Palamede |
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| Buonasera, riprendo il thread, seppur datato. Io mi sto interessando di recente a questa divinità, seppur esplorando un preciso aspetto: quello di intercapedine temporale e nume invernale fissato nel mese a lui dedicato, Gennaio. Ma al di là di questo aspetto, ci sono due cose che a me sfuggono, forse apparentemente, ma esporrò comunque: tempo fa sentii in una particolare intervista che su alcune statue del Dio ( in questo caso una testa priva di corpo) era fissato un perno, e che tramite quel perno, venivano fatte ruotare i volti, ( non so in quale senso) e che, la velocità della rotazione avrebbe unito il volto vetusto, al volto gioviale restituendo così il volto celato , quello dell' età di mezzo. Questo discorso, è stato poi esteso ad alcune iconografie precise nei secoli a venire, quella del Battista e quella del Cristo. Tuttavia, ho notato che sulle statue di epoca romana, che siano con o prive di corpo (comprese erme) manca questo famoso perno di rotazione...;è una sapienza postuma quindi? Ma soprattutto, la rotazione del capo di Giano, cosa innesta e comporta nella nostra dimensione? La visione del presente o la concretizzazione dello stesso? Esotericamente parlando. O c'è "qualcosa in più" che porta un determinato risultato e anche rendiconto a colui che si appresta ad esplorare questo aspetto?
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