IL TEMPIO DELLE OMBRE - Studio di Magia ed Esoterismo

Sistema di credenze, A proposito di uomini, dèi e spiriti.

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Polydeúkes
view post Posted on 25/9/2013, 19:08     +1   -1




Apro questo topic, poiché mi piacerebbe conoscere il vostro sistema di credenze: quali sono i vostri dèi? Quale la concezione dell'universo nella quale operate? Come collocate spiriti, daimon, reincarnazione karma e altri concetti fondamentali all'interno di ciò in cui credete?
Descrivete come il vostro sistema di credenze personali si è sviluppato, e nel caso, aveste aderito ad una religione (wicca, neopaganesimo, Induismo, cattolicesimo etc etc) spiegate perché siete attratti da questa o da quell'altra religione.

So che la domanda è molto personale, e al tempo stesso le risposte non possono essere semplici, ma esponetele, attraversate la cortina e denudate, senza paura di giudizio, quale concezione del cosmo vi appartiene.

A voi la parola.
 
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view post Posted on 25/9/2013, 20:55     +1   -1
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Bellissimo spunto di discussione questo, mio Carissimo Amico.

Molto del mio pensiero riguardo i concetti fondamentali e le credenze di base sono presenti ed esposte nella sezione del "Quantum", in ogni caso cercherò di riassumere qui il mio personale modo d'intendere questi importantissimi concetti che, nella loro totale comprensione, trascendono le nostre capacità.

Tendo a credere in un'unica energia unificante che opera in tutto quanto esiste nei vari piani, allo stesso tempo univoca e frammentata all'interno di ogni cosa fisica ed emanazione immateriale. Andando più nello specifico delle tue domande, mi relaziono solitamente con due entità distinte, una maschile e l'altra femminile, in quanto riconosco fermamente la dualità in ogni cosa, quindi tendo a pensare a una dualità creatrice anche nelle Deità. Questa visione delle cose, com'è fin troppo chiaro, si avvicina molto alle culture sciamaniche e druidiche trasversali a moltissime culture e culti ti stampo naturale, ed in particolare alle tradizioni stregonesche della mia terra, vicine a quella che più comunemente si conosce come "Stregheria Italiana".
Entrando nell'aspetto più pratico, le mie attività tendono allo scopo di avvicinarmi al mio io più profondo ed interiore, per entrare in comunione con quell'energia, o quelle deità se preferite, che ho nominato prima. Allo stesso tempo, e per lo stesso scopo, pratico molti esercizi al fine di ritrovare una comunione profonda con la natura ed i suoi ritmi, in quanto sono profondamente convinto che l'uomo, pur avendo dentro se stesso la scintilla e la natura divina, è essere di terra, e anche con questa natura deve relazionarsi.

Spero di aver colto il tema...
 
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Polydeúkes
view post Posted on 25/9/2013, 22:46     +1   -1




Hai colto nel segno, grazie per il contributo.

Più o meno, stiamo sulla stessa linea di concezione.

Il mio sistema di credenze si basa su tre divinità principali

Il Principio Maschile, Il Principio Femminile e L'Assoluto ( Simile al concetto del Brahaman Indù).

Il principio maschile è legato al concetto di nigredo. La manifestazione della Putrefazione Alchemica, della morte, la caccia, la guerra, il mondo infero (in senso greco) e terrenale.

Il principio femminile è legato all'albedo. La manifestazione della Sublimazione Alchemica, la nascita, la creazione e la fecondazione, la vita. Legata anch'essa al mondo terrenale e al mondo superiore.

Il Principio assoluto, Il sacro androgino, l'uovo cosmico e la volontà Suprema. La manifestazione della Rubedo Alchemica, all'unificazione del tutto, di tutti i mondi. La purezza e la madre materia in grado di trasformare il tutto in tutto. La connessione, L'amore universale non inteso come sentimento, ma come legame e relazione fra L'alto, Il basso, e il terrenale. La Fonte prima di cui ècomposto l'univesro stesso e che si declina nelle altre due divinità.

Tutti e tre sono al di sopra del bene e del male, gli archetipi femminile e maschile si declinano in tutte le divinità riconosciute.

