Ciao a tutti ragazzi, come già detto nella presentazione, io sono uno studioso di esoterismo. Purtroppo non conosco di persona altra gente con la mia stessa "passione", perciò la mia esperienza è l'unico modo che ho per rapportarmi all'esoterismo, e anche se alla fine questo percorso è del tutto soggettivo, personale, a volte mi chiedo in che modo gli altri praticanti gestiscono l'Arte in rapporto alla propria vita personale.
Ad esempio io studio esoterismo in totale segreto e riservatezza, e separo distintamente il mio IO spirituale dal mio IO "socievole": agli occhi delle altre persone sono un ragazzo "normale" (ok forse proprio normale no..^U^ però comunque un ragazzo che ha una vita abbastanza convenzionale) (per normale passatemi il termine OVVIAMENTE.. non mi metto nemmeno a spiegarlo perché ci siamo capiti). E questo non per paura di essere discriminato o altro (perché comunque penso che potrebbe accadere, anche se a me non importa di cosa pensa la gente, anzi più sono strano per una persona più so di essere sulla strada giusta e sono felice) ma perché vivo l'apprendimento dell'Arte in maniera estremamente intima.
In poche parole ho esattamente due vite, due facce: una superficiale, socievole, flessibile, adattabile, ed una nascosta, inaccessibile, direi quasi oscura ma mi rendo conto di come in realtà sia questa la vera faccia luminosa.
Vi ho raccontato (in parte) in che modo intreccio la mia spiritualità con la mia vita personale, adesso tocca a voi!!
Andrea
Edited by Andreww - 9/1/2022, 13:29
