etc...

Gli esercizi giusti per te possono condurti assai più lontano di quello che credi.
 
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40 replies since 31/10/2010, 17:53   1619 views
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