Credo nel Karma e nella reincarnazione, ma non credo che tutti gli uomini, come ho già detto in un altro post, abbiano un'anima. Ma questa è un'altra storia.
 
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view post Posted on 27/9/2013, 14:21     +1   +1   -1
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Sono molto felice di poter riprendere la mia attività all'interno del Tempio rispondendo a questa discussione, Amici miei.
In primis perché penso che cercare di spiegare qualcosa sia il modo migliore per capire se è stata compresa appieno; in secondo luogo perché mi da l'opportunità di mostrarvi a quali conclusioni sono giunto in questo mio lungo periodo di assenza.

Per rispondere, mi permetto di citare la Tavola di Smeraldo: Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli della cosa una.
Vedo l'Universo come un grande organismo di cui noi siamo parte. Noi, a nostra volta, siamo un organismo. Le cellule si aggregano a formare tessuti, i tessuti si aggregano a formare organi, gli organi formano apparati, gli apparati un organismo.
Allo stesso modo, gli organismi si raggruppano in comunità, a loro volta unite in specie, che costituiscono il pianeta. Più pianeti danno origine alla galassia...e spero di essermi spiegato. :P
L'Universo, quindi, ci circonda, ma è anche vero che noi stessi siamo l' Universo. Da qui nasce un concetto ovvio, ma che non avevo mai considerato: se noi siamo l'Universo ed intendiamo operare in esso, la prima cosa da fare per ottenere un cambiamento tangibile è cambiare noi stessi.
Passando alle divinità, sono creature archetipiche: sono cioè incarnazione dei concetti e delle emozioni umane, simboli.
Questo non significa che non esistano: anzi, proprio perché immaginate dall'uomo sono più vive che mai, nel piano Astrale.
Ma come è vero che l'Universo è contenuto nella nostra testa, allo stesso modo anche le divinità lo saranno, e le nostre interazioni con loro avvengono quando ci addentriamo nel campo semantico di loro competenza.
Lo stesso dicasi per i demoni, per gli angeli, per gli elementali: esistono, possiamo evocarli. Noi li percepiamo, in questo caso, proprio perché sono forme-pensiero, eggregore a cui la nostra mente (e non è riduttivo, questo termine. Con mente intendo l'Universo, e viceversa) ha dato un aspetto, un corpo.
Non credo esista Magia al di fuori di quella contenuta in noi stessi; e, poiché noi conteniamo l'Universo, l'Universo stesso è ricolmo di Magia.
 
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view post Posted on 27/9/2013, 16:15     +1   -1
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Finora queste versioni sono tutte perfettamente compatibili l'una con l'altra. Questo dice molto
 
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view post Posted on 28/9/2013, 16:17     +1   -1
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Bella discussione, personalmente non credo più a nessuna religione "rivelata", e questo non significa essere ateo, anzi al contrario penso che nessuno possa insegnarmi la "Divinità" più di quanto non possa sapere o scoprire Io. Questo non escude che non possa riconoscere e seguire maestri nelle mie vite, perchè l'unica cosa del quale mi sento certo è la reincarnazione.
Per quanto riguarda la concezione dell'universo come unico organismo energetico del quale siamo una componente connessa al tutto, credo che sia l'idea fondamentale di tutte le filosofie esoterice, che condivido, salvo poi differenziarsi l'una dall'altra sul perchè dell' individualismo, l'egoismo ed il dolore in generale, che "accecano" l'essere umano dal legame cosmico. Qui mi fermo, ho deciso di non andare oltre nel cercare risposte che (secondo me) non esistono e del quale non ho nessuna esigenza.
Poi c'è la scenza, che ultimamente sembra confermare quest'identità energetica del tutto, ma anche qui credo che ci siano dei limiti invalicabili per la scenza, in quanto materia strettamente materiale.
In poche parole credo che l'individuo nella propria dimensione spirituale possa accedere a tutto cio che necessita, soprattutto nel bisogno di conoscenza, e qui arriviamo alla magia (quella cosa che da chiunque, in qualunque epoca ed in qualunque posto è creduta).
La Magia per me è un nuovo stato di conoscenza, il mezzo con il quale possa realmente entrare in contatto (per non ripetere sempre connessione) con il mio essere spirituale ed agire per mezzo di esso nel mondo materiale.

aggiungo un P.S. dopo aver riletto la mia ultima frase:
ed agire per mezzo di esso nel mondo materiale, per un' "arsura desertica di sapere" (come disse un mafioso al maxi processo) e per migliorare la mia vita, star bene nel modo che ritengo più giusto.
 
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view post Posted on 28/9/2013, 16:41     +1   -1
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CITAZIONE (Polydeúkes @ 25/9/2013, 23:46) 
Hai colto nel segno, grazie per il contributo.

Più o meno, stiamo sulla stessa linea di concezione.

Il mio sistema di credenze si basa su tre divinità principali

Il Principio Maschile, Il Principio Femminile e L'Assoluto ( Simile al concetto del Brahaman Indù).

Il principio maschile è legato al concetto di nigredo. La manifestazione della Putrefazione Alchemica, della morte, la caccia, la guerra, il mondo infero (in senso greco) e terrenale.

Il principio femminile è legato all'albedo. La manifestazione della Sublimazione Alchemica, la nascita, la creazione e la fecondazione, la vita. Legata anch'essa al mondo terrenale e al mondo superiore.

Il Principio assoluto, Il sacro androgino, l'uovo cosmico e la volontà Suprema. La manifestazione della Rubedo Alchemica, all'unificazione del tutto, di tutti i mondi. La purezza e la madre materia in grado di trasformare il tutto in tutto. La connessione, L'amore universale non inteso come sentimento, ma come legame e relazione fra L'alto, Il basso, e il terrenale. La Fonte prima di cui ècomposto l'univesro stesso e che si declina nelle altre due divinità.

Tutti e tre sono al di sopra del bene e del male, gli archetipi femminile e maschile si declinano in tutte le divinità riconosciute.

Credo nel Karma e nella reincarnazione, ma non credo che tutti gli uomini, come ho già detto in un altro post, abbiano un'anima. Ma questa è un'altra storia.

Interessante, anche perchè sto leggendo il Liber Legis, volevo chiederti se credi che gli stadi dell'evoluzione umana rispecchino le tre deità, come intende Thelema e Corrente 93, nel senso che dopo il matriarcato primitivo (Era di Iside) ed il lungo patriarcato (Era di Osiride) ci avviciniamo, o siamo entrati, all'era androgina di Horus, e quindi l'umanità sarebbe pronta ad un nuovo paradigma. Mi verrebbe da credere che la pensi così, perchè se il cammino alchemico passa da nigredo, albedo e rubedo, così dev'essere anche per il cammino dell'umanità tutta, per la legge di come sopra così è sotto.
 
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Polydeúkes
view post Posted on 29/9/2013, 19:37     +1   -1




QUOTE (zep77 @ 28/9/2013, 17:41) 
Interessante, anche perchè sto leggendo il Liber Legis, volevo chiederti se credi che gli stadi dell'evoluzione umana rispecchino le tre deità, come intende Thelema e Corrente 93, nel senso che dopo il matriarcato primitivo (Era di Iside) ed il lungo patriarcato (Era di Osiride) ci avviciniamo, o siamo entrati, all'era androgina di Horus, e quindi l'umanità sarebbe pronta ad un nuovo paradigma. Mi verrebbe da credere che la pensi così, perchè se il cammino alchemico passa da nigredo, albedo e rubedo, così dev'essere anche per il cammino dell'umanità tutta, per la legge di come sopra così è sotto.

Sì è effettivamente il mio pensiero. Non nei termini esatti di thelema, però si avvicnia molto. Quello che mi sorprese fu che legggendo Il libro della legge di Thelema, mi ritrovai molto, avendo da tempo adottato questo sistema (l'ho letto praticmanete 4 annni fa).
Mi fa piacere che tu l'abbia notato :)

John Constantine. Il tuo sistema è molto preciso, mi ricorda molto l'ateismo spirituale e mistico di Crowley.
 
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*Viviana*
view post Posted on 30/9/2013, 12:14     +1   -1




Da diversi giorni cerco le parole per rispondere a questo topic, perché in questo ultimo anno gli aspetti che ho indagato e le tracce che ho seguito mi hanno portata molto lontana dalle certezze che credevo di avere e oggi rappresentano, quindi, più una linea-guida al percorso che un dogma o una vera credenza.
Posso dire di non avere, oggi, un sistema di credenze certo, anche se la mia via si snoda pur sempre attraverso l'ermetismo, l'alchimia e la tradizione magica mesopotamica; nel corso del tempo ho, poi, avuto influenze dalla tradizione egizia e dalla scienza moderna (in particolare, la meccanica quantistica e la relatività).

I miei punti fermi, sostanzialmente, sono: la presenza di tre principi (attivo, passivo e androgino o copulante); la corrispondenza tra il piano della materia grave e il piano della materia sottile (o materia e spirito) secondo l'assunto della Tavola di Ermete; l'andamento circolare della legge di natura, per cui ogni generazione soggiace a un ciclo di gestazione, crescita, decrescita e rigenerazione; la presenza di sette forze (i pianeti), quattro principi (gli elementi), dodici tappe (i segni) che, combinandosi, presiedono a ogni manifestazione particolare.

Le Potenze o deità le concepisco, invece, come centri pulsanti di vibrazione pura e specializzata, ognuno secondo la sua natura o colore, che possiedono perpetuamente lo stesso stato di spirito pur essendo soggette al ritmo, analogo alla legge naturale ma presente su un altro piano.
Quando agli spiriti, li vedo come precipitazioni meno pure delle vibrazioni di cui sono composte le deità.

Venendo invece all'uomo, al karma e alla reincarnazione, riconduco il karma, molto semplicemente, alla legge di causa ed effetto e vedo la reincarnazione come qualcosa di assolutamente naturale, nel senso che ad ogni morte, in natura, segue una rinascita sotto altra forma.

Questo sistema, se così lo si può definire, è nato dallo studio e dalla teoria ma è stato confermato dalla pratica. In questo senso, l'unica maestra che oggi seguo è la natura, che nelle sue diverse manifestazioni osservo e cerco di imitare forgiando di conseguenza la mia mente e il mio sentire. Si può dire che miro all'armonia tra il mio microcosmo e il macrocosmo e, nei rari momenti in cui il mio strumento si accorda con il diapason universale, posso dire di non aver bisogno d'altro e di sentirmi perfettamente centrata, connessa al principio intelligente che ovunque è presente e ovunque riproduce se stesso.
Dal punto di vista pratico, non sono una cerimonialista e preferisco approccire, quando possibile, le vibrazioni nella loro essenza, operando una trasmutazione in me per accoglierne il principio e investigarlo, apprendendo quanto posso.
Nel corso degli anni, ho aderito alla filosofia ermetica non tanto perché offre una tradizione che, in effetti, reputo intelligente e solida, ma più che altro perché ha messo in parole e in principi qualcosa che sento vero, anche se ancora non l'ho interamente conosciuto e investigato. Quanto al pantheon che seguo, come già accennavo, l'ho trovato nel sistema di credenze sumero/akkadico, una concezione all'interno della quale gli dèi camminano con gli uomini verso uno scopo comune.
 
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Zsandor
view post Posted on 1/10/2013, 13:43     +1   -1




Personalmente non credo a nulla. A nulla di cui non ne abbia necessariamente bisogno. Se mi pongo la domanda in questi termini allora arrivo alla conclusione che il mio sistema di credenze viene a crearsi nel momento in cui scelgo cosa devo portare fuori da me; cosa devo far crescere, sbocciare. Se fossi una rosa lo saprei: crederei nel vento e nell'acqua, e non mi preoccuperei d'altro, in tutta onestà.

Di "Altissimo" rispetto le mie necessità, non c'è nulla.

Quindi qui avviene un fatto curioso, la divinità mi serve, diventa per me il ponte, non lo scopo da raggiungere. Quello lì -lo scopo- è l'effetto dell'attraversamento. Se fossi una rosa mi guarderei bene dal considerarmi vento o acqua.

Che poi va a finire che l'uno attraversi l'altro, ci sta pure come cosa, ma diventa solo una faccenda di dimensioni, e io cerco di vivere al meglio la mia.

Ho appena finito di leggere "I Maestri invisibili", e mi tocca iniziare tutto daccapo, come sempre.

Non faccio in tempo a radicare una verità (perchè "credere" è una verità necessaria) che subito queste radici squarciano la terra che ho sotto i piedi e mi fanno cadere al successivo terreno da seminare.

E' come la consapevolezza, che è un buco con incastonato all'interno il nostro personale "sistema di credenze", che è il gioiello con il quale siamo stati premiati per l'essere arrivati fino a lì; perchè ha funzionato.
Quando il buco si espande il gioiello cade, perchè le dimensioni non combaciano più, e subito c'è spazio per un gioiello più grande, più adatto alle nuove forme, "alla forma della nostra nuova forma". Di qualunque Dio abbiamo voluto attraversare.

(quando il gioiello incastonato cade c'è un momento di smarrimento, di delusione, di disagio per la nuova opportunità che ancora non riusciamo a considerare. L'espansione è avvenuta ma non ce ne rendiamo conto. Lo facciamo solo quando avremo trovato il pezzo giusto da incastonare a quella dilatazione, perchè siamo abituati al tangibile, che diversamente da quanto si creda, non vuol dire "qualcosa contro cui cozzare", ma "qualcosa che mi tocca", come la fede.)

Mi trovo perfettamente d'accordo con J. Constantine.

Nel mio sistema di credenze so che non voglio raggiungere un Dio ma voglio vestirmi del Dio, come facevano i primitivi "cioè coloro che l'hanno fatto per primo", con le pelli degli animali, perchè era "ATTRAVERSO" questa vestizione sacra, questa assunzione della forma divina, che riuscivano a muoversi a dovere nella foresta.

Che esista un Dio al di fuori di me, è discutibile. Che ne persistano all'infinito dentro, una ragionevole necessità.
 
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view post Posted on 21/2/2014, 12:17     +1   -1
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Signori, recupero questa discussione, in un periodo di "evoluzione" delle mie interpretazioni riguardo le deità, per esporvi alcuni dubbi, nella speranza che possiate aiutarmi a scioglierli.
In particolare, mi piacerebbe comprendere meglio la tradizione stregonesca che viene esposta da Spinelli nel Fronde: delinea la presenza di una divinità maschile, Lucifero, il secco, e di una divinità femminile, Diana, l'umido. Il Sole e la Luna, in sostanza. Mi sembra coerente a quanto hanno scritto Lupus e Poly.
Prendendo l'intervento di Viviana, si delineano 7 forze corrispondenti ai pianeti.
Ora, la mia domanda è: nella tradizione stregonesca, come di concilia l'idea di una divinità dicotomica (Sole/Luna) con quella di un Pantheon di divinità ellenico/romano? Sbaglio a considerare i pianeti nella loro accezione "divina" e dovrei considerarli solo corpi celesti? Io non credo, perché le operazioni di amore si fanno sotto il segno di Venere, quelle di ricchezza sotto il segno di Giove etc., quindi l'incarnazione delle divinità elleniche con i rispettivi archetipi mi sembra ben presente.
Spero di essere riuscito ad illustrarvi il mio dubbio. :lol:
Altra cosa, i 72 demoni. Conosco solo due interpretazioni su di loro, ovvero quella Cattolico-Cristiana (dal Lemegeton di Salomone, che consigliava nell'evocarli di minacciarli nel nome di dio, Agla, Adonai etc.) e quella del Satanismo spirituale (ci si approccia ai demoni con gentilezza, invitandoli e con l'intercessione di Lucifero). Ma se non si segue nessuna di queste due correnti, come di pongono i demoni (e gli angeli, anche) all'interno del sistema di credenze? Purtroppo non riesco a recuperare le Legioni di Shaytan che - sono certo - chiarirebbero molti dei miei dubbi. Mi rivolgo a voi, quindi: come sono inseriti angeli e demoni nel panorama stregonesco?
Vi voglio bene perché mi sopportate, ragazzi. :P
 
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view post Posted on 21/2/2014, 12:51     +1   -1
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John i 72 demoni, o angeli, nomi di dio e quant'altro, sono la trasposizione del sistema cabalistico ebraico, del quale ogni tradizione ne ha tratto le proprie sfumature.
In realtà il 72 non indica un numero, come potrai immaginare dato che la fissità è un concetto troppo alto, assimabile all'eterno e infinito. Dunque il numero è un significato, fin troppo semplice da individuare, che esprime le emanazioni, o entità, prossime al creatore, infatti in alcune culture sono i 72 attributi di dio. 7+2=9, il numero 9 è la completezza, formata dai 7 costruttori e la dualità, questa combinazione forma le prime entità, angeli e demoni.
Per quanto riguarda la classificazione di queste entità, personalmente mi rifaccio agli archetipi che sento, ognuno dei quali è duale, quindi c'è il demone dell'egoismo e l'angelo dell'altruismo, che personalmente chiamo entità primaria di rapporto (neutra che si esprime duale). Sto definendo ugnuna di queste entità in chiave neutra e costruendo il mio sistema.

La dualità viene prima del 72, altrimenti non sarebbe possibile definire il 7+2, e questa è la divinità duale, che preferisco non antropomorfizzare.
 
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view post Posted on 21/2/2014, 13:58     +1   -1
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Grazie Zep, che bella risposta esaustiva! :)
La connotazione numerologica del 72 la avevo presente, ma non avevo intuito la dualità insita negli archetipi rappresentati. Quindi, correggimi se ho mal interpretato: ogni demone è la rappresentazione di un determinato archetipo, quindi di una determinata vibrazione e ogni angelo è il suo corrispettivo, come due volti di una stessa medaglia. Ergo, anche la dualità di Lucifero e Diana rappresenterebbe una personificazione della dualità intrinseca di ogni cosa.
Forse adesso mi appare chiaro anche la relazione tra i demoni/angeli ed i pianeti/divinità elleniche: ogni divinità è rappresentazione di determinati vizi e virtù (in correlazione anche ai plessi, dopo tutto) e i demoni sottostanti quel pianeta sarebbero "l'eviscerazione", per così dire, degli archetipi collegati a quell'aspetto dominante.
È solo un'idea, non mi riferisco a nessuna fonte e manco di riscontro empirico... però avrebbe un senso.
Grazie ancora! ;)
 
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view post Posted on 21/2/2014, 15:36     +1   -1
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Giusto! Anche se personalmente preferisco non antropomorfizzare la dualità “primaria” in divinità, ne come concetto di bene o male, piuttosto come espansione ed implosione, in questo senso mi sento più vicino a Crowley “lo spazio infinito è la dea Nuit, mentre il punto infinitamente piccolo, eppure onnipresente, è chiamato Hadit” (Magick). Possiamo percepire il duale in modo archetipo, come la forza di sistole e diastole, forte e debole, e così via. Questa è l'essenza divina che è in tutte le cose, essa si esprime nei sette costruttori, sette raggi, o sette principi ermetici (formati appunto da un contrasto, anche il principio di mentalismo dove il tutto è niente). Quindi lo Spirito che tutto permea, la completezza assoluta (il 9), si esprime nella dualità (2) e nei 7 raggi, questa “composizione” è causa dei 72. Quindi in ognuno di noi è presente, in diverse proporzioni, ognuno di questi principi, che vanno sempre più “componendosi” in altre forme, questa è Kabbalah, seguendo un preciso progetto ghemmatrico. Più si “sale” verso lo Spirito e più le forme si riducono fino all'archetipo originale, la dualità, e viceversa fino al Chaos. Questo assioma “astrale” ha il suo corrispettivo materiale, il Big Bang, come sopra così sotto.

Dunque non è un discorso di vizi e virtù, in quanto l'egoismo è implosione e l'altruismo espansione, è l'uomo che ne giudica un carattere di bene e male.

Spero di non averti complicato il concetto ora :P
 
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view post Posted on 21/2/2014, 15:46     +1   -1
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Altro che complicato, è chiarissimo, ti ringrazio.
Sono perfettamente d'accordo sulla tua visione scevra da una morale, infatti con "vizi e virtù" intendevo qualcosa di dicotomico, senza riferirmi a bene e male...il mio vocabolario non possedeva termini migliori per esprimere il concetto. :P
 
